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Mentre Noah continua a guardare il mio fratellino che saltella in corridoio, io resto a fissare lui con le braccia conserte.
«Quindi sarei stata stregata?»
Lui si gira verso di me, tornando alla sua altezza.
«Oh si, da un perfido mago, aggiungerei anche.» Spiega avvicinandosi.
«Credo allora avrai bisogno di un bravo aiutante per salvarmi, principe.» Lo prendo in giro, spostandomi prima che possa raggiungermi, con la scusa di dover recuperare i libri dallo zaino.
«Credo di averlo già trovato, principessa.» Mi risponde, guardando in soggiorno.
Ammetto che sentirmi chiamare così da lui mi piace, anche se sono consapevole che stiamo solo scherzando.

Ma pensiamo alle cose "importanti"!

Mi schiarisco la gola ed evito di guardarlo, concentrandomi solo sui compiti da fare. «Ora è meglio studiare, prima che torni Spiderman a distrarci.» Gli dico, così Noah prende posto di fronte a me e insieme studiamo, o almeno ci proviamo, fino a quando Jamie non torna in cucina.
«Voglio fare anch'io i compiti, come i grandi.» Annuncia, prendendo posto al tavolo.
«Va bene piccolo, prendo il tuo album con i colori, così studi insieme a noi.» Mi alzo dalla sedia e lasciandoli in cucina salgo sopra nella sua cameretta per prendere quello che gli serve: album da disegno, colori a matita...

Quando scendo, tenendo stretta al petto colori e fogli, li sento chiacchierare.
«Ma ti piace la mia sorellona?» Gli chiede Jamie a bruciapelo. Mi fermo all'istante e mi nascondo dietro la colonna, in modo tale che non posso vedere loro e loro non possano soprattutto vedere me. Ho il cuore che batte forte, in attesa che Noah risponda. Stringo l'album e i colori al petto, nella speranza che mi aiutino a calmare la mia improvvisa tachicardia.

«Non potrei salvarla dall'incantesimo se non mi piacesse, non trovi?» Gli confessa e sento le farfalle svolazzare nello stomaco.
Forse Oliver e Clare hanno ragione. C'è davvero una certa chimica tra noi e l'ha capito persino mio fratello.
«Spero che la salvi presto, allora.» Sento che gli risponde e poi nulla più. Aspetto giusto qualche secondo prima di entrare.

Dovrò far finta di nulla...

Così prendo un respiro ed entro in cucina.
«Ecco qui, il tuo album e i tuoi colori.» Dico poggiando tutto di fronte a un Jamie sorridente seduto accanto a Noah.
«Siii!» Esulta lui.
«Adesso però devi colorare in silenzio, va bene?» Gli dico e lui mi fa cenno di aver capito. È buffo vederlo tutto silenzioso e concentrato, si sta comportando davvero bene.

Mi distraggo fissando Noah. Sta leggendo e ha la matita poggiata sulle labbra, la testa leggermente china sul libro, il pomo d'Adamo si nota davvero tanto adesso, così come le sue spalle larghe coperte dalla t-shirt blu scura.
Vengo colta in flagrante dal suo sguardo attento, ma mi sorride ed io ricambio imbarazzata ritornando a leggere. Sento il suo sguardo addosso, ma non mi dà fastidio, anzi mi piace.

"Mi piace quando mi guarda, quando lo scopro a farlo, lui sorride e guarda altrove."

Cerco di concentrarmi su quello che sto studiando, anche se non è facile con i suoi occhi nocciola puntati addosso, soprattutto dopo quello che gli ho sentito dire a mio fratello. Tengo gli occhi sui libri, ma con la testa sono altrove. Sarà anche presto, ma sapere di piacere a Noah mi fa desiderare ancora di più di stargli vicino e vedere come potrebbe andare.

Poco dopo la porta d'ingresso si apre e mamma annuncia: «Sono a casa!»
Jamie scende dalla sedia e corre da lei.
«Sono stato bravo, e guarda, sto anche facendo i compiti insieme a loro.» Le indica il tavolo, mentre entusiasta la trascina per mano in cucina. Non le ha dato nemmeno il tempo di togliersi il cappotto, o di posare la borsa del lavoro. Quando arrivano da noi, non perde tempo e le fa vedere il suo disegno.

I want You || Noah CentineoOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz