||Part.V||

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Arrivammo a scuola ed ecco che vidi Logan.
«Bene, noi ci rivediamo dopo!»
«Eika?!»
«Perdonami Ky, ma devo parlare con il mio amico.»
Ma prima che potessi andargli incontro, Garrett mi si piazzò davanti.
«Non dire a quell umano nulla di cosa ti è successo e dei tuoi poteri.»
«Non sono così stupida da far scappare l'unico amico che ho non credi? E per la cronaca chiamarlo umano non ti fa apparire speciale. Sei un guardiano certo, ma sei un mortale proprio come lui, ci terrei a ricordartelo.»
«Si.. Non nego che hai ragione.»
Scappai via.
«Si beh, mai infastidire mia sorella.. Credimi, può essere molto scontrosa e sa difendersi al meglio.»
«Lo vedo.»

«Logan!»
«Erika!»
Mi venne incontro sorridendo.
«Come stai? Ho saputo che sei stata a letto con l'influenza.. Mi spiace. Velevo chiamarti ma.. Non ho il tuo numero perciò.. Non ero  nemmeno i n possesso del tuo indirizzo.. »
«Non preoccuparti. Comunque dovremmo rimediare, ti darò il mio numero e ti mostrerò dove abito, non appena vorrai.»
«Davvero?»
«Certo.»
«Ho saputo che Allison Baker si trasferirà nella nostra classe.»
«Oh.. Si, la conosco.»
«Lei, a differenza di suo fratello che è sempre circondato da amici, è sempre da sola.»
«Sul serio?»
«Si.. Una volta era amica di una ragazza molto popolare in questa scuola e di altre sue simili, ma poi si chiuse in se stessa e tutti cominciarono ad ignorarla finché non scomparve dalla circolazione.»
«E i suoi amici? Perché sparì?»
«Successe un incidente nel quale i suoi genitori e il fratellino più piccolo persero la vita. Quel giorno Allison doveva essere a casa con i suoi genitori ma andò di nascosto ad una festa anche se le era stato vietato. Non trovando la figlia e presi dal panico uscirono a cercarla, ma quasi arrivati a destinazione un camion tagliò loro la strada e il padre perse il controllo del veicolo finendo fuori strada, contro alcuni alberi. L'unico a salvarsi fu Garrett che nonostante le sue brutte condizioni riuscì a riprendersi a differenza del più piccolo della famiglia che morì mentre l'ambulanza li trasportava in ospedale.»
«E i genitori?»
«Non c'è stato nulla da fare, l'impatto per loro è stato fatale. Sono morti sul colpo.»
«Non sapevo tutte queste cose..»
«Beh perché non sei di qui, altrimenti lo sapresti.. Tutti lo sanno, per questo non parla con nessuno, si da la colpa e non è l'unica, anche Garrett incolpa se stesso.»
«Se stesso? Ma..»
«Si dice che lui sapeva dove fosse la sorella, perché l'aveva aiutata. Ciò nonostante non disse nulla.»
«Non ne avevo idea..»
«Ma tu come la conosci?»
«Beh.. Amici di famiglia..»
«Oh.. Mi spiace.»
«Cosa?»
«Erano amici di famiglia no? Deve essere stato devastante perderli.»
«Oh.. ovvio. Cioè si, ma io non li conoscevo così bene, insomma.. non sapevo nulla di questa tragedia. Sono i miei che avevano un legame.. Particolare. Io e mio fratello li conosciamo pochissimo.»
«Capisco.»

Entrammo in classe prendendo posto.
«Salve ragazzi. Oggi con noi ci sarà un' alunna in più, che sfortunatamente non è ancora arrivata. Non è nuova, è stata in questa scuola qualche anno fa. Nonostante si fosse ritirata, ha deciso di unirsi nuovamente a noi. Solite raccomandazioni, comportatevi bene con lei.»

«Ma dov'è?»
«Eccola..»
«Tu che la conosci così bene, falla sedere qui, dai.»
«Ho detto di conoscerla ma non mi sembra di aver detto che mi stia simpatica.»
«Erika Crow, non si lasciano potenziali amici in difficoltà e tutti soli in balia di una classe di sciocchi.»
«Logan, no.»
«Crow sono deluso da te.»
«Smettila.»
Non potevo credere che mi stesse tenendo davvero il brocio.
«Non mi starai tenendo il broncio, vero? Logan? Ehi! Sei un bambino forse? Maledizione quanto sei infantile.. Ahh, va bene!»
«Non farla aspettare ancora su!»
«Sei noioso.»
«Sta zitta e datti una mossa!»
Allison era ferma immobile, sembrava quasi paralizzata dagli sguardi altrui.
Mi avvicinai a lei, non molto convinta dei miei passi.
«Ehi, che fai qui impalata?»
«Io..»
Sembrava quasi spaventata.
Le afferrai il braccio e la strattonai verso di me.
«Andiamo, vieni a sederti. Stai qui con noi.. »
«O-okay.»
Durante le ore di lezione non mosse un solo muscolo.
La campanella suonò facendo così iniziare la pausa.
«Piacere io sono Logan.»
Allison sollevò lo sguardo dal banco per fissare la mano davanti a lei.
«Piacere.» disse alzandosi in piedi senza nemmeno guardarlo in faccia.
«Ehi, ti sembra questo il modo di comportarti?»
«Non sono qui per fare conoscenza con nessuno.»
«Voleva essere gentile con te, dovresti chiedere scusa.»
«Erika no.. Lascia.»
«Altrimenti? Se non porgo le mie scuse che mi fai?»
«Stupida, viziata e maleducata. Come pensavo non meriti niente.»
«Sta zitta!» tentò di spingermi, ma Logan le mise una mano sulla spalla per fermarla.
«Smetti di fare quello che stai facendo. Volevamo dimostrarti che puoi contare su di noi, ma non sei obbligata. Togliamo il disturbo, vieni Erika.»
«Si..»
«Mi hai insultata, se pensi che ti lascerò andare così ti sbagli.»
«Ti consiglio di andare da tuo fratello, è l'unico in grado di sopportare il tuo caratteraccio.»
«C-cosa?»
Logan mi prese la mano invitandomi a seguirlo.
«Si, andiamo via.»

«Erika, mi spiace tanto.»
«Non sei tu che dovresti chiedere scusa.»
«Si, ma è colpa mia se ora sei di cattivo umore. Ti ho costretto a parlarci.»
«Scherzi non è vero? Non mi hai puntato una pistola alla tempia giusto? L'ho fatto perché volevo.»
«Non è così, tu non volevi.»
«BASTA! Uffa..»
«Haha, grazie.»
«Per?»
«Sei intervenuta a difendermi..»
«Prendi le cose troppo sul serio.»
«Mi vuoi bene non è così?»
«Logan, smettila.»
«Tanto lo so.»
«Shh.»
«Andiamo a mangiare, ho qualcosa da offrirti.»
«Mh?»
«Vedrai, i miei manicaretti ti lasceranno senza fiato.»
«Spero di no, non voglio morire avvelenata.»
«Guarda che sono un cuoco eccezionale io.»
Non riuscii a trattenere una fragorosa risata del tutto spontanea.
«Non ridere! Mangia, poi mi dirai.»
«Okay, non arrabbiarti haha.»

Another Strange WorldWhere stories live. Discover now