Capitolo VI : Sannhet

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Se avesse partecipato ai suoi compleanni, se l'avrebbe messa in guardia dai ragazzi, se lui ci fosse stato.....

Magari se lui ci fosse stato Anne poteva essere ancora viva.
Ma Jane ricordava bene cosa gli aveva insegnato sua madre.

La storia non si basa sui se o sui ma.
Quello che è avvenuto non può più essere cancellato.
Ma sta a noi non commettere lo stesso errore due volte.

Jane lo sapeva, era inutile che pensava cosa sarebbe successo se suo padre non avesse lasciato sua madre.

Ma così era successo.
E lei non poteva farci nulla.

Ma adesso un po' capiva cosa provavano le altre persone quando parlavano, orgogliosi, dei propri padri.

Lei di suo padre sapeva solamente che era un Alpha e che aveva tradito sua madre.
Il resto della storia era avvolto nell'oscurità più totale.

Eppure....

Eppure dopo quasi undici anni sentiva di aver ritrovato un pezzo di quel intricato puzzle che era la sua vita.

Scosse la testa, aumentando la velocità della corsa, superando le ultime abitazioni.

Non devo più pensare a queste cose.
Ricorda le regole Jane.
Ricorda le regole.

Tuttavia, quando finalmente giunse a casa, non poté non pensare a quanto sua madre avesse ragione.

Aveva gli occhi di suo padre.

E una parte remota del suo cuore, quella che ancora provava un briciolo di emozioni, quella che fermamente si opponeva alle sue regole, era orgogliosa di questo.

*******

Svegliarsi quella mattina fu più difficile del solito.

La sera prima aveva tirato le spesse tende, così da non fare entrare neanche un raggio di luce; scelta di cui si pentì amaramente, quando al mattino, appena si svegliò, si rese conto di essere in ritardo.

Sbuffando si alzò dal letto, dirigendosi direttamente verso l'armadio, quel giorno, lo sapeva bene, non sarebbe riuscita a fare colazione.

Passandosi una mano tra i capelli aprì le ante dell'armadio, per scegliere i vestiti.

Con un grugnito di rabbia, si rese conto che aveva messo a lavare il giorno precedente, i suoi amati vestiti neri, e adesso aveva solo cose colorate da mettersi.

E lei be' non era il tipo di ragazza che si vestiva di rosa.
Odiava il rosa in realtà.

Preferiva decisamente il grigio, quel grigio tipico che hanno le nuvole quando preannunciano tempesta, quel grigio, che è più tendente al nero.

Be' poteva considerarlo come il suo colore preferito.

Sbuffando recuperò un paio di jeans a vita alta chiari e sopra decise di mettere una semplice camicia bianca, che cadeva morbida e le arrivava appena sopra il fondoschiena.

Si sedette sul letto e si mise le sue Vans nere, mentre sopra la camicia mise la sua amata giacchetta di pelle.

Andò in bagno per mettersi le lenti e la collana.

Quando appoggiò la catenina d'argento sul collo, sentì una lieve fitta, ma ormai ci era abituata.

La prima volta che l'aveva indossata si era dovuta reggere al marmo del lavandino per resistere alle fitte.

Col passare del tempo poi, aveva cominciato a sentire le fitte con sempre meno forza, tanto che adesso, le sentiva solamente come gli umani sentono una puntura di zanzara.

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐 ✓Where stories live. Discover now