Capitolo XXVII: Fordi han gjorde det??

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Jane

Doveva parlare con Matthew lo sapeva.

Doveva dirgli cosa aveva scoperto.

Sapeva che era la cosa giusta da fare, eppure...eppure aveva bisogno di cercare delle risposte prima.

In tutta quella storia c'era qualcosa che non le tornava.

E lei aveva tutta l'intenzione di scoprire cosa fosse.

Quando i primi raggi del sole colpirono il suo viso, decise di ritornare in quella che avrebbe dovuto cominciare a definire la propria stanza.

Con un salto leggero, tornò sul cornicione della finestra che aveva usato per uscire.

Nei corridoi, come all'andata, non incontrò nessuno, sebbene fosse mattina.

Rientrò in stanza, stupendosi quando vide Matthew ancora a letto.

Da quello che Asya le aveva raccontato, Matthew era solito svegliarsi molto presto per lavorare, addirittura a volte non andava neanche a letto.

Jane si incupì nel pensare all'amica, era passato troppo tempo da quando avevano avuto una conversazione normale, e lei voleva indietro il rapporto che avevano un tempo.

Matthew si mosse nel letto, catturando così l'attenzione di Jane.

Sembrava quasi un bambino mentre dormiva.

È così tenero!!

....

Che vuoi?? È la verità.

Jane scosse la testa mentre si avvicinava al letto, stendendosi nuovamente su di esso.

Era davvero distrutta, in più le temperature, la sera, erano ancora basse, sebbene fosse quasi la fine di marzo.

Jane si mise sotto le coperte, avvertendo immediatamente un dolce tempore avvolgerla, facendola sospirare di piacere.

Lentamente si voltò verso Matthew, che era coricato di schiena, con la testa girata verso di lei.

Una mano allungata sotto il suo cuscino, l'altra cadeva a penzoloni dal letto.

Jane sorrise mentre, quasi automaticamente, allungava una mano, andando a sfiorare con la punta delle dita la guancia di Matthew sentendo un leggero accenno di barba.

Matthew si avvicinò a lei, e la mano di Jane finì su tutta la sua guancia.

Deve essere davvero stanco.

Lentamente ritirò la sua mano, e decise di alzarsi e iniziarsi a preparare, anche se quel giorno non sarebbe andata a scuola, con tutto quello che le era successo pensava di meritarsi una piccola vacanza, ed era certa che Matthew sarebbe stato d'accordo con lei.

Ogni scusa è buona per tenerci con lui...

E ti lamenti??

Jane appoggiò un gomito sul materasso, facendo leva su di esso per tirarsi su.

Si rimise seduta, come la sera precedente, i piedi che nudi che toccavano il pavimento freddo.

Stava per alzarsi, ma una mano si strinse improvvisamente attorno al suo braccio, e nuovamente sul letto.

Jane ricadde sul morbido materasso, sbigottita.

Alzò lo sguardo fino a incontrare gli occhi ambrati del suo compagno che sembravano leggergli l'anima.

-Buongiorno-

Come poteva una persona essere così attraente già di prima mattina?
Non riusciva a spiegarselo.

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