XXXIX

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«I need him in my life even if it means to end anything else»

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«I need him in my life even if it means to end anything else»

"Jimin, vieni con me" la voce della dottoressa Jeon richiamò l'attenzione del biondino, che stava disegnando in tranquillità, per sfogare tutta la paura e tutta l'ansia, accumulate durante un solo e unico giorno.

Il ragazzo la guardò confuso e aggrottò le sopracciglia, lasciando la matita sul suo sketchboook.

"Vuoi vederlo o no, Taehyung?" la donna gli sorrise dolcemente, sapendo di dovergli ancora dirgli la triste verità.

Sì, da un lato poteva essere considerata una cosa positiva, il ragazzo non era morto, era ancora vivo, ma solamente grazie a delle macchine, era vivo grazie ad opera di terzi e non grazie a sé stesso, perché come disse Taehyung stesso: non era in grado di vivere senza aiuto.

"Ehy ragazzino, allora?" e Jimin buttò tutto alla rinfusa sul letto, infilandosi le scarpe impacciatamente, correndo poi verso la donna, che era appoggiata con la schiena al muro, al fianco della porta.

"Frena l''entusiasmo Jimin" e la dottoressa sospirò. "Devi ancora sapere tutta la verità" disse facendo spegnere nel biondino la strana felicità che si stava facendo strada nel suo corpo.

*

I due erano seduti al di fuori della terapia intensiva, dove ora, di nuovo, si trovava il grigio.

"Cosa c'è ancora che non mi avete detto?" chiese affranto, guardando verso il pavimento, non avendo la forza di sostenere lo sguardo di nessuno, in quel momento.

La donna portò una mano sulla spalla del ragazzo "Jimin, Taehyung è vivo, come ti ha detto sua nonna" la dottoressa cominciò a parlare "ma non vivo come lo immagini tu."

Jimin si morse il labbro, perché sì, sapeva che in quel posto, in quelle condizioni, si rischiava di tutto e le cose migliori potevano diventare quelle più strazianti. E, soprattutto, nonostante lui fosse in quell'ospedale da anni ormai, non gli era passato affatto per la mente che qualcosa, nonostante gli avessero riferito che avesse passato l'operazione, fosse andato storto.

"Q-quindi?" chiese con voce tremante, mentre il suo sguardo era ancora ancorato al pavimento della sala d'aspetto.

"Jimin, Taehyung è in... in coma." E fu così che diventò tutto ovattato, nessun rumore arrivava più alle orecchie del ragazzo, nessun suono era più percettibile se non il ricordo della risata del suo ragazzo, della sua voce, e del suo pianto. Tutto era svanito in un batter d'occhio, tutte le cose che pensava di conoscere, tutto ciò che per lui era concreto, diventò vano, astratto. Senza senso.

Aveva fatto più male questo, che tutti gli anni passati a sentirsi dire che fosse un morto che camminava.

Era vivo, ma allo stesso tempo non lo era.

"Tesoro, Jimin" la donna lo scosse leggermente, cercando di farlo riprendere dalla trance in cui si era completamente perso. E quando, finalmente, Jimin tornò con la mente, lì, la guardò dritta negli occhi.

L'unica emozione chiaramente visibile nello sguardo del ragazzo era la tristezza che, ormai, non faceva più meravigliare nessuno, anche se era riuscito ad avere il suo piccolo periodo di felicità. Ma la causa del 'suo periodo di felicità' ormai non parlava più, non gli sorrideva più e non poteva più abbracciarlo.

"Vuoi ancora vederlo?" chiese la donna, con voce dolce, cercando di farlo sentire più a suo agio possibile con qualsiasi scelta avesse intenzione di fare.

"Io non voglio vederlo" disse con tono duro, scansando la mano che gli stava accarezzando la spalla con dolcezza materna.

"Io devo vederlo" e marcò la parola, con una voce stabile e seria che non aveva mai avuto.

Come mai avrebbe potuto lasciare Taehyung da solo? Gli avrebbe fatto compagnia fino alla fine, glielo aveva promesso. Gli aveva promesso che sarebbe stato al suo fianco fino alla fine dei loro giorni, e così avrebbe fatto.

Avrebbe mantenuto la promessa anche se qualcuno avesse provato ad impedirglielo.

"Andiamo."



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Mi dispiace non aver pubblicato ieri, ma avendo avuto dei problemi ed è stato anche il compleanno di mia mamma, non sono proprio riuscita :( ma per farmi perdonare, ho scritto altri due capitoli di già, quindi aggiorno per tre giorni di fila con ogg!

love you all guys e scusatemi ancora;;

Oncology | VminWhere stories live. Discover now