Capitolo XXV: Lett

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-Ti rendi conto della gravità di quello che hai fatto?

Mi hai morsa! Mi hai legato a te contro la mia volontà!
Per te perché sento dolore eh??
Non hai pensato neanche per un instante cosa sarebbe successo dopo la tua riprorevole azione??-

Matthew scosse la testa sconsolato.

-Tu non mi hai lasciato altra scelta-

-Non ti ho lasciato altra scelta?? Ma sei impazzito o cosa??-

-Tu non capisci! Io ho dovuto farlo!
Sembrava che non ti importasse niente di me, come se non avessi neanche un compagno, ad ogni passo che facevo nella tua direzione, tu ne facevi dieci indietro.

Non ti fidavi di me.
Sei quasi morta e io non potevo impedirlo, perché non sapevo cosa diamine pensava quella tua testa-

-Questi però non mi sembrano motivi validi.

Avresti potuto parlarne con me, avremmo potuto risolvere tutto come due persone normali, non c'era bisogno di...-

-Ma allora non lo hai ancora capito??
Noi non siamo e non saremo mai persone normali.

Siamo licantropi, varulv, figli della luna o come diavolo ti pare.

Siamo compagni e io ero stufo....volevo fartelo capire..-

-volevi farmi capire cosa??
Che non sai controllare il tuo lupo??
Beh ci sei riuscito l'ho capito perfettamente-

-No, volevo farti capire che non riesco più a lontano da te perché...-

-Perchè cosa??-

-Perchè ti amo okay??
Ti amo da quando sei arrivata qui ed hai ucciso tutti quei cacciatori.
Ti amo perché sei la donna più forte che conosca.

Io ti amo Jane-

Awwww che tenero.
Beh non rispondi??

Jane non seppe cosa rispondere.

Oh ci sei??

Cosa dovrei rispondere secondo te??

Pronto? Ti ha appena detto che ti ama, un anch'io andrebbe più che bene.

Sai che non è così semplice.

Matthew poté percepire la confusione di Jane come se fosse la sua.

Forse era stato un po' avventato, ma ormai il danno era fatto.

Si avvicinò a lei e le lasciò un bacio sulla fronte prima di lasciare la stanza.

Ma sei cretina o cosa??
Lo hai fatto scappare

Io...

Tu cosa??

Io ho bisogno di una boccata d'aria.

Ignorando la sua lupa, Jane uscì dalla stanza, dirigendosi all'esterno della struttura.

Tutti quelli che incontrava nei corridoi chinavano il capo al suo passaggio, in segno di rispetto.

Quando uscì all'esterno, Jane cercò un posto isolato dalla gente.

Camminò per qualche minuto, fino a raggiungere un albero, più nascosto rispetto agli altri.

Si sedette sulle sue radici, appoggiando il busto al tronco.

Quando era piccola, prima che sua madre venisse uccisa, aveva sempre sognato di essere una principessa, desiderando che venisse al più presto un principe azzurro a salvarla.

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora