•Giú la maschera• ||Part.I||

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Non appena la porta si aprii mi affrettai a correre. Kyle fece un occhiolino furtivo a nostra madre che ci resse il gioco, e fece finta di seguirmi, iniziò così la messinscena.
«Ti ho detto di sparire! Non ti é chiaro?!»
«Non sei che una bambina viziata!» la mamma fece finta di tenere Ky dal braccio come per bloccarlo. «Idiota!»
«Testa di rapa?»
«Si può sapere che vi prende?» disse Davon entrando. «Cos'é questa confusione?»
«Tua sorella é una stupida, crede di essere grande abbastanza per andare di nascosto alle feste.» Che? Non era eccessiva come scusa?
«Ma non é affatto vero brutto deficente! Volevo solo andare a trovare Logan!»
«Sei troppo piccola!»
«Tu troppo stupido!»
«Vado a dormire! » corsi per le scale il piú velocemente possibile fino ad arrivare nella mia stanza per poi chiudermici dentro. Dovevo solo aspettare nuove istruzioni, eravamo stati abbastanza credibili?
Mi sistemai sul letto in attesa. Volevo sapere a tutti i costi, ma ero pronta?
A giudicare dagli ultimi eventi, qualcosa di grosso stava per sconvolgere la mia vita, e se così poco fin ora era stato capace di turbarmi, come sarei sopravvissuta a qualcosa di più grande?
Che cosa avrei dovuto fare?

Passarono ben due ore finché qualcuno non bussò alla porta.
«C-chi é?»
«Kyle» non appena sentì la sua voce feci un respiro di sollievo avvicinandomi alla porta per aprirgli.
«Ho una buona notizia per te.» disse chiudendo la porta dietro di se.
«Siamo stati bravi, Dav non sospetta nulla.»
«Ma sei venuto qui.. Non si chiederà perché? »
«No, pensa che sia venuto qui a parlarti per i miei sensi di colpa e per farti scendere a cena.»
«Ora basterà che io finga di dormire invece di venire giù vero?»
«Esatto. Non preoccuparti però, quando lui andrà a dormire ti porterò su qualcosa da mangiare»
«Va bene.»
«Ora vado. Domani ci daremo da fare, tu non pensarci troppo.»
«Grazie Ky..»
«Sta tranquilla.» mi sorrise. Potevo fidarmi di lui, ne ero certa, me ne aveva dato prova a sufficenza. «Oh, la porta dovrai lasciarla aperta se vuoi mangiare, capito testona?»
«Non riesci proprio eh? Antipatico fino all' ultimo secondo!»
«Lo sei piú tu, Babbea!» quando uscì dalla stanza ero felice. Almeno per questa sera potevo stare davvero tranquilla.
Indossai il pigiama e mi infilai sotto le coperte. Avrei potuto dormire sonni tranquilli.

00:00
A quanto pare dormire era impossibile. Quando mio fratello aveva lasciato la stanza per la seconda volta credevo ancora che fosse tutto okay, ma poi avevo cominciato a sentirmi in ansia, perdendo sia l'appetito che il sonno.
Mi aveva assicurato che domani avrei rivisto il nonno e lui mi avrebbe spiegato molte cose. Non lo vedevo da quando ero una bambina che andava ancora all'asilo, ma di una cosa ora ero sicura, era coinvolto anche lui. Non sapevo più che pensare e questo mi stava come uccidendo mentalmente.
Provai di nuovo a chiudere gli occhi come ormai facevo da ore ma qualcosa fermò i miei tentativi. Qualcuno stava entrando nella mia camera, ma a giudicare dal passo insicuro non poteva essere Ky così restai immobile fingendo di dormire.
«Dormi beata sorellina, ti prometto che non sentirai nulla, farò in fretta.» Ero terrorizzata dalla sua voce. «Volevo ucciderti nel bosco la prima sera, ma poi é stato Kyle a trovarti per primo fortunatamente, perché avrei commesso un errore madornale sprecando i tuoi poteri. Li voglio Eika, in fondo spettavano a me fin dall iniziò.» Avrei dovuto scappare alla svelta ma le mie gambe non volevano saperne di muoversi. Davon, mio fratello, voleva farmi fuori, ed io avevo sperato fino all' ultimo che si fossero sbagliati su di lui, che fosse solo un brutto malinteso, ma ora non potevo più avere alcun dubbio.
«I miei demoni possono portarti via ciò che non ti appartiene e darlo a me, sono più capace di te a controllare questa forza incredibile. Nostro padre mi ha promesso che diventeró io l'unico e il solo che lo aiuterá a conquistare ogni cosa.»
Avevo decisamente bisogno d'aiuto, ma non potevo stare ferma. Mi feci coraggio aprii un occhio per spiare cosa stesse facendo. Sentivo Dav pronunciare strane parole e grattare la parete con le unghie. Lo vidi incidendere dei segni mentre le sue mani sanguinavano, cercai quindi di scendere dal letto per avvicinarmi alla porta senza farmi notare proprio mentre era distratto nel recitare strane frasi inquietanti. Afferrai la maniglia tirandola verso di me ma la porta non si apriva. Presa dal panico ci riprovai più volte ma senza nessun risultato finché non si voltò ridendo verso di me. «Oh, davvero mi credevi così ingenuo? Per uscire ti serve questa.» disse mostrandomi la chiave.
«Andate miei demoni, prendetela!»
«Kyle!» D'istinto gridai il suo nome.
«Non può sentirti, sei mia adesso.»
Quelle due ombre sotto il suo comando si stavano dirigendo verso di me e io non avevo via di fuga, ero spacciata.
«Che cosa gli hai fatto?»
«Stanno dormendo profondamente »
Le lacrime cominciarono a scorrere con prepotenza dai miei occhi.
«Li hai uccisi? »
«Certo che no, quello non è compito mio, non ancora.»
Almeno loro sarebbero sopravvissuti e questo un po' riusciva a farmi sentire meglio.
«Sei solo una creatura stupida. Avanti, prosciugate fino a l' ultima goccia della sua forza.»
Si avvicinarono immobilizzando ogni parte del mio corpo. Sentivo le energie abbandonarmi poco a poco, nel frattempo quelle ombre nere continuavamo a stringermi la gola impedendomi di respirare. Non volevo perdere conoscenza, volevo vivere, sapere di più su di me, su Logan, godermi la vita come mai ero riuscita a fare.
«Lasciatemi! Kyle!» non riuscivo più a gridare. Ero condannata. Con le ultime forze che avevo in corpo desiderai che Ky potesse aiutarmi.»

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