𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐 ✓

Capitolo XXIV: Mark

Jane sospirò, sapeva che tutti aspettavano che parlasse, che spiegasse, ma....non voleva tirare fuori il suo passato , così pieno di dolore e di morte.

-Il cacciatore che ti ha rapito si chiama Sebastian, nessuno sa il suo cognome, ma per il numero di vittime che si porta dietro lo chiamo Nightmare.
Incubo.

Perché lui è l'incubo di tutti i bambini, delle loro madri e dei loro padri, ovunque lui vada c'è sempre la morte.-

Tutti si erano voltati verso di lei.
Sentiva, in particolare, lo sguardo di Matthew che le trafiggeva la testa.

Ma lei non stava ricambiando quello sguardo, troppo impegnata ad osservare il fuoco.

-Quando...quando ero più piccola sono stata anch'io sua prigioniera.

Ma Min è riuscito a tirarmi fuori di lì-

Matthew poté sentire un briciolo di esitazione, non sapeva dire se perché stesse raccontando il suo passato, o perché gli tesse omettendo delle cose.

Una parte di lui sentiva che quella era una mezza verità.

Ed anche se lui non lo sapeva, aveva perfettamente ragione.

-Der è morto.

Sebastian mi ha mandato un pacco con dentro la sua testa.

Ha detto che avrebbe fatto la stessa cosa ad Asya se...-

-Se cosa Jane??-

Jane alzò lentamente lo sguardo, incontrando quello ambrato del compagno.

-Se non mi fossi unita a loro.

Per sua sfortuna però si è lasciato sfuggire troppe cose ed è così che sono riuscita a recuperare Asya-

-Ma eri piena di sangue.... Nightmare sospettava del tuo arrivo??-

-No, almeno non penso.

Sarebbe stato sciocco altrimenti da parte sua cercare di non fermarmi.

E Sebastian non è così stupido, almeno che non lo sia diventato negli anni....-

-Ma ti hanno fermato...-

Jane si voltò verso Asya, che aveva appena parlato, con uno sguardo interrogativo.

-Nel senso l'allarme è scattato e ci hanno assalite, qualcuno doveva pur sapere che eri lì-

-Ci hanno assalite solamente a causa di un mio errore di tempistica.

Avevo disattivato le telecamere e sapevo che dopo sei minuti sarebbero arrivati i rinforzi.

Penavo di tirarti fuori in due massimo tre minuti, e invece ci ho messo più tempo-

-Lo hai chiamato Sebastian-

Jane ruotò la testa nuovamente verso Matthew.

-Si...e allora?-

-Hai detto che si fa chiamare da tutti Nightmare ma..-

-Sebastian ha smesso di essere il mio incubo tanti anni fa-

Matthew sostenne il suo sguardo, e i due sembravano non avere intenzione di staccare gli occhi da quelli del proprio følges.

Gli sguardi che si rivolsero, misero in soggezione e in imbarazzo Asya, che, scambiatosi uno sguardo di intesa con Steven, si alzò e si diresse nelle propria camera, con il compagno al seguito.

Jane

Non si era nemmeno accorta che Asya e Steven li avevano lasciato da soli.