Capitolo X: Jeg er veldig opptatt

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Asya

Il mattino successivo si alzò con un mal di testa assurdo.

Gemette dal dolore, mentre cercava di mettersi seduta sul letto.

Sentì una presenza davanti a sé, che la spinse di nuovo a coricarsi sul materasso.

-Stai giù, non ti sei ancora ripresa del tutto-

Ascoltò quella voce, che non aveva ancora identificato e si riappoggiò al materasso, portandosi le mani a massaggiare le tempie.

L'ultima cosa che si ricordava era lei che si portava alla bocca un bicchiere di Tequila e poi il buio assoluto.

-Presto ti riprenderai-

All'inizio Asya non riuscì a riconoscere quella voce, ma pian piano, la confusione che aveva in testa si calmò e lei spostò lo sguardo verso il suo interlocutore.

-Come.... ho fat-tto a tornare a casa??-

Matthew le sorrise leggermente, accarezzandole i capelli.

-Isabelle ti ha portata fino a qui-

Asya a quelle parole, si mise seduta di scatto, ignorando le fitte di dolore alla testa.

-Isabelle??

Come ha fatto a sapere dov'era il branco??

Non mi pare di averglielo detto...-

- Probabilmente glielo hai detto ieri sera, sai eri ubriaca fradicia-

Davanti alla faccia di sua sorella, si trovò a sospirare.

-Se te lo stai chiedendo, non è stata colpa tua, cioè....si tu non dovevi andare in quel pub, ma dato che mi sembrava strano che tu fossi svenuta dal tanto bere, ho fatto fare degli esami-

Si portò le mani sulle ginocchia, facendole scorrere avanti e indietro, pensoso.

-Si tratta di un codice dieci Asy-

Asya impallidì, erano anni che non si parlava più di codice dieci.

Avvelenamento

Qualcuno aveva messo dello strozzalupo all'interno del suo bicchiere, in quantità talmente ridotte, che non l'avrebbero uccisa, ma stordita per un po'di tempo.

-Questo vuol dire.....-

Matthew sospirò.

-Purtroppo si, la pace sembra essere finita.

Ho già avvisato i nostri alleati-

Asya sospirò stanca, stendendosi nuovamente sul letto, portandosi le mani sugli occhi.

-Mi dispiace, avevo promesso che non avresti assistito a nessun altra guerra-

-Non è colpa tua Matt e poi...chi lo sa, magari si tratta solamente di un caso isolato che non si ripeterà più, non è detto che siamo in guerra.-

Matthew ridacchiò.

-Si realista sorella, lo sai benissimo anche te che quello che stai dicendo è una menzogna.

Avevamo stipulato un accordo con i cacciatori, e solo loro possiedono lo strozzalupo da queste parti-

Asya si alzò di scatto e affermò il braccio del fratello, stringendolo.

-E se non fosse così??
Cosa faresti??-

Matthew portò una mano dietro al collo della sorella, avvicinandole la testa, lasciando un bacio tra i suoi capelli.

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora