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L'intero giardino sul retro è tutto addobbato e pronto per il grande evento. Molti bambini dell'asilo, alcuni nostri parenti e la mia famiglia al completo son già tutti lì ad aspettare che la festa finalmente inizi. Jamie è emozionatissimo con la sua camicia di jeans, i pantaloncini verde militare e le sue amate scarpine nuove che questa mattina gli ho consegnato per l'occasione.

«Ma sono strabelle!» Ha urlato tutto contento con le guanciotte ancora sporche di glassa al cioccolato, il pigiamino degli Avengers e tutta la carta regalo sparsa a terra con cui accuratamente insieme al prezioso aiuto di Clare avevo ricoperto la scatola contenente il suo regalo.
«Sei un ometto adesso e te le meriti»

E che ometto!

Sei anni non si compiono tutti i giorni e questo per lui è un momento importante: il passaggio dall'asilo alle scuole elementari. Si sente già grande e non vede l'ora di esserlo davvero. Io invece spero solo resti sempre così: piccolo e gioioso come adesso!

Ho preparato alcuni giochi da far fare a lui e ai suoi amichetti insieme ad una pignata piena di caramelle in questi pomeriggi. Ho preparato anche un cd con della musica per creare quell'atmosfera giocosa tipica delle feste per i bambini e ho insistito affinché mio papà addobbasse con palloncini e festoni l'intero giardino sul retro.

Posso dire che sono davvero fiera del risultato!

Prima che arrivassero gli ospiti ho mandato le varie foto che ho fatto al giardino e alla torta ai miei aiutanti di fiducia. In questi giorni ho fatto spese folli proprio insieme a Clare ed Oliver solo per il compleanno di Jamie. Erano davvero emozionati tanto quanto me e così pieni di idee e iniziative. Avevo chiesto loro di passare visto quanto avevano contribuito nei preparativi, ma purtroppo per via di alcuni impegni non potranno esserci.

Avrei tanto voluto avere i miei amici qui...

E per un momento non posso non pensare che anche a Noah avrebbe fatto piacere aiutarmi in questi giorni e che probabilmente lui avrebbe fatto di tutto per essere presente alla festa del mio fratellino, ma sto cercando di restare il più concentrata possibile solo sulla festa senza farmi influenzare da altri pensieri.

Oggi niente deve rattristarmi o farmi essere pensierosa, oggi il mio unico pensiero va solo a Jamie!

Il campanello suona e spero vivamente sia finalmente arrivato il fattorino con le pizze. Gli amichetti di Jamie sono quasi tutti arrivati e nell'attesa sono stati coinvolti da mio nonno a fare un bel cerchio per poter essere intrattenuti da alcune delle sue strambe storie così che io possa finire di aiutare mia madre con gli ultimi preparativi prima di iniziare tutte le attività che ho pensato per i bambini per farli divertire. Ma quando apro la porta pronta col portafoglio in mano questo quasi non mi cade.

Non può essere vero!

È dal giorno della partita che non lo vedo. A scuola non è ancora tornato, a quanto pare per potersi riposare per bene dopo quello scontro almeno a detta di Taylor. Sapevo avesse solo un bernoccolo in testa, ma adesso che lo vedo noto un cerotto sulla fronte che viene coperto a mala pena dai riccioli scuri che ricadono su di essa. Clare ha cercato più volte di convincermi ad andare con lei ed Oliver a casa sua per fargli solo una visita visto che la situazione tra me e Taylor per ora sembra risolta finalmente, ma non me la sono sentita.

Mi sento responsabile per quello che gli è successo quella sera...

Lui stava guardando me.
In quel campo lui aveva alzato lo sguardo verso di me che l'osservavo da sopra gli spalti. Cercava qualcosa in me, forse una risposta a tutto il casino che si era creato tra noi.
È impresso ancora nella mia mente l'effetto che ha avuto quello sguardo su di me, il senso di colpa che ho sentito per non aver indossato il suo portafortuna e per aver invitato alla sua partita il mio ex ragazzo, quella morsa allo stomaco che continua ad accompagnarmi ogni qual volta viene solo nominato o la mia mente mi riporta a lui.

I want You || Noah CentineoWhere stories live. Discover now