Capitolo 38

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Sono furiosa,un fascio di nervi. Entriamo tutti insieme a scuola ma nessuno osa fiatare ne tanto meno avvicinarsi a me.

Lancio un veloce sguardo dietro di me per accertarmi che Nate non sia scappato da qualche parte e una volta visto che sta ridendo con disinvoltura con il mio migliore amico,decido di avviarmi sola alla mia lezione di matematica che fortunatamente non ho in comune con nessuno.

Mi vado a sedere all'ultimo banco e butto con rabbia lo zaino su di esso che si posa con un tonfo che non passa inosservato alla professoressa entrata poco dopo di me.

"Signorina Donovan la pregherei di mantenere un po' di contegno e di lasciare i suoi problemi fuori da questo edificio." Si pronuncia posando a sua volta,con estrema delicatezza al contrario mio,la sua valigetta sulla cattedra.

"Certo professoressa,mi scusi" dico sedendomi e approfittando del fatto che la donna si sia girata verso la lavagna per alzare gli occhi al cielo.

L'ora passa velocemente e dopo non aver capito nemmeno una sola di tutte quelle formule,prendo le mie cose ed esco il più in fretta possibile.

Imbocco il corridoio per andare alla lezione di letteratura ma improvvisamente vengo tirata dallo zaino all'indietro in uno scatto e successivamente sento un braccio avvolgere le mie spalle e chiudere la presa intorno al mio collo in una leggera pressione.

"Non provare mai più a sfidare un Evans in questo modo se non vuoi finire nei guai piccola Kath" sussurra una voce nel mio orecchio che riconosco subito come quella di Hunter

Mi agito e mi divincolo per sfuggire alla sua presa
"Levami le tue luride mani di dosso stronzo" dico

"Levale le tue luride mani di dosso stronzo" sento dire in contemporanea da una terza voce,la sua voce

Hunter abbandona la presa su di me e così ne approfitto per voltarmi e mollargli uno schiaffo a cinque dita con tutta la forza che ho in corpo,poi mi avvicino a lui e mettendomi sulle punte mi avvicino al suo orecchio proprio come ha fatto lui poco prima

"Conosco il tuo segreto Hunter e mi terrei ben lontano dal fare cazzate fossi in te." Pronuncio in un sussurro allontanandomi da lui

Lo fisso negli occhi il tempo necessario per vedere il suo sguardo confuso e sconvolto.

La mano di Nate si avvolge attorno al mio polso e si piazza col suo possente corpo di fronte a me in senso di protezione "la prossima volta che ti becco con le tue mani su di lei per qualsiasi motivo giuro su Dio che ti faccio finire in un letto di ospedale,ti farò così male che potrai dire addio al football e alla tua borsa di studio testa di cazzo" conclude.

Io osservo lo sguardo di Hunter tramutare,da stupito ad incazzato a minaccioso. Lo guardo fisso fino a quando non è lui stesso a voltarsi nella mia direzione probabilmente percependo il mio sguardo nel suo e quando i suoi occhi incontrano i miei,un ghigno si fa spazio sul mio viso mentre su di lui si forma un cipiglio.

Non faccio in tempo a dire nulla però perché Nate mi trascina via.

Voltiamo l'angolo alla fine del corridoio raggiungendo uno sgabuzzino dove l'energumeno entra insieme a me e si chiude la porta alle spalle a chiave

Lo sento sospirare dietro di me prima di percepire le sue braccia avvolgermi il corpo e le sue labbra baciarmi il collo lentamente

"stai bene?" mi domanda tra un bacio e l'altro

mi lascio cullare dai suoi baci e dalle braccia avvolte intorno al mio gracile corpo

"Sono io che dovrei chiedere a te. Quante crisi hai avuto?" domando voltandomi per poter incontrare i suoi occhi

TRUTH OR DARE?Where stories live. Discover now