Capitolo 45

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Iniziavo a desiderare ardentemente l'arrivo dell'estate, non per l'estate in sé, ma per le vacanze.
Ero stanca di studiare, studiare e studiare per tutte le interrogazioni e compiti in classe che si concentravano sempre e solo in una settimana, per poi non fare quasi niente durante il resto dell'anno. Teresa era della mia stessa idea, lo capivo da come guardava ogni cinque minuti l'orologio sperando che l'ora di lezione fosse già finita, oppure quando sbuffava ogni volta che un professore (Stefano incluso) diceva "La prossima volta interrogo!"
Eravamo già a Maggio, non poteva mancare così tanto! Bisognava togliere le domeniche ed eventuali giorni di vacanza, anche se non ce n'erano molti.
Il modo migliore per sopportare le ore noiose di lezione era andarsene con la mente, pensando ad un posto felice oppure creando situazioni nella propria mente spettacolari ma che non si sarebbero mai avverate.
Scarabocchiai un po' sul quaderno, contenta che fosse sabato e che domani avrei potuto dormire di più, anche se la mia natura era mattiniera. Quel sabato sera avrei dormito da Teresa, avremmo guardato un sacco di episodi di serie tv, avremmo parlato e ci saremmo divertite. Ci meritavamo un po' di tempo per noi.
Controllai il telefono e mandai un messaggio a mio telefono.

Io, ore 11:23 : Ti prego, vieni a prendermi prima, non ce la faccio più. Potrei morire di noia.

Luca, ore 11:23 : Se lo facessi non sarei il fratello responsabile che sono, in più sono all'università, ricordi?

Io, ore 11:24: Quando esci?

Luca, ore 11:24 : Ti ricordo che TU SEI LA STUDIOSA DELLA FAMIGLIA, perciò ora smettila di usare il telefono e presta attenzione alla lezione, cosa che dovrei fare anche io ma non posso perchè continui a chiedermi di aiutarti ad evadere

Io, ore 11: 25 : Uff, quando sei diventato così? A che serve un fratello maggiorenne se non ti fa uscire prima da scuola?

Io, ore 11: 25 : Okay, ora non mi rispondi nemmeno più? :(

Luca, ore 11:25 : Ti sto ignorando perchè ci tengo alla tua educazione, ora presta seriamente attenzione alla professoressa

Alzai gli occhi al cielo e sbuffai per il mio tentativo di fuga fallito, ora mi toccava restare qui ad ascoltare questa noiosa lezione di storia che rischiava di uccidermi.
Osservando i miei compagni di classe potei notare che più o meno tutti (eccetto Daniele) avevano un'espressione disperata.
Il mio telefono vibrò e sperai che fosse mio fratello dicendomi che mi sarebbe venuto a prendere, ma era solo Marco.

Marco, ore 11:37 : FERRARI HA FATTO UNA STRAGE. LO STIAMO ODIANDO TUTTI.

Io, ore 11:37 : Se non studiate è ovvio che mette 4 a tutti.

Marco, ore 11:38 : Beh almeno cinque poteva mettermelo! Matteo e altri sono gli unici che hanno strappato un 7, ma noi altri..

Io, ore 11:38: Quasi mi dispiace

Marco, ore 11:39 : Ma come ti fa a piacere? Sul serio! Si spiega bene e tutto, però quando interroga è stronzo

Io, ore 11:39 : No che non lo è, siete voi che non studiate abbastanza..

Marco, ore 11:40: Perchè tu non hai ancora fatto il Purgatorio di Dante.. Senti vado altrimenti quello mi abbassa il voto a 3

Io, ore 11:40 : Bye-Bye

"Elena!" la voce fastidiosa della mia professoressa mi chiamò "Stai per caso usando il telefono?"
"Ho solo controllato l'orario, professoressa" rimisi il telefono apposto "Mi scusi"
La professoressa mi guardò per un altro secondo e poi stringendo le labbra ritornò alla sua lezione.
Mi stavo annoiando, ma dato che ero appena stata beccata non potevo chiedere di andare in bagno, potevo soltanto sperare in un aiuto divino.
In un modo o nell'altro l'ultima campanella suonò e tutti si fiondarono fuori per andare a riscattare la propria libertà.
"Andiamo!" fece Teresa "Dobbiamo prendere l'autobus per andare a casa mia, mio padre non c'è"
"Oh, okay" misi il telefono in una tasca dello zaino per avere le mani libere "Cosa faremo come prima cosa?"
"Mangeremo" tipico di Teresa "E inizieremo una nuova serie tv"
Annuii contenta e poi la seguii verso la fermata dell'autobus, anche se non sapevo quale avremmo dovuto prendere dato che non avevo mai usato i mezzi pubblici per andare a casa sua.
"Per fortuna la scuola sta per finire" mi disse mentre giocherellava coi suoi ricci.
"Manca ancora troppo" guardai la strada per vedere se arrivasse qualche autobus.
Il freddo di quella mattina aveva lasciato spazio ad una temperatura mite e piacevole, anche se tirava un po' di vento. Nel cielo c'era qualche nuvola e mi piaceva provare ad interpretare la loro forma, lo facevo sin da bambina.
Osservando i passanti, vidi sul marciapiede opposto due persone da me conosciute e rimasi senza parole per la sorpresa, anche se avremmo dovuto saperlo visto che a scuola c'era quasi stata una rissa "Teresa!" esclamai "Guarda lì!"
Lei seguì il mio sguardo e assunse la mia stessa espressione "Oh mio Dio!"
In quel momento esatto arrivò l'autobus, ma quando salimmo su di esso continuammo a guardare fuori dal finestrino la scena davanti a noi: Marco e Noemi che si stavano praticamente divorando la faccia.
Teresa scoppiò a ridere "Non ci credo!"
"Credici, credici" feci io "Smettiamo di guardarli, è inquietante"
L'autobus partì e trascorremmo quei dieci minuti di viaggio in silenzio, eravamo entrambe stanche e non vedevamo l'ora di arrivare a casa.

"Teresa! Perchè vuoi vedere una serie tv sugli avvocati?" chiesi per la terza volta esasperata "C'è Patrick J. Adams!" rispose lei di nuovo "Insomma, lo hai visto?!"
"Non è molto giusto iniziare una serie tv solo per un attore"
"Cambierai idea dopo averlo visto" aprì un sacchetto di patatine ed iniziò a mangiarle mentre accendeva il computer "Dai! Dopo prometto che ci vediamo un film che sceglierai tu"
Alzai gli occhi al cielo "Non fa niente, iniziamo questa serie tv e basta"
La prima puntata iniziò e dovevo ammettere che non era niente male: era dettagliata e i personaggi ben studiati.
Alla fine vedemmo quasi tutta la prima stagione, o forse tutta.. non ne ero sicura, ma poi spegnemmo il computer perchè la mia testa iniziava a far male.
"Okay" iniziai a dire "Devo dire che tu sai scegliere le serie tv"
"Grazie!" alzò un sopracciglio "Devi ascoltarmi quando si tratta di queste cose!"
Mi stesi sul letto chiudendo gli occhi "Che ore sono?"
"Circa le 21.00, ordiniamo la pizza?" queste erano le belle domande.
"Io prendo la solita"
"Okay, aspetta un attimo" iniziò a cercare il suo telefono "Ma dove l'ho messo?"
"Ce l'hai in tasca" la guardai divertita mentre rossa in faccia apriva la tasca a zip della sua felpa per chiamare la pizzeria "Pronto? Si, salve, vorrei ordinare due pizze. Una diavola e una quattro stagioni" diede l'indirizzo di casa e poi chiuse la chiamata, stendendosi accanto a me "Dopo cena possiamo continuare a vedere Suits"
"Va bene, ma facciamo una pausa ora" iniziai a ridere "Non andare avanti senza di me"
"Non lo farei mai, tanto conoscendo i nostri ritmi, finiremmo quella serie tv in meno di una settimana"
"E con Matteo le guardi le serie tv?"
"Scherzi? Matteo non si avvicina a casa se c'è mio padre!" il suo tono serio mi fece ridere ancora di più "Ma dai!" feci "Tuo padre potrebbe ucciderlo?"
"Probabilmente se ci vede abbracciati o se entrambi respiriamo la stessa aria. Viene a casa solo se lui non c'è e poi ci guardiamo un sacco di film e parliamo, parliamo e parliamo"
"Matteo è fatto apposta per te, secondo me"
"Come Stefano per te, non mi hai più aggiornata su di lui"
Deglutii, ripensando ad Annalisa e Stefano "Va tutto bene, lui è davvero dolce. Ha passato una serata a casa mia e ci siamo divertiti, anche se è dovuto andare via poco dopo aver finito la cena"
"E tu eri il dessert?"
Sgranai gli occhi e sentii le guance arrossarsi "No! Come puoi pensarlo!"
Scrollò le spalle e mi sorrise divertita "Volevo solo sapere, non si sa mai" dopo la sua espressione ritornò seria "L'altra sera ho visto che Annalisa parlava con lui ed era evidente che la cosa ti turbasse"
Sospirai "Non c'era niente di cui preoccuparsi, anche se Annalisa ha fatto qualche commento su di lui un po' fuori luogo, sicuramente con lo scopo di flirtare"
"Tanto è impegnato con te, che lei lo sappia o no non fa differenza"
"Cambia solo quello che lei potrebbe fare"
"Ma Stefano non farebbe mai niente che potrebbe ferirti"
"Si, ma vedendo Annalisa interessata a lui potrebbe aprire gli occhi e.." mi sedetti "Lascia perdere"
"E capire che può avere di più?" come sempre, mi aveva letta nel pensiero "Si, Elena. Potrebbe uscire con lei e tenerle la mano in pubblico, ma a lui interessi e tu e questo non cambierà, perchè vi amate"
La conversazione era diventata troppo profonda e in tutta sincerità non avevo molta voglia di parlare, anche se sentire quelle parole ad alta voce da un'altra persona mi aveva fatto bene "Guardare tanta tv ti ha resa più romantica, non credevo fosse possibile"
Teresa si spostò ironicamente i capelli dietro le spalle, facendo finta di atteggiarsi "Lo so, lo so.. Sono diventata saggia"
Lanciai uno sguardo al computer e lo afferrai accendendolo "Quando ci scommettiamo che arriveremo a metà seconda stagione?"
"Questa scommessa è musica per le mie orecchie"

Amore ProibitoWhere stories live. Discover now