||Part.IV||

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«Come ti senti?»
«Beh, tutto sommato sento di star abbastanza bene.»
«Erika..»
«Si insomma, non mi sarei mai aspettata di essere figlia di un demone e di una ninfa. Passare da essere umano ad essere un qualcosa di diverso è complicato, mi ha un po' ... Beh non lo so.. Ma almeno adesso so qualcosa anche io su di me..»
«Eika, non importa da quale famiglia provieni, chi sei lo decidi da te, tu sei semplicemente chi scegli di essere.»
«Ma chi dovrei essere adesso?»
«La testa di rapa di sempre non mi dispiace affatto a dire il vero.»
«Scemo..»
«Devi essete te stessa sempre, non permettere che quello che ti succede intorno ti cambi..»
«Cosa dovrei fare?»
«Dipende, tu cosa vuoi?»
«Voglio Trovare la donna che mi ha dato la vita, voglio andare a scuola e vedere Logan.. Voglio riprendere le redini della mia vita e tornare nella nostra casa.»
«E io voglio aiutarti.» mi prese le mani e mi guardò negli occhi.
«Ci metteremo nei guai Ky..»
«Si, hai ragione.. Ma non permetterò mai che tu finisca nei casini da sola, è pericoloso.. Ci finiremo insieme.»
«Dovremo essere pronti a tutto, ho un pessimo presentimento..»
«Ormai sappiamo che il pericolo è Davon, lo fermeremo.»
«Ky, credo che una prossima volta si guarderà bene dal venire da solo.. Abbiamo dato il via ad una vera e propria guerra.»
«Impareremo a combattere vedrai.»
«Non possiamo farlo da soli..»
«Eika, io non mi fido dei guardiani dopo quello a cui ho assistito stasera..»
«Nemmeno io, ma un aiuto ci serve.»
«Cosa pensi di fare quindi?»
«Dobbiamo formare una squadra. Devo tornare nel bosco e cercare sia mia madre che la voce.. E i bambini dei miei ricordi.»
«Ci aiuteranno?»
«Non ne sono certa, ma potrebbe essere.»
«E il nonno?»
Dobbiamo tenerci vicino anche i guardiani, ma per ora senza fargli capire cosa vogliamo fare.»
«Capisco..»
«Ky.. Perché il nonno non sa che sono stata dall'altra parte?»
«É stata la mamma.. Ha detto di non volerlo mettere al corrente per evitare che ti rinchiudesse.»
«Chissà se Eleonor conosce il nome di mia madre..»
«Chiediglielo.»
«Prima dovremmo parlare con lei per altro.»
«Mh?»
«Te l'ho detto che voglio tornare a casa.»
«Allora dobbiamo darci da fare.»
«Senti kyle, dovresti tenere impegnato Jack e far uscire di casa Eleonor.. Nessuno deve seguirla.»
«Si può fare, ma non metterci troppo, Jack non è stupido..»
«Sarò breve promesso.»
Balzai in piedi. «Ora va, su!»
«Si.. Ma non allontanarti resta qui dove posso vederti..»
«Di cos'hai paura? Non scappo.»
«Beh, e se.. No, nulla. Torno in fretta.»
Sapevo che era in pensiero per me, e le sue espressioni ed il suo tono di voce erano divertenti ma tenere allo stesso tempo. Cercava di fare il duro ma gli si leggeva in faccia che non voleva lasciarmi tutta sola. Prima di tutta questa storia credevo di conoscerlo bene, lo consideravo uno stupido presuntuoso, ma so che può essere molto di più adesso.

«Erika.. Sono qui»
Eleonor si stava guardando intorno come per assicurarsi che nessuno potesse vederla.
«Mam.. Emh, volevo parlare un po' con te..»
«Si, sono qui apposta..»
«Già, hai ragione..»
«Senti, so che io non sono davvero tua madre ma ti voglio bene, talmente tanto da volerti proteggere.. »
«Si lo so..»
Per qualche secondo tra di noi ci fu un silenzio davvero imbarazzante, poi feci un respiro profondo come quelli che ero solita fare per prendere un po' di coraggio.
«Come si chiama?»
«Beh, tua madre ha un nome bellissimo. Si chiama Noel.»
«Wow.. Grazie.»
«Figurati, era un mio dovere darti questa informazione, Perciò..»
«No, io intendevo grazie per quello che hai fatto per me. Prima sono stata.. Sgarbata..»
«Ma no, Nel tuo stato lo sarebbe stato chiunque. Eri un po' scossa è normale.. Ti capisco.»
«Non so cosa dire ..»
«Beh, posso essere sincera con te?»
«Certo.»
«Prendermi cura di te è stato davvero bello e divertente. Mi ricordo quando eri piccola. Eri una peste. Sparivi di continuo e dovevo sempre venire a cercarti, mi facevi venire un colpo ogni singola volta. Erika, se potessi tornare indietro e dovessi scegliere un'altra volta, prenderei le stesse decisioni di allora. Tenerti con me è stata una delle cose che mai rimpiangerò, ed essere stata tua madre, beh.. è stata la cosa migliore che potessi scegliere. So che ora non sono più nulla per te ma è stato bello finché è durato.. anche se mi piacerebbe rimanerti accanto comunque.»
«Io.. Credo di aver capito che una madre non è solo colei che ti da la vita.. Ma colei che ti accompagna nella tua crescita. Voglio ritrovare la mia, ma nonostante quello che ho detto prima mentre ero in quel letto, io non voglio che tu sparisca dalla mia vita perché se sono viva.. è anche grazie a te. Tutto quello che sono ora lo devo a te, e vedi, visto che non posso fidarmi di quello che dovrebbe essere mio padre.. non mi dispiacerebbe poter contare su due mamme.. Non volevo ferirti, io ti voglio bene e credo di aver bisogno anche di te..»
«Piccola mia..» mi diede un abbraccio così caldo che credevo stessi per sciogliermi tra le sue braccia.
«C'è altro?»
«Si.. Vorrei tornare a casa e andare a scuola inseme a Kyle.»
«É pericoloso lo sai? Se dovessero attaccarvi?»
«Ti prego..»
«Farai attenzione?»
«Si.»
«Allora vedrò cosa posso fare..» mi sorrise. «Tuo fratello non durerà a lungo con tuo nonno, meglio che vada a salvarlo.»
«Già, non posso darti torto.»

Si allontanò e nell' attimo in cui rimasi da sola mi persi a fissare le stelle, tra il blu del cielo e il fresco venticello che soffiava dolcemente accarezzandomi la pelle, senza rendermi conto del tempo che passava.

«Erika! Vieni dentro, sbrigati.»
«Arrivo Ky.»
Entrai in casa di Jack, che mi aspettava serio.
«Domani mattina tornerete a casa e potrete riprendere anche le lezioni, ma ad una condizione.»
«Perché ancor prima di sapere quale, non mi sembra una buona idea?»
«Due dei miei ragazzi verranno a stare da voi e vi terranno sotto controllo. Sapranno aiutarvi in caso di bisogno, vedrete. Sono piccole precauzioni.»
«Piccole?» dissi guardando Kyle che ormai si era già arreso agli ordini.
«O così o niente.»
«E va bene.» Per ora. Aspetta solo che riesca a controllare i miei poteri e ti farò vedere io chi dovrà dettare legge, brutto vecchiaccio.
«Però portaci a casa adesso, avremo più tempo di sistemarci per domani.»
«Allora lascia che ti presenti i vostri due nuovi ospiti.»

Dalla porta entrarono un ragazzo e una ragazza. Il primo era un ragazzone alto la seconda una ragazza poco più bassa di me. Lui era di carnagione scura, dei capelli castano chiaro e degli occhi color nocciola. Lei invece aveva la pelle molto più chiara e i suoi occhi erano di un verde delicato, sfumato con un po' di marroncino. I suoi capelli biondo cenere la rendevano perfetta, una vera e propria bambola di porcellana.

«Vi presento Garrett e Allison.»
«Ma sono dei ragazzini.. » disse Kyle perplesso.
«Infatti. Ho scelto loro di proposito, potranno frequentare la vostra classe da domani.»
«Uuh, che bello! Ho sempre desiderato delle palle al piede. Ora potrò vivere le stesse emozioni di un galeotto.»
«Haha, andiamo su.»
Prevedo giorni non facili, ma almeno torniamo a casa nostra, pensai.
«Oh, voi compratevi una tenda, dormite fuori.»
«Tranquilla ragazzina hanno un camper tutto per loro da sistemare nel vostro giardino.»

Entrando in macchina sentivo i miei pensieri ripetersi all'infinito. Domani è un altro giorno.
Domani è un nuovo giorno.
Domani. Domani. Domani. Accidenti.

Another Strange WorldWhere stories live. Discover now