🔥 4. Piacere, Hermione Granger!

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28.09.30

Alexander 's pov

Con la salvietta attorno al collo e la borraccia vuota impugnata nella mano sinistra cammino per il corridoio del dormitorio maschile. Dopo tre ore di allenamento intensivo i muscoli di qualsiasi parte del corpo urlano doloranti, invocano il giusto riposo, cosa che non potranno ottenere perché fra pochi giorni ricomincerà il campionato ed io, nominato capitano nientemeno che dal coach in persona, un uomo più incline alle urla che agli incoraggiamenti, non posso venire meno al mio dovere. Devo dare il massimo, come sempre d'altronde. Un Khan non può perdere mai. Nella famiglia Khan non ci possono essere perdenti.

Gli studenti mi guardano al mio passaggio. Lo fanno sempre, ma oggi gli sguardi sono più insistenti del solito e mi infastidiscono. Forse sono semplicemente più nervoso. Dovrei essere abituato al loro atteggiamento visto che sono cresciuto in una famiglia, che un giorno veniva fotografata dai paparazzi e l'altro pure, eppure ultimamente, un po' per colpa mia, un po' per le esperienze fatte,  il costante essere al centro dell'attenzione risulta intollerabile.

All'ennesimo ragazzo perdo le staffe. Mi giro. -Che cazzo hai da guardare?- chiedo stringendo i pugni.

Il malcapitato, molto probabilmente una matricola, indietreggia e poi corre via in fretta spaventato. Non provo nemmeno del dispiacere.

-Nervosetto?-

Riconosco la voce immediatamente. Mi giro ritrovandomi faccia a faccia con Logan, un mio compagno di rugby, precisamente uno dei pochi con cui non ho ancora litigato per via del mio carattere per niente incline all'indulgenza.

-Da cosa lo deduci?-

Sul volto rubicondo si palesa un sorrisetto. -Forse perché hai terrorizzato una matricola?- azzarda.

Alzo le spalle con non chalance. Non mi importa minimamente di quel tipo e, per essere sincero, non mi importa mai di niente e di nessuno. Un grande egocentrico, ecco la definizione che calza alla perfezione per me. Qualcuno direbbe anche che sono uno stronzo.

-Ti fissa perché sei la star di questa università.- Dopo avermi ricordato il ruolo attribuitomi, Logan continua a parlare. -Comunque, non mi hai detto una cosa molto più importante...-

-Cosa?-

-Che hai rimorchiato quella ragazza sexy!- esclama. Gesticola pure in preda all'eccitazione e curiosità. È un fiume in piena inarrestabile. -Dove è avvenuto questo incontro? Al Roxy's ieri sera? Sapevo che dovevo venire con te al posto di andare a mangiare la pasta al forno a casa di mia nonna.-

Il mio cervello si blocca un attimo. Ma di cosa parla? Rimorchiato? Chi? Non è che ieri sera ho fatto uno dei miei soliti casini ed ora non mi ricordo nulla? E poi quale ragazza?

Logan sventola la mano davanti alla faccia. -Amico, ti senti bene? Non è che ti sei allenato troppo oggi?-

-A chi ti riferivi con l'appellativo sexy?- domando perplesso.

Devo sapere che cosa ho combinato stavolta, prima che la notizia giunga alle orecchie dei miei genitori e si scateni un nuovo scandalo mediatico, l'ennesimo che mi riguardi, dal quale potrei uscirne pulito solo se prendessi in considerazione l'idea di chiedere ospitalità ai pinguini o agli orsi polari.

-Alla tipa che la tua amica bionda, quella del comitato studentesco di cui scordo sempre il nome, ha scortato e fatto entrare nel tuo appartamento. Tutti i ragazzi sono rimasti fulminati dai suoi occhi. Non ho mai visto niente di simile. Penso di essermi preso una cotta.- riferisce con aria sognante.

Samantha ha fatto entrare una ragazza in casa mia senza nemmeno avvertirmi. Come si è permessa? Perché non ha provveduto ad avvisarmi almeno con un messaggio?

Just like fire (In revisione)Where stories live. Discover now