Capitolo VI : Sannhet

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Jane

Corse.
Corse via.
Come una codarda, come un ladro.
Ma in quel momento non le importava.

Nella sua mente apparivano tutte le parole, tutti i momenti, gli attimi, le poche informazioni che aveva di suo padre.

Correva, questa volta, non per dimenticare, ma per scappare, fuggire.

Da cosa non lo sapeva nemmeno lei.

Non sapeva perché, appena aveva riconosciuto la figura del padre, si era accasciata contro quella colonna, stringendosi le mani attorno alle gambe, fissando il punto in cui se ne era andato.

Non sapeva neanche perché, qualche minuto dopo, si era svegliata da quel suo stato di trance, si era alzata e si era messa a correre per i boschi.

Non sapeva perché aveva avuto quella reazione.
Non capiva più niente.

Correva talmente veloce, da vedere solamente il verde degli alberi, senza distinguere i singoli alberi, sentiva che la sua testa stava per scoppiare, sentiva che lei stava per esplodere.

Che la sua varulv stava avendo la meglio sulla sua mente.

Si bloccò di colpo, appoggiando una mano ad un albero per sostenersi.
Inspirò ed espirò lentamente e profondamente, cercando di restare calma.

Chiuse gli occhi, nel tentativo di farli ritornare normali, e incominciò a contare.

Uno

Inspira con calma.

Due

Espira con lentezza.

Tre

Ripeti l'azione.

E andò avanti così finché non si calmò.
Finché il respiro non tornò regolare.
Finché gli occhi rossi sparirono, lasciando lo spazio ai soliti colore del ghiaccio.

Stanca, appoggiò la schiena contro l'albero, tirando indietro la testa fino a farla appoggiare contro il legno grezzo.

Le sue gambe non riuscivano più a reggere il peso del suo corpo, scivolò lentamente al suolo, sporcando i leggings di terra.

Portò le mani intorno alle gambe, mentre apriva gli occhi puntandoli nel cielo.

Stava per perdere il controllo, ed era una cosa che non le succedeva da tempo ormai.
Erano anni che non lasciava uscire la sua parte animale, che non si trasformava, erano anni che usufruiva solamente dei suoi sensi da varulv.

Chiunque abbia detto che i licantropi si trasformano solamente con il plenilunio, si sbaglia di grosso.

I licantropi sono così dalla nascita, solamente la prima trasformazione avviene con il plenilunio, le altre avvengono quando il varulv vuole.

Quando era più piccola, le capitava spesso di arrabbiarsi, e non riusciva a mantenere il controllo.

Ma era cresciuta, era cambiata, ora tutto le risultava più facile.

Guardò il cielo, saranno state le quattro del pomeriggio.

Doveva ritornare a casa, era stata via per troppo tempo.

Sbuffando, si rialzò in piedi, passandosi le mani sui leggings per togliere i residui di terra.

Quando ebbe finito si rimise a correre, in direzione della città.

Mentre saltava radici e calpestava foglie, superando il bosco e rientrando in paese, si perse ancora una volta nei suoi pensieri.

Pensava a come sarebbe stata la sua vita se suo padre fosse stato presente.

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐 ✓Where stories live. Discover now