37-Ingannando.

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Mi rialzai in piedi e sistemai per bene la gonna del vestito. Mi tolsi una scarpa e gliela lanciai in faccia, aspettando che gli passasse attraverso, ma qualcosa andò storto: Loki si abbassò ed evitò il tacco alla velocità di 1800
km/h.

-Non so se ti è stato insegnato, ma è maleducazione lanciare le proprie scarpe contro gli ospiti. Ma lo sai che sei proprio bella oggi? Oh sì...e per quale motivo non mi sei venuta a trovare? Mi sei mancata in questi giorni, sono stati una pura agonia senza di te. Vediamo un po'...

Si avvicinò a me e iniziò a fissarmi, girandomi intorno e sfiorandomi con le sue vesta morbide. La paura iniziava ad aleggiarmi dentro, un brivido ogni volta che mi sfiorava...volevo scappare, ma quel cane non faceva altro che squadrarmi con un'espressione maligna e inquietantemente maliziosa.

-Hai paura di me Andromeda?

Deglutii e provai a respirare, senza battere ciglio. Non risposi.

-Cos'è successo? Un chitauro ti ha mangiato la lingua?

Rise con cattiveria.

-Come hai fatto?

Chiesi con un sussurro. Finalmente si fermò davanti a me; stava iniziando a farmi girare la testa.

-Come ho fatto a fare cosa?

-Tu non sei evaso, tu sei nella cella, eppure sei corporeo.

Rise di nuovo, sta volta con più leggerezza.

-Come fai a sapere che non sono evaso?

-C'è troppa tranquillità. Se un pericolo pubblico come te scappasse dalle prigioni si diffonderebbe il caos in tutta Asgard, palazzo reale incluso. E poi non riesco a vederti chiaramente, sembra che tu ti sia diviso a metà e posso assicurarti che i miei poteri funzionano alla perfezione.

-Astuta la ragazza. Posso scegliere quale corpo essere in ogni momento. Ora il me che è nella cella è il falso e io sono il vero Loki e bla, bla, bla. Veniamo al dunque della situazione: come stai? Ti vedo stanca.

'questa è tutta  colpa tua brutto essere schifosamente arrogante e presuntuoso' pensai, ma non lo dissi.

-Scommetto che il trucco esagerato è per coprire le borse e le occhiaie, il cambio di stile nei capelli è legato al fatto di una delusione amorosa e nel cestino ci sono barattoli di gelato vuoti, senza una briciola di gelato. Sei stata male per me?

CHE STREGONERIA ERA MAI QUELLA?

-Se prima non avevo paura di te, ora ce l'ho.

Sorrise e si avvicinò a me, mi prese per la parte bassa della schiena e mi avvicinò a lui, facendo combaciare i nostri bacini. Sbattei contro il suo petto e alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi. Ormai stavo trattenendo il respiro da non so quanto tempo. Avevo paura, molta, ma se non fosse stato per il mio orgoglio e la mia diligenza gli sarei saltata addosso.

-Quindi hai paura di me.

-Lasciami, ti prego vattene via. Non ti ho fatto niente, lasciami in pace. Lasciami...

Una lacrima solitaria mi scese da un occhio e Loki ci passò il pollice sopra e me l' asciugò. Le mie pupille si incastonarono nelle sue labbra perfette, rosee e del giusto spessore. Mi mordei il labbro inferiore. Non potevo cedere, non potevo assolutamente lasciarmi andare, lui mi aveva fatto soffrire e quella era solo una trappola, sapeva che io ci sarei caduta. MA GRAZIE AL MIO ORGOGLIO E ALLA MIA GRANDISSIMA FORZA DI VOLONTA' LO SPINSI VIA E...non è vero niente: mi avventai su quelle labbra dolcissime. Iniziò a baciarmi voglioso, bisognoso di carne da azzannare, i nostri respiri erano profondi e coordinati. Fece scivolare una mano sotto la mia coscia destra e se la portò alla vita, così potei sentire la sua erezione pulsante contro il linguine. Mi lasciai sfuggire un gemito. Loki si staccó dalle mie labbra e vi premette sopra l'indice, in segno di fare silenzio.

Crush on Mr. Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora