TRUTH OR DARE?

Capitolo 43

Strizzo gli occhi e mi lascio sfuggire uno sbuffo frustrato quando mi rendo conto che a svegliarmi sono dei colpi ovattati e continui che sento arrivare dal corridoio.

Mi stropiccio gli occhi e con delicatezza sposto il braccio di Leo avvolto intorno al mio bacino per poi alzarmi dal letto lentamente cercando di non svegliare il mio migliore amico il quale,dal canto suo,mugugna qualcosa di incomprensibile e si volta dall'altra parte tornando a dormire facendomi sorridere per la tenerezza che mi provoca.

A piedi nudi mi dirigo fuori dalla stanza avvolta nel buio e affacciandomi al corridoio vedo una luce provenire dalla stanza di Nate.
Tentenno un po' per decidere se andare da lui o ritornare al sicuro tra le braccia del mio migliore amico e fingere ancora un po' che il biondo non esista...ma mi pento subito di questo pensiero che mi è passato per la testa che mi fa subito stringere il cuore in una morsa ferrea al pensiero di perdere anche lui...così faccio un respiro profondo e mi obbligo a raggiungere la sua stanza senza però entrare del tutto: mi appoggio allo stipite della porta osservando con grande interesse la sua schiena priva di maglietta imperlata di sudore e contratta per lo sforzo che esercita mentre lancia pugni contro il sacco da boxe nero e rosso appeso.

Non riesco a vederlo in faccia ma riesco a percepire il suo respiro ansante,riesco ad immaginare i suoi capelli bagnati e ribelli che gli danno sicuramente quell'aria selvaggia e affascinante che fa tremare anche le mie gambe oltre a quelle di altre centinaia di ragazze,i suoi occhi verdi saranno certamente ridotti a due fessure non più verdi ma nere come la pece,le palpebre staranno sbattendo ad ogni colpo che infligge al sacco e se mi concentro un po' riesco quasi a percepire la rabbia che monta dentro di lui ad ogni pugno,sento i suoi neuroni fare a gara a chi cederà per primo a questa pressione continua a cui viene sottoposto e la cosa che più mi stupisce è rendermi conto dei pensieri che sto facendo. Non mi sono mai fermata ad approfondire in maniera così maniacale i tratti distintivi di Nate durante una sua qualsiasi azione eppure pensandoci devo ammettere a me stessa in primis,che non è la prima volta che lo faccio: quando eravamo nel cortile della scuola stamattina ho fatto la stessa cosa fissando insistentemente i suoi occhi o anche quando mi ha acchiappata e portata nel retro della scuola mi sono soffermata sul suo viso apprezzandone ogni tratto nei minimi dettagli o quando siamo in macchina e mi volto a fissarlo.

"Vedo che ti sei svegliata" Nate interrompe le mie silenziose riflessioni facendomi puntare gli occhi sulla sua figura che ora si trova eccessivamente vicino alla mia privandomi dell'ossigeno necessario per reggere una conversazione con lui.

Il biondo inclina il capo verso destra e prende ad analizzare il mio corpo facendo scorrere più volte il suo sguardo dall'alto al basso e viceversa...questi sguardi ad altre ragazze metterebbero a disagio,facendole imbarazzare e chiudere in se stesse,ma io non sono le altre e l'effetto che il suo sguardo insistente ha su di me fa gonfiare il mio IO interiore già alto di suo e non può che rendermi fiera di me stessa per l'effetto che procuro in lui già più che evidente e proclamato.

Incrocio le braccia al petto mettendo cosi in mostra il mio seno,appoggiandomi disinvolta allo stipite della porta e alzando un sopracciglio fissandolo di rimando.
Quando vedo che la sua attenzione si ferma sulla parte esposta della mia pelle all'altezza del petto decido di concludere questo mio momento da dea e schiocco le dita per attirare la sua attenzione che ricevo in maniera immediata.

"Il mio viso è quassù energumeno e per risponderti,si mi sono svegliata" dico allora portando un ciuffo di capelli dietro l'orecchio

"Immagino tu abbia dormito divinamente" mi dice stizzito prendendosi il ponte del naso tra il pollice e l'indice e voltandosi successivamente per afferrare l'asciugamani e passarselo sul viso e sul collo in un gesto così sexy che mi ipnotizza