Capitolo 30

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"Ora amica mia non mi sfuggi,mal di testa o no voglio sapere tutto tutto"

Sono a casa di Alyssa da più o meno dieci minuti e mi sta già tartassando perché le racconti tutta questa situazione.

Sono uscita dall'ospedale già da due giorni ma quel piccolo pezzettino di ricordo non è ancora tornato. Mi sento così confusa e fuori da tutto che mi innervosisco facilmente,in più l'assenza insistente di Nate non aiuta i miei nervi.

"Ok il racconto può aspettare,dimmi che succede" mi sento dire dalla ragazza al mio fianco che deve aver notato la mia totale assenza mentale mentre siamo sedute sul suo letto.

La sua stanza è così...dannatamente rosa. Ha un letto a baldacchino rosa,le tende sono rosa,la sedia lo è, e persino l'armadio è di un rosa cipria. Troppo rosa,mi gira la testa se mi soffermo troppo sui dettagli.

" è questo il problema! Devo raccontarti il resto perché tu capisca il mio stato d'animo attuale" Mi lamento portandomi le mani alle tempie.

Segue un lungo momento di silenzio

"Vuoi dirmi che c'è una lunga storia dietro al fatto che ci sia qualcosa tra te e Nate di indefinito?" Alla fine si pronuncia lasciandomi di stucco

Mi volto verso di lei e boccheggio leggermente presa in contro piede

"Ti stai sicuramente chiedendo come faccia a saperlo? Basta avere un po' di spirito di osservazione tesoro. Se ne sono accorti tutti a parte voi due e quello stupido di Leo ma lui credo preferisca non vedere" mi spiega lei sorridendomi leggermente

"È così evidente?" Domando sbalordita dalla sua teoria così chiara e dettagliata

Lei non si pronuncia mi guarda solo e alza le spalle con disinvoltura,dopo di che si alza dal letto e si va a poggiare contro la scrivania per potermi guardare meglio.

"Parlami,ti puoi fidare" mi dice solo ed è così che inizio a raccontare senza fermarmi un secondo tutto ciò che è accaduto: le racconto delle nostre discussioni,della colazione,della festa,di obbligo o verità e di ciò che è successo dentro allo sgabuzzino compreso il ritrovamento del braccialetto di Aaron e lei resta lì a guardarmi e ad ascoltare ogni parola che mi esce dalla bocca senza emettere un fiato.

Smetto di parlare quando arrivo al mio blackout dove lei si irrigidisce ma non si sbottona minimamente al riguardo.

"Beh direi che la storia è più complicata di quanto mi aspettassi. Avete scoperto qualcosa sul braccialetto?" Mi domanda incrociando le braccia al petto guardandomi

"No non ancora. Avremmo dovuto cercare informazioni a casa di Jenna ma la situazione ci è sfuggita di mano e tra le mille cose da fare non abbiamo più pensato a quello" le dico alzandomi dal suo letto e incominciando a camminare per la stanza

Per un po' l'unico suono che si sente nella stanza è quello dei tacchi dei miei stivali che sfiorano il pavimento in legno di Alyssa.

"Dove lo tieni il bracciale?" Chiede lei qualche minuto dopo facendomi bloccare sui miei passi

Sto per risponderle quando mi viene in mente quello che ha detto Nate qualche giorno fa a scuola sul fatto di fidarmi solo di me stessa e di lui e di cercare di non rivelare proprio tutto su questa storia. Facendomi due conti direi che questa informazione non sia necessaria

"In un posto sicuro" le dico

Alyssa apre la bocca per rispondere ma il mio telefono squilla

Lo tiro fuori dalla tasca e scopro essere una chiamata da parte di Leo. Alzo gli occhi al cielo per poi premere sul tasto verde e portarmi il telefono all'orecchio

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