Capitolo 78

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Più avanzo più le mie gambe tremano.
Non so da cosa sia più spaventata.
Sarà il torneo...? Sarà tutto ciò che è successo...?

"Allie, tutto bene?" Le mie amiche mi risvegliano dai miei pensieri.
"Ah, sì..." Tento di evitare i loro sguardi e continuo a fare stretching.
Sposto lentamente lo sguardo al centro della palestra e vedo i ragazzi scaldarsi, alcuni con la palla, altri senza. Riesco anche a vedere molti ragazzi e ragazze delle altre scuole.
Ma i miei occhi cercano sempre lui: non è come sempre... sta solamente palleggiando con una palla e provando qualche tiro. Di solito, appena mette piede in campo, inizia a muoversi senza quasi più fermarsi.

Cielo... non ce la faccio... ho bisogno di uscire a prendere una boccata d'aria...
"Esco un attimo, torno subito."
"Veniamo con te-"
"No. Preferisco... stare un po' da sola. Scusatemi..." Tento di sorridere, per sembrare più gentile. Ma so che ci sono comunque rimaste male.
"Come vuoi..."
"Ah, se mio fratello vi chiede qualcosa ditegli che sono in bagno."
Non voglio proprio vedere nessuno. Ho bisogno di stare almeno cinque minuti da sola. Mi sento scoppiare.
"Va bene... non stare via troppo però." Mi raccomandano Sam e Katie.
Faccio segno di no con la testa e mi dirigo verso l'esterno.
Mi sento troppo debole. Non ho chiuso occhio e in più ho la testa piena di pensieri.
Non riesco a sopportare tutto questo peso.

"Alison!" Sento una voce alle mie spalle. Una voce troppo famigliare...
Ti prego... fa che non sia...

Mi giro lentamente e riconosco a distanza quegli occhi azzurri, color cielo.
"Jace... lasciami in pace-"
"No. Dobbiamo parlare." Mi prende da un polso, per bloccarmi. Il suo sguardo è duro e glaciale.
"Parlare...?! E di cosa?!"
"Qualunque cosa ti abbia raccontato tuo fratello non è vera."
"Pf, certo... adesso dovrei fidarmi di te piuttosto che di mio fratello?!"
Lui rimane un attimo in silenzio, sospirando.
Quando sento che sta per dire qualcosa, faccio per andarmene, ma lui mi blocca ancora, più violentemente di prima.
"Mi puoi ascoltare?! O devi fare come il tuo cazzo di gemello?! In questo siete proprio uguali: non ascoltate nessuno."
"Il tuo cazzo di gemello te lo potevi anche risparmiare! E no, non ho nessuna voglia di ascoltare uno stronzo come te!" Con un movimento brusco mi libero dalla sua presa, per poi tornare in palestra. 

Vaffanculo... volevo un attimo di tranquillità e chi compare...? Proprio lui!

-

Proviamo per l'ultima volta la coreografia, prima che diano inizio al torneo.

"Siete calde?" Sento Sam dare la carica al resto del gruppo. Deve aver capito che non me la sento, e sta prendendo il mio posto.
Le altre ragazze sono tutte emozionate e non vedono l'ora di esibirsi... tutte, tranne me, che in questo momento vorrei solo rimanere sotto le coperte.

I ragazzi, invece, hanno continuato a ripassare gli schemi insieme al coach.
Quelli che più mi preoccupano sono Jace ed Heric... ho un brutto presentimento...

Gli spalti sono completamente affollati. E le urla di incitamento mi fanno salire ancora di più l'ansia.
Perché non riesco a concentrarmi...?! Devo liberare la mente...

"BUONGIORNO A TUTTI! HO IL PIACERE DI ACCOGLIERVI AL 25ESIMO TORNEO DI BOSTON DI BASKET!" Il direttore del torneo inizia a parlare, seguito da molti applausi.
Inizia a spiegare tutti i benefici che ha praticare sport, per poi presentare tutte le scuole.
Quando finisce di parlare annuncia le prime squadre e chiama gli arbitri.

"Per fortuna non partiamo subito..." Sento le altre ragazze del mio gruppo sollevate dal fatto che ci esibiremo più tardi, mentre io avrei preferito finirla subito.
Improvvisamente il coach ci chiama per riunirci, e nel frattempo alcune cheerleader iniziano ad esibirsi.

"Bene ragazzi, voi ve la vedrete con quelli che vincono la prima partita, mentre voi ragazze sono sicuro che andrete benissimo!" Il coach rivolge un gran sorriso a tutte, soffermandosi specialmente su di me.
"Beh, cos'è questa atmosfera depressa?! Gli facciamo i culi sí o sí?!" Urla, prendendoci tutti alla sprovvista.
"Sì, coach!"
"Certi che li spacchiamo!"
"Li facciamo tornare strisciando, coach!"
Si sentono tutti i ragazzi della squadra, tranne Jace ed Heric.
"Eh bravi i miei ragazzi!" Il coach avvolge le braccia intorno ad un paio di loro, per poi rivolgersi verso Jace, che nel frattempo sembra avere lo sguardo perso.
"Hogan!" Urla, per richiamare la sua attenzione. Lui si passa una mano tra i capelli per poi guardarlo negli occhi.
"Cosa c'è?" Domanda, con aria strafottente.
"Come cosa c'è? Di solito sei quello che si mette a sfottere tutti! Che cazzo ti prende oggi?! Sei troppo tranquillo! Forza, vediamo di darci una svegliata!"
Appena lo guardo mi accorgo che sta stringendo i pugni per contenere la rabbia.
Però... il coach ha ragione... di solito si mette a fare battute di ogni tipo... mentre oggi è fin troppo serio.
"Sì, va bene." Risponde scazzato, per poi andare a prendere una bottiglia d'acqua.
"Qualcuno sa cos'ha oggi quell'idiota?" Scherza il coach, seguito dalle risate degli altri.

-

Finalmente la prima partita è terminata. A vincerla è una scuola di Philadelphia, quella contro cui dobbiamo scontrarci proprio ora.

Noi ragazze ci avviciniamo tenendoci tutte per mano.
Sento le gambe tremare come mai prima... spero solo vada tutto bene.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora