Capitolo XIV: Jane

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Ragnor

Ho sempre voluto avere un figlio.
Diventare padre, tenere per la prima volta in braccio tuo figlio o tua figlia, educarli, crescerli, vederli diventare adulti e vivere la loro vita.

È sempre stato il mio desiderio più grande.

Era questo che passava nella mente di Ragnor in quel momento.

Mentre guardava quella ragazza in piedi di fronte a loro, che li guardava con quegli occhi.

Occhi identici ai suoi.

I suoi capelli erano biondi, esattamente come quelli della sua Anne.

Possibile che li abbia potuto tenere nascosta la loro figlia??

Perché Anne... perché??
Mi odiavi così tanto da tenermi nascosto il frutto del nostro amore??

Cosa pretendevi che dopo aver spostato Isotta lei sarebbe rimasta qui con te??
Che avrebbe reagito bene??

Sei un illuso se lo pensi.

Sai meglio di me che non l'ho mai pensato.
Volevo tenere Anne lontano dai problemi del branco, mi ero dimenticato che lei era la Luna.

E quando me ne sono reso conto, era ormai troppo tardi.
Sai benissimo quanto ho sofferto quando ci ha lasciati quel giorno, lanciandoci addosso parole volgari e insulti più che meritati.

Sai come mi sono sentito quando abbiamo trovato la sua macchina ridotta in pezzi al di fuori della città.
Tu sai tutto di me, hai conosciuto la mia sofferenza.

Sofferenza??
La tua non è stata sofferenza, non è stata niente se messa a confronto con quello che ho dovuto provare io.

Tu cosa hai perso Ragnor??
La donna che amavi?? E poi, e poi basta.

Ti sei sposato e hai un'altra famiglia a cui dedicare tutto te stesso.

Io invece, ho perso tutto.
Anne per me era come l'aria senza, di lei non sono niente.

Tu hai perso la donna che amavi Ragnor, io ho perso la mia compagna, l'unica donna che avrei mai amato, l'unica a cui avrei potuto dedicare me stesso.

La mia luna scelta dalla nostra Luna.
Lo sai meglio di me.
Una compagna per tutta la vita, e basta.

Mi dispiace è tutta colpa mia, se magari ne avessi parlato con lei, avremmo affrontato le cose assieme e lei adesso sarebbe ancora viva....

Non puoi cambiare il passato Ragnor, ma puoi decidere il tuo futuro.
Hai una figlia Ragnor, il tuo sogno.
Puoi essere padre di un frutto nato dall'amore tra te e Anne.

Ragnor guardò ancora sua figlia.

È identica a sua madre.

Ma ha i tuoi occhi.

Ragnor spostò lo sguardo da quella che era sua figlia a suo fratello.

Der stava sudando freddo, e Ragnor non capiva perché.

Li lanciò un'occhiata interrogativa, ma il fratello non la colse continuando a guardare la ragazza di fronte a lui.

Cosa hai fratello??

Ragnor parlò attraverso il loro canale mentale.
Ma Der non li rispose, continuava a guardare la nipote davanti a lui.

Jane era nel centro della sale, e, incurante di tutti gli sguardi puntati addosso, ripuliva un pugnale, che aveva recuperato da terra, sporco di sangue con una manica della giacca.

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐 ✓Where stories live. Discover now