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«È diventato davvero un bel ragazzo!» Mi sussurra mamma, al mio fianco, distraendomi dai miei pensieri.
«Già...» Ammetto, ancora persa a guardarlo. Ma appena mi rendo conto di aver dato ragione a mia madre e prima che possa fare qualche battutina su me e il nostro ospite, mi affretto a cambiare risposta. «No, cioè... Ma, insomma, mamma! Che dici?» Cerco di sembrare scioccata, come se quello che avesse appena detto fosse una assurdità colossale!
Lei in risposta mi fa un occhiolino e si siede a tavola, lasciandomi casualmente il posto accanto a Noah.

«Come sta tuo padre? Non lo vedo da un po'.» Gli domanda l'uomo di casa. Intanto io prendo posto accanto al ragazzo, che mi lascia un sorriso.
«Bene, sta lavorando ad un nuovo progetto e sembra davvero molto preso.» Lo informa, prendendo un pezzo di pizza sotto l'incoraggiamento di mia madre. È la classica mamma che ti riempie il piatto e ti incoraggia a finire tutto, senza fare troppi complimenti, anche se quello che stai mangiando non l'ha cucinato lei...

Noah parla con mio padre e mia madre, ogni tanto anche Jamie interviene dicendo la sua o richiamando l'attenzione su di lui, e non sembra assolutamente essere in soggezione, anzi. Fa battute, scherza e mangia tranquillamente, come se fosse quasi un'abitudine per lui essere seduto a tavola con la mia famiglia. Spesso cerca anche di coinvolgermi nella discussione, come a volermi mettere a mio agio, quando dovrebbe essere tutto il contrario, ma sono così incredula di fronte alla strana scena che ho davanti, che faccio fatica a parlare.

«Allora... Cosa c'è esattamente tra voi due?» Ci domanda d'un tratto mio padre. La Coca-Cola che stavo bevendo mi va di traverso e tossisco alla sua domanda. Mi riprendo subito e guardo male mio padre. Noto Noah al mio fianco sorridere, quasi divertito dalla scena e dal mio imbarazzo, soprattutto.

Perché questa diavolo di domanda papà?

«Noah ed Emma si vogliono tanto bene e lui l'ha salvata dal cattivo. Proprio come nelle favole.» Spiega mio fratello, strappando un sorriso a mia madre, mentre io sbarro gli occhi. Vorrei sotterrarmi in questo preciso istante.
«Il cattivo?» Domanda mio padre, guardando mio fratello che annuisce.
«Dai caro!» Lo richiama mia madre.
«Comunque Noah è venuto principalmente per vedere Jamie, oggi.» Spiego, precisando il fatto che è qui per mio fratello, non di certo per me.
«Gli ho fatto vedere la mia stanza e ho fatto anche i compiti insieme a loro, ho fatto un disegno.» Gli racconta il mio fratellino. Papà gli accarezza i capelli con un sorriso, fiero del suo ometto. «E poi c'è stato Josh.» Continua, prendendo un morso di pizza, tutto tranquillo, come se non avesse appena sganciato la bomba.

Cazzo!

«Josh è stato qui?» Chiede mia madre con un cipiglio ed io mi schiarisco la voce.
«Ecco... non proprio. Non l'ho fatto entrare. Voleva solo parlarmi, ma gli ho chiesto di andarsene.» Spiego, guardando il piatto.
«Noah era lì. Non l'ha lasciata da sola col cattivo.» Continua mio fratello, facendo una faccia arrabbiata quando nomina "il cattivo".
«Jamie!» lo richiama mia madre.
Mi sento a disagio e immagino che lo sia anche il ragazzo accanto a me.
«Vorrei che continuassi ad evitarlo.» Mi dice mio padre ed io annuisco. «Ma sono contento che c'è di nuovo Noah al tuo fianco.» Continua lasciandoci un sorriso e sembra che il discorso Josh, almeno per ora, sia concluso.

A mio padre Josh non è mai piaciuto. Mi ha sempre messo in guardia quando uscivo con lui e voleva accertarsi, ogni volta che uscivamo, su dove saremmo andati e che non tornassi troppo tardi. Il fatto che Josh fosse più grande di me lo spaventava, ho provato spesso a farli andare d'accordo invitandolo persino a casa, cercando di fargli instaurare un rapporto fraterno, ma mio padre era restio. Si è sempre riferito a Josh chiamandolo per cognome, a prescindere che fosse o meno presente, come a voler mantenere un certo distacco tra loro, e ha sempre voluto che il biondo lo chiamasse Signor Bennett, non gli era concesso chiamarlo per nome.

I want You || Noah CentineoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora