Capitolo 22

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Mi alzo dal letto che sono le otto.

Ho passato tutta l'ora a pensare e ora ho la testa che mi scoppia.

Mi lavo,mi metto addosso un leggins ed una maglietta a maniche corte rossa e delle delle vans nere ai piedi. Alle orecchie metto un paio di orecchini con due perle alle estremità e decido di mettermi solo un filo di mascara.

Scendo al piano di sotto e trovo solo mio padre con un giornale in mano e due tazze di caffè. Una per lui ed una per me immagino.

"Buongiorno tesoro,stavo leggendo il giornale e ti ho sentita muovere di sopra così ti ho preparato la colazione" mi dice sorridendomi innocentemente

Ruoto il capo di novanta gradi guardandolo storto e alzando il sopracciglio destro "mmh ma davvero?? Successo tutto per caso? Quindi immagino che tu abbia acquisito qualche dote particolare in una notte visto che il giornale è al contrario,quindi deduco che quel piccolo diavolo di Nate non sia passato stamattina a sfagiolarti tutto quello che è successo e che tu non lo abbia intimato di fare attenzione e di non cacciarsi e cacciarmi nei guai giusto? È stato tutto un caso. Devo dire che sei diventato molto fortunato allora,ti trovi nel posto giusto al momento giusto eh?" Lo aggredisco io tenendo conto ancora della discussione avuta venerdì della quale non mi dimentico affatto.

Lo vedo boccheggiare per poi guardare perplesso il giornale ed in seguito chiuderlo e poggiarlo sul tavolo intimandomi di sedermi vicino a lui.

"Non posso stare qua molto. Devo andare da Nate preparare la colazione e andare a fare quello che sai" gli spiego

Annuisce e togliendosi gli occhiali da naso unisce le sue mani incastrando le dita tra di loro. Abbassa lo sguardo e poi lo rialza puntandolo su di me.

Lo capisco subito. Sta per farmi la morale che io prontamente farò finta di ascoltare ma che non seguirò appena varcherò la porta di casa.

"Kath...dovete stare attenti. Questa cosa potrebbe essere più grande di voi. Abbiamo tanti piccoli frammenti di questa storia e nessuno di questi è positivo" mi ricorda lui

"Centrano troppe persone e questa storia non vi fa andare avanti" continua lui

"Fammi capire una cosa...mi stai intimando di nascondere la testa sotto la sabbia e fingere che il mio ex ragazzo sia morto perché nel cassetto che Dio lassù ha aperto ha trovato il suo nome?" Gli urlo piantando le mani sul tavolo facendogli sbarrare gli occhi

"Kath stai diventando troppo violenta,devi calmarti" mi dice lui ignorando quello che gli ho detto

"Non me ne frega un cazzo! Ovvio che sono piena di rabbia! È morta una persona!! E tua figlia e l'altro tuo figlio acquisito sono stati in un letto di ospedale per tre fottute settimane! Nate ha passato un anno intero a darsi la colpa prima che venisse a galla il fatto che il conducente dell'altra auto fosse suo padre! SUO PADRE PAPÀ! Non abbiamo saputo un cazzo da voi perché ci avevate tenuto all'oscuro!! E tu mi chiedi di lasciare stare?" Continuo ad urlare.

Apre la bocca più volte senza proferire parola

"Hai idea di che cosa significhi non mangiare un cazzo,andare a scuola dove tutto ti parla di lui,vedere lo stesso dolore negli occhi di Nate che mi viene sbattuto in faccia ogni giorno? Sai cosa significa convivere col pensiero che possa non essere stato un semplice incidente? Vivere con la quasi consapevolezza che un bastardo abbia anche solo pensato di mettersi in auto ubriaco marcio apposta per venirci addosso?! Potrei averlo perso per un capriccio di uno schifoso uomo violento!" Ma la cascata di parole mi si bloccano in gola quando due braccia mi stringono e mi fanno sbattere la schiena contro un petto sodo e definito. Ed il suo profumo entra prepotente nelle mie narici facendomi rilassare immediatamente.

TRUTH OR DARE?Where stories live. Discover now