33-Finalmente Asgard.

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Un fulmine orizzontale in lontananza attiró la mia attenzione. Mi alzai in piedi un po' dolorante e raggiunsi la vetrata distrutta dalla furia di Hulk. Thor era appollaiato sulla cima di un grattacielo e stava scagliando fulmini contro quelle bestie, Hulk era in giro sfasciando intere fiancate di palazzi e nugoli di alieni, IronMan svolazzava nella sua armatura e, oh miei dèi, Clint centrava ogni bersaglio con le sue letali frecce...era così affascinante.

-No. Non puoi pensare certe cose, proprio in mia presenza! Ti sei già dimenticata del Dio dell'Inganno?  Preferisci un idiota che gioca a freccette?

Il sangue mi affluì veloce al cervello, mi girai e fulminai Loki con lo sguardo.

-Di tante cose puoi dubitare, ma mai dell'amore che provo per te. Vergognati. Io ho detto che è un uomo affascinante, ma tu sei il Dio...

-DELL'INGANNOOOOO

Inizió a gridare lanciando i pugni verso l'alto. Mi voltai di nuovo per guardare quello scempio.

-Fa' come ti pare.

Bisbigliai. Sembrava un bambini in preda ai capricci.
Lo scenario era apocalittico: decisi che dovevo fare qualcosa.
Ma poi un'esile sagoma sfondó la finestra vicino alla mia facendomi prendere un mezzo infarto.

-Natasha?

-Dov'è lo scettro?

Mi guardai intorno e poi lo vidi, lo presi e glielo passai senza indugiare.

-Grazie!

Poi uscì sfondando un'altra finestra. Guardai Loki che era ancora steso a terra e con le braccia incrociate, stizzito.

-Quello scettro è alieno, serve per manovrare la mente delle persone. A te non serve più, dico bene?

Borbottai.
Tutt'un tratto Loki sembró invecchiare di parecchi anni, le occhiaie sotto i suoi occhi divennero più marcate e inizió a sudare freddo, mentre le ferite diventarono più rosse e vive.

-Loki? Ti senti bene?

Corsi subito da lui con il cuore in mano.
Sembrava nemmeno vedermi, aveva gli occhi vitrei e pieni di lacrime.

-LOKI!

Gridai piegandomi in due dallo sforzo. Con un gemito di dolore Loki tornó a dare segni di vita. Respirava profondamente, il battito cardiaco era accellerato e sembrava distrutto e stanco.

-Cosa ti è successo? Stai bene? Loki non fare scherzi perchè qui ci rimetto la pelle..

-Andromeda...non ti preoccupare, passerà.

Loki disse quella frase come se avesse solamente due linee febbre. No, c'era qualcosa di più importante, qualcosa di terribile sotto.

-Ora tu mi dici cosa ti sta succedendo, senza giri di parole o trucchetti.

Detto questo non so per quale motivo mi sedei a cavalcioni sopra le sue cosce e gli fermai i polsi con le mani.

-Cosa stai facendo?

Chiese Loki spalancando gli occhi e tornando ad essere asgardiano.

-Voglio sapere cos'hai che non va.

-Se non scendi ora dalle mie gambe ti faró urlare così tanto il mio nome che gli umani se lo ricorderanno per secoli e diventeró una celebrità tra i chitauri.

Era una minaccia? Era una sfida? Non lo so, ma il contatto fisico tra me e Loki mi mancava parecchio. Con uno scatto si mise seduto alzando la schiena, mi prese per le natiche e mi fece scivolare sopra il suo pacco che era marmoreo. Dei miei non riuscivo a credere di essere io a fargli quell'effetto.

Crush on Mr. Bad BoyWo Geschichten leben. Entdecke jetzt