Capitolo 20

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"Fermati." Gli ordino, appena arriviamo sotto casa mia.
Apro la portiera, ma prima di scendere mi giro verso di lui.
"Aspettami qua. Non ti azzardare a seguirmi. Ti porto la tuta e poi sparisci, chiaro?" Deve andarsene il prima possibile, se mia madre lo vedesse lo farebbe di sicuro entrare in casa.
"Chiarissimo, capo." Ride.

Apro la porta d'ingresso, il più silenziosamente possibile. Sgattaiolo su per le scale, per poi arrivare in camera mia.
Dove posso averla lasciata? Spero davvero che mamma non l'abbia trovata.
Inizio a frugare per tutti i cassetti, ma niente.
Nell'armadio. Nemmeno.
Dietro la porta? Neanche.
MA DOVE SARÁ?!?!
Mi accascio per terra e guardo sotto il letto.
Niente da fare, nemmeno l'ombra.
Ho tirato fuori tutti i miei vestiti, ma della tuta di Jace non ce n'è traccia.

"Tesoro? Sei tu?" Sento la voce di mamma provenire dal corridoio.
"Ehm, sí mamma!"
"E tuo fratello?" Chiede, entrando in camera mia.
"Heric...? Ehm, è rimasto fuori con degli amici. Non so per che ora torna." Dico di fretta, rimettendo a posto tutti i vestiti.
"Non è per caso nella macchina che c'è qua fuori?"

Cosa?
COSA?!
TI PREGO NON DIRMI CHE HA VISTO LA MACCHINA!

"Macchina fuori?" Sto iniziando a sudare freddo.
"Sì, c'è una macchina fuori, proprio davanti casa nostra. Aspetta, vado a dare un'occhiata."
"NO!"
Mia madre si ferma di scatto, guardandomi preoccupata.
"Tesoro, che ti prend-"
"Non ti fidare, mamma! Che ne sai, magari possono essere delle brutte persone!"
"Beh, allora a maggior ragione perché sono brutte persone devono andare via da casa mia." Dice, scendendo le scale.
"Ma mamma! In fondo sono in strada, non a casa nostra! Tra poco andranno via! Non farmi preoccupare, dai!"
"Oh, Allie. Non c'è nulla di cui preoccuparsi." Sorride, andando ad aprire la porta d'ingresso.

Merda! Ora sono fregata! Sono fregata, lo so.

Rimango immobile sulla soglia, pronta ad assistere alla reazione di mia madre alla vista di Jace.

"Ei! Posso sapere cosa ci fai davanti a casa mi-"
La mamma è partita decisa a parlare, ma d'un tratto si blocca.
Oh, ti prego... fa che non esageri...

"Oh, mio, Dio. OH MIO DIO!"
"Buonasera, Signora Evans!" Sorride Jace, scendendo dalla macchina e andando verso di lei.
"Non ci posso credere...! Jace! Che piacere rivederti!" Gli bacia le guance, come una quindicenne impazzita.
"Pure per me." Continua a sorridere Jace.
"Com'è andata la partita di oggi? Oh, non sai quanto mi è dispiaciuto non poter venire!"
"È andata molto bene, grazie!"
"Beh, ma che domande che faccio, con dei giocatori come te e mio figlio non potete mica perdere!"

Non. Ho. Parole.
Ma è possibile che a mia mamma piaccia così tanto Jace?!
Certo... è un bellissimo ragazzo. Forse è veramente il più bello della scuola, ma la sua bellezza è esattamente proporzionale alla sua... SBRUFFONAGGINE.

"Alison! Perché non mi hai detto che c'era Jace?!" Si rivolge a me mia madre.
"Perché devo solo ridargli la tuta! Inoltre è di fretta e se ne deve andare, vero?" Lancio uno sguardo duro a Jace.
"Beh, in realtà, non ho chissà cosa da far-"
"PERFETTO! Entra pure, caro. Ti offro qualcosa." Dice mia madre, trascinandolo in casa.
Mentre Jace mi passa di fianco mi guarda ridendo. Se uno sguardo potesse uccidere, penso che lo avrei già ammazzato.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora