15 ottobre

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15 ottobre 2018

Oggi eravamo in macchina e io sentivo un'atmosfera tesa, il suo fiato pesante era quasi opprimente in quell'abitacolo stretto.
E come se l'avessi sentito attraverso un presentimento infallibile, frutto di un sesto senso, quando mi ha fatto quella domanda non ero sorpresa.
Eppure il cuore ha cominciato a battere più forte.
"Perché è finita la relazione che avevi prima?"
Io ho risposto con un sospiro lungo e pesante. Volevo evitare di parlare, per non essere scontrosa. Ma lui ha insistito.
"Stavi con qualcuno prima no? O ricordo male?"
"Ricordi bene, ma non ho intenzione di parlarne"
"Io non ho problemi a parlare di nessuna delle mie ex"
Ex. Che parola riduttiva, quasi dispregiativa. Come qualcuno di cui ti penti, o che semplicemente non è contato niente. È impregnata dello stesso significato di un verbo coniugato al passato.
Non ho risposto di nuovo, ma non perché non sapessi cosa dire o come chiudere il discorso. Era semplicemente perché io e lui non avevamo mai litigato e se gli avessi risposto la discussione sarebbe terminata con me che me ne andavo, e basta. Perché litigare non è una cosa che fai con tutti. Litighi con le persone a cui tieni, di cui ti importa. Litigare richiede passione.
"Se hai paura di parlarne è perché è una ferita aperta"
"No, è chiusa. E lasciala così com'è."
Ma mentivo. Mento sempre con lui, con me. Ma è solo per non crollare, lo faccio per il mio bene. Sono bugie bianche.

-

Io e Chanyeol continuiamo a baciarci come se non l'avessimo mai fatto. Ogni bacio è un misto di dolcezza e passione travolgenti. Vorrei poter spiegare il sapore delle sue labbra, ma sarebbe come voler racchiudere l'universo in una boccetta.

Il suo viso è a pochi centimetri dal mio e le sue labbra rossissime e schiuse rilasciano il fiato sulle mie, respiriamo la stessa aria. Sono nuda appoggiata sul suo petto, mentre mi reggo con un gomito per poterlo guardare. Potrei semplicemente appoggiare la testa su di lui, ma non voglio smettere di guardarlo. Non voglio che la sua mano smetta di scorrere piano sulla mia schiena dandomi i brividi, non riesco a separarmi da lui. Ho perso la cognizione del tempo. Saranno passate più di tre ore?

Non lo so, non mi interessa.

Chanyeol passa le dita tra i miei capelli lunghi.

«Sei così bella. Emani una luce tutta tua. Di quel tipo che intimidisce e affascina. Un'aura così forte e consapevole di cui non puoi fare altro che esserne attratto. L'ho pensato subito quando ti ho conosciuta, lo sai?»

Il cuore mi batte così forte che penso possa uscire fuori dal petto e toccare il suo.

«Hai pensato pure di amarmi quando mi hai conosciuta?» dico ironicamente.

Lui si mette a ridere. Una di quelle risate tranquille ma di cuore, profonde che rimbombano nel petto. «No, non ho pensato subito di amarti. Neanche lavevo prevista come possibilità.»

Io rimango sollevata sul gomito mentre contemplo il suo viso, ascolto la sua voce come incantata. E lui continua a parlare. «Ma il tempo cambia profondamente. Un anno solo mi ha reso diverso. E se quando ti ho conosciuta mi avessero detto che sarei stato capace di amare così, mi sarei fatto una risata. Perché io non pensavo» si volta verso di me, guardandomi negli occhi e sospirando. «Io non pensavo si potesse amare una persona con un'intensità tale» si passa una mano sulla faccia ed emette un gemito di frustrazione. «È riduttivo, non so spiegarlo» conclude.

«Lo so. Spiegare l'amore è come voler racchiudere l'universo in una boccetta.» dico con mezzo sorriso.

Lui annuisce e sulle sue labbra si apre un sorriso luminoso. «Esatto.»

365 days // ChanyeolWhere stories live. Discover now