Capitolo XIX: Skylder meg noe

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Matthew

Mi devi qualcosa.....

E cosa ti dovrei sentiamo..

Mi devi un appuntamento.

Matthew si passò una mano tra i capelli bagnati, mentre l'acqua continuava a cadergli addosso dal doccione della doccia.

Dopo che Jane era uscita da quella stanza, Matthew era andato a farsi una doccia.

Le nostre labbra che si avvicinavano lentamente....

Matthew gemette di frustrazione, tutti i suoi pensieri erano rivolti a lei, solamente a lei.

Pensava a cosa sarebbe successo se Luke non l'avesse avvisato, se Der non fosse scappato.

E lì un'ombra oscura oscurò i suoi pensieri.
Un'ombra a cui, fino a quel momento, non aveva visto, non aveva voluto vedere.

Come ha fatto Der a scappare??
Le sbarre erano d'argento, come è riuscito a scappare?

Fino a quel momento non ci aveva pensato, troppo distratto da una certa ragazza dai capelli biondi.

Stava diventando troppo fragile, debole, e questo non andava bene, per niente.

Era grazie, anche, a questa sua debolezza se Der era riuscito a scappare.

Sbuffando pensò che fosse il momento di ritornare a fare l'Alpha e mettere da parte, almeno per il momento, il suo lato di adolescente alla prima cotta.

Uscì dalla doccia, e si coprì con l'accappatoio mentre tornava in camera prendendo un paio di jeans chiari e un maglione beige e delle scarpe sportive nere.

Aprì la porta della sua stanza, camminando per il corridoio, dove incontrò Luke e Anthony.

Non gli rivolse nemmeno uno sguardo, ma con la coda dell'occhio, li vide abbassare leggermente la testa e seguirlo.

Camminarono per i diversi corridoi, tutti quelli che incontrarono si scostarono al suo passaggio inchinando la testa.

Si fermarono solamente quando, voltato l'ennesimo corridoio, arrivarono all'entrata delle segrete, nei sotterranei della casa branco, dove di trovavano le prigioni.

Le guardie si inchinarono leggermente al suo passaggio, aprendogli la porta che lo avrebbe condotto alle celle.

Matthew scese i gradini in pietra, procedendo nel corridoio, per poi svoltare a destra, nella parte della prigione che comprendeva i prigionieri per tradimento e omicidio.

Infatti le prigioni erano state divise in più zone.

A destra c'era la zona dedicata, appunto, ai traditori o agli assassini.
La zona sinistra invece era dedicata a chi commetteva reati di poca importanza, come il furto.
E poi c'era una terza zona dove venivano rinchiusi i prigionieri nemici.

All'ingresso della prima zona, trovarono altre due guardie, che controllavano la porta d'accesso a quella parte della prigione.

I due si scostarono, aprendo la porta d'argento, facendo passare Matthew e il Beta, per poi chiudere la porta alle loro spalle.

Mentre camminavano nello stretto corridoio, che li avrebbe condotti alla cella di Der, molti prigionieri si affacciano dalle loro celle, tentando di parlargli, di farlo fermare, pregandolo di liberarli.

Matthew non li ascoltò, non degnandoli nemmeno di uno sguardo, proseguendo fino a giungere davanti all'ultima cella a destra.

Questa era aperta, e al suo interno non c'era nessuno.

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐 ✓Where stories live. Discover now