50-La verità conosciuta

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Teatro. Questa era l'idea geniale di Loki. Stavo guardando una noiosissima tragedia teatrale sulla storia della battaglia che avevamo avuto contro Malekit su Svartálfheim. Gli attori erano bravi, certo, ma non ero convinta della donna che recitava nei miei panni, non mi assomigliava affatto. Stavo lí ad osservare quella fintissima morte di Loki con le braccia incrociate ed un'espressione puramente incazzata stampata sulla faccia; la gente che mi passava vicino mi guardava impaurita e si affrettava ad allontanarsi, in poco tempo attorno a me si creó un anello vuoto, come se potessi incenerire le persone soltando pensandolo.
Ma io non era arrabbiata per l'attrice che non aveva niente a che fare con  me, bensì perchè ero consapevole che Loki era a pochi metri da me, sottoforma di Odino, sdraiato su un divanetto, mentre mangiava uva CIRCONDATO DA PUT—cortigiane, circondato da cortigiane, e intanto guardava la tragedia. Giurai su me stessa che se una di loro avesse sfiorato Loki o se Loki avesse guardato una delle loro scollature,  avrei dato fuoco loro  senza ripensamenti. Quindi, per non fare l'isterica rimasi a debita distanza guardando lo spettacolo.
Che spazzatura, mi ero stancata e avevo fame; quindi, sommiamo tutto:
Ero arrabbiata a causa delle puttanelle di Loki, ero stanca e annoiata per lo spettacolo penoso e avevo una fame di tipo chimico; elementi piú che sufficienti per diventare una bomba nucleare.

-Andromeda.

Mi sentii chiamare da una voce maschile molto familiare, mi girai ed ebbi la sorpresa più bella di sempre: Thor. Subito dimenticai tutto e con un sorriso a trentadue denti gli corsi incontro e gli saltai in braccio, riempedolo di bacetti sulle guance.
Quanto mi era mancato! Avevo temuto per il peggio: significava che Malekit era stato annientato e non eravamo più in pericolo.

-Thor! Oh déi, ho avuto paura!

Lui mi diede delle pacche sulle spalle ed io scesi dal suo collo. Lo guardai un attimo e lo trovai molto piú bello del solito, qualcosa era cambiato in lui.

-Mi sei mancata. Come stai? Il bambino? Sono stato in pensiero per te.

Sorrisi capendo che anche lui teneva a me, posai  una mano sul grembo.

-Tutto bene, anche se abbiamo rischiato parecchio. Cosa ci fai con quel coso?

Notai che dietro le sue spalle portava come un teschio nero a mo' di zaino.

-Mh? Oh sì, la corona di Surtur, sono stato..."preso in prestito" per qualche settimana da lui, poi l'ho sconfitto, sono scappato e ho portato la sua corona qui, se la si mette sul Fuoco Eterno, Surtur rinasce e appicca l'intera Asgard.

Sollevai le sopracciglia.

-Intenso.

Mormorai. Thor mi guardó la pancia e notó che era quasi quadruplicata dall'ultima volta che ci eravamo visti.

-Sei bellissima. Devo scambiare due parole con Odino, vieni com me?

Disse con un sorriso sincero, arrossii e poi lo seguii.

-Non mi piace, non é credibile. Odino non ci ha pensato due volte a costruire la versione preziosa di Loki eh?

Disse durante il breve tragitto riferendosi sia allo spettacolo che alla statua. Mi morsi un labbro, sapendo che era meglio non dire a Thor che in realtà Odino era su Midgard e quello circondato da battone era in realtá Loki. Tacqui per non sputare fuori un insulto quando vidi Odino sorridere a una ragazza che gli si sarebbe strusciata a dosso.

-Padre!

Esclamò Thor.
Ad Odino prese un mezzo infarto e quasi si strozzò con il calice di vino che stava bevendo. Come se fosse sovvrapensiero, sollevó un braccio per richiamare l'attenzione.

Crush on Mr. Bad BoyWhere stories live. Discover now