37. Il prezzo per esserti messo contro una Price🔥

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▶️Little mix, Power

(Non immaginate il mio dispiacere quando ho saputo di Jesy. Era la mia girlband preferita. Mi si è spezzato il cuore. Ho il sospetto che avverrà come con gli one direction...mi scende una lacrima😭😓)

⚠️Il capitolo contiene termini scurrili. Vi chiedo perdono ma ,dal momento che c'è una lite accessa, servono per renderla "credibile".

Ma vi lascio alla gif dice tutto... 🔥

Katherine's pov

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Katherine's pov

Freno di colpo la moto davanti alla fontana neoclassica della Berkeley. Un rumore frastonante si propaga nell'aria e il gorgoglio dell'acqua non può far nulla per coprirlo.
Credo che sia rimasto il segno della gomma sull'asfalto, ma al momento è l'ultimo dei pensieri.

Esattamente come il primo giorno in cui ho messo piede all'università, mi sfilo il casco e mi guardo attorno ma questa volta non c'è nessuno, a cui posso lasciare in custodia Kitty. Il campus è deserto al momento ed è normale considerando che è l'orario di pranzo. Guardo lo schermo del mio cellulare. Rimangono meno di trenta secondi prima che il bastardo dia avvio al suo show.

Non indugio oltre. A grandi falcate raggiungo la sala mensa. Apro con irruenza la porta antincendio, chi mangia vicino ad essa naturalmente porta lo sguardo su di me. Sono perplessi. Forse non comprendono il motivo del turbamento, che traspare facilmente dalla mia faccia, e non hanno il vago sospetto che una tempesta di fuoco stia per sommergere inevitabilmente la loro cara ed amata università.

Ciascuno, seduto al proprio posto, oltre ai piatti stracolmi di pietanze tiene una cartelletta blu. Ce ne sono centinaia. Il rampollo dei Khan, per incrementare la sua popolarità a discapito della mia, ha ben pensato di rendere noto al mondo intero (e perché no forse a tutta Hollywood) il mio passato distribuendolo all'interno di cartellette consultabili da chiunque. La verità, di cui prima mi sono occupata al convento, continua ad esistere pur contro la mia volontà.

Mentre un clima di serenità avvolge la sala mensa e tutti mi scrutano con la voglia di saperne di più, io non perdo un solo secondo del mio tempo. Gli occhi come un laser individuano immediatamente la posizione del tavolo presso il quale come un re sul suo trono siede Alexander Khan. Attorniato da una schiera di fidi servitori si pasce del buon pranzetto cucinato dalle cuoche, ride di gusto, si sistema i Rayban neri e ogni tanto getta uno sguardo veloce al suo Mac pro nuovo di zecca. Pare, a prima vista, che stia attendendo qualcosa, chissà magari una mail o una videochiamata. Lui e gli altri gorilla non hanno captato il mio arrivo, sono troppo presi dal loro ego per notare il mondo circostante.

Just like fire (In revisione)Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz