Capitolo 85

81.5K 2.9K 1K
                                    

"Siete pronti?" Sento la mamma urlare dal piano di sotto. Ha deciso che, fino a che la mia caviglia non torna a posto, ci porterà lei a scuola, in macchina.

"Due minuti!" Infilo i miei jeans bianchi, un maglioncino nero e le mie Adidas. Dopodiché prendo le stampelle e scendo le scale con attenzione, aiutata da mio fratello.
Il tragitto in macchina è abbastanza silenzioso, a parte alcune urla di mia madre per il traffico.

"Ci vediamo dopo, buona scuola." La mamma ci lascia davanti scuola e noi la salutiamo per poi entrare.
La vista di questo edificio mi fa tremare le gambe. Il solo pensiero di vedere Jace mi fa morire dentro. Spero solamente di riuscire a parlare con lui, perché ne ho davvero bisogno.
Sam e Katie ci raggiungono prima di entrare.

"Non fare troppi sforzi, ci vediamo dopo." Heric mi saluta per andare alla sua classe. Stessa cosa che dovremmo fare noi.
"Stai tranquillo, ciao." Sorrido.
Mentre ci dirigiamo nella nostra aula mi vengono in mente alcuni momenti passati in questi corridoi con Jace. Ricordo quando mi aveva annunciato lui stesso del campionato, e di quanto ne fossi felice.
E invece... è andato tutto storto.
Chi se lo sarebbe immaginato?

"Allie, quello non è-" Sam blocca Katie, che non finisce la frase. Appena alzo lo sguardo da terra trovo davanti a me proprio lui. Proprio Jace.
Inizio a sudare freddo e il mio cuore batte all'impazzata. È appoggiato alla parete, con lo sguardo perso, mentre alcuni suoi amici sono di fianco a lui a parlare, quasi ignari del fatto che lui sembri non ascoltarti. Ha le mani nei pantaloni e la felpa scura mezza slacciata. Insomma, il solo guardarlo mi fa sentire male da quanto è bello.
Improvvisamente sposta lo sguardo e lo incrocia col mio solo per pochi secondi.
Per un attimo mi sembra stia venendo verso di me, ma non appena mi oltrepassa senza battere ciglio sento una stretta al cuore.

"Jace!" Faccio cadere una stampella, per poterlo afferrare almeno da un braccio.
Lui si blocca, ma continua a guardare dritto davanti a sé.
"Possiamo parlare...?" Chiedo insicura e sottovoce.
"Non hai paura che ci veda tuo fratello?" Lo sento sorridere amaramente, quasi con sarcasmo.
"Da quando te ne preoccupi?" Domando, confusa.
"Da quando cazzo mi pare. E sai una cosa, Alison? Hai fatto bene a non volermi ascoltare prima, perché non ho proprio nulla da dirti." Jace si fa serio e stacca bruscamente la mia presa dal suo braccio, per poi sparire.

Eccolo... lo sento di nuovo.
Questo senso di vuoto che mi pervade dentro, completamente.
Oggi Jace mi ha spezzato il cuore più che mai.
Mi sento come un pozzo senza fondo, in cui la solitudine è l'unica ad abitare.

"A-Allie?!"

Le mie amiche mi chiamano, tentano di tirarmi su, ma mi sento ormai una morta vivente.
Rimango accasciata a terra, con le lacrime che mi rigano le guance. Vorrei urlare, ma un nodo alla gola me lo impedisce, e quindi, mi tocca farlo all'interno. E non c'è cosa più brutta di volersi sfogare, ma non riuscirci.
Sento delle voci intorno a me, ma sembrano tutte così lontane. Non riesco neanche a muovere gli occhi, che rimangono paralizzati davanti a me, dove l'ho visto sparire.
Improvvisamente mi sento caricata di peso, da braccia forti e familiari.

Dopodiché, solo nero.

-

"Allie...?" Apro lentamente gli occhi e vedo un soffitto completamente bianco.
Sono sdraiata sul lettino dell'infermeria e di fianco a me ci sono Sam, Katie ed Heric.
"Cos'è successo?" Tento di tirarmi su, per sedermi, ma una fitta alla caviglia mi fa saltare.
"Stai attenta! Resta sdraiata." Vedo mio fratello preoccupato, così come le mie amiche.
"Ti ha portata Heric." Dice Sam. Sia il suo sguardo che quello di Katie sembrano spaventati.
"Ci hai fatto morire di paura." Piagnucola Katie.
"Allora Alison, come andiamo? Sembri un po' debole, o sbaglio?" L'infermiera Becky si avvicina a me, accarezzandomi la nuca.
"Perché mi trovo qua?" Non ho la memoria molto limpida. Ricordo solo di essermi accasciata a terra dopo ciò che è successo con... lui.
"Credo che tu abbia avuto un crollo fisico. Stai dormendo come si deve?" Becky mi misura la pressione, per poi annotare qualcosa sulla sua agenda.
"Ehm, più o meno..." Tento un sorriso, anche se a fatica.
Lei mi guarda in silenzio, per poi sospirare.
"Credo che per questa settimana potresti rimanere a casa da scuola. In fondo devi tenere a riposo anche la caviglia. Lo comunicherò io alla preside e ai professori." Il suo tono è dolce e pacato, così come il suo viso. È una donna semplice, ma bella, che trasmette molta sicurezza.
"Mi sembra un'ottima idea!" Sia Heric che le mie amiche mi rivolgono alcuni sguardi di incoraggiamento.

Ancora non ci posso credere... ho avuto sul serio un crollo...? Non mi era mai capitato nulla del genere prima d'ora...

"Va bene..." Annuisco.

Una settimana a casa...
Ma poi dovrò tornare, e riaffrontare tutto di nuovo... a cosa mi serve, allora...?

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now