56-Un potenziale Avenger

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Rabbia? Collera? Furia? Furore? It'sOver9.000? Non saprei come dire, forse l'aggettivo esatto per descrivermi era "rabbiollerafuriore9.000", suona tipo un robot da cucina in grado di scrivere e ideare versioni in latino mentre frulla le uova.

Ok, torniamo con i piedi su Sakaar.
Il GranMaestro ci tolse quei congegni dal collo per bloccare i poteri e io e Loki ci sentimmo molto meglio, pieni di forze e freschi, potenti per fare il culo a quelle palle di biliardo ambulanti.

-Avete armi? Pugnali, spade, fucili mistici come i vostri, cucchiai, forchette? Qualsiasi cosa può andare bene.

Chiesi mentre uscivamo dalla stanza di corsa.

-Fidati di me, Andromeda; non ti serviranno armi. Hai incanalato una quantità di potere che farebbe esplodere mezzo palazzo.

Disse con una nota di orgoglio e satira maliziosa Nashira. Io sorrisi con cattiveria, bramosa di far vedere a quei due che le persone a cui tengo non devono nemmeno essere sfiorate.

-Cara, non darle strane idee, questo palazzo mi serve sai?

Borbottò il GranMaestro.
Continuammo a correre, sempre più veloci, verso la camera dove doveva essere Axel e soprattutto dove speravamo che fosse.
Stranamente Loki non aveva ancora proferito parola ed era più pallido del solito, aveva un coloraccio verdognolo, come se stesse per vomitare.
Purtroppo quando me ne accorsi eravamo già arrivati alla nostra stanza, la 221.
La porta era chiusa e non si sentivano rumori provenire dall'interno.
Quel silenzio era pesante, soffocante, riuscivo a sentire solo il mio cuore che andava a 200km/h.

-Fatevi indietro.

Disse il Gran Maestro impugnando un coso che sembrava un lecca-lecca enorme. Noi ci allontanammo e lui posò la testa del lecca-lecca sulla porta, lo attivò e in men che non si dica la porta si sciolse, emanando un odore nauseabondo di plastica sciolta.
(vi dico una cosa: avevo le chiavi infilate nel corsetto e probabilmente Loki le aveva in tasca.)

Entrammo alla velocità della luce e vidi quello che non avrei mai immaginato possibile:
Axel stava gattonando sul soffitto, attorniato da quell'aurora viola, sano e salvo, mentre quegli esseri erano stesi a terra, fumanti, come se fossero stati bruciati e si lamentavano di dolore.
Saltai sul letto, recuperai il bambino, iniziai a coccolarlo e si addormentò all'istante.
Mi sedei a terra e continuai a mettergli apposto quei capelli indiavolati accarezzandolo delicatamente.
Nashira si affiancò a me.
Invece Loki ancora non aveva detto nulla e il Gran Maestro spostava l'attenzione dalla doppietta di mostri flambé a Loki e a Axel, non sapeva dove guardare.
Loki sfoderò due coltelli dalle maniche, si inginocchiò tra le cretature e disse:

-Vi strappo le bruciature. Dove volete che lo faccia? Non riesco a vedervi soffrire.

Loki aveva una voce strana, dolce, che avevo udito in poche occasioni.
Rimasi di sasso. Tutti rimanemmo di sasso.
Quei demoni si tastarono un po' ovunque borbottando "grazie".

-Ho capito, non vi preoccupate, chiudete gli occhi e vi toglierò quella che vi fa star male di più...

La sua voce era diventata acida e perfida, al che posizionò i pugnali all'altezza dei due cuori.

-...il cuore, se non erro.

Abbassò velocemente le armi e le conficcò violentemente e rudemente nel petto delle creature. Iniziò a spingere e pigiare sempre più in profondità, tra poco i pugnali scomparivano dentro alle viscere dei gemelli.
Quando fu soddisfatto del lavoro, prese le lame dai corpi e le scagliò a terra.

-Scioglili.

Disse come se niente fosse passando davanti al Gran Maestro e dirigendosi verso di noi. Nashira si spostò per andare a vedere i corpi e Loki si sedette vicino a me e iniziò a guardare Axel come se fosse una pietra preziosa.
Il suo sguardo duro e appena reduce da due omicidi stava tornando lentamente morbido.
È chiaro che mi fece impressione tale crudeltà di Loki, prima illudendoli e poi uccidendoli violentemente a tradimento...ah giusto, "Dio dell'Inganno".

Crush on Mr. Bad BoyWhere stories live. Discover now