4.6 - The End

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4.6

L'ansia mi scorre in corpo mentre alcuni ragazzi dello staff si occupano di aggiustare alcuni dettagli. I miei occhi sono colmi di lacrime, ma faccio di tutto pur di ricacciarle indietro e sembrare serena. Ho lasciato quella lettera dentro la sua felpa, quella indossa proprio adesso mentre prende posto a lato della passerella. Ho realizzato durante quell'abbraccio quanto io mi sia profondamente innamorata di lui perché sì, è così. Basta trovare scuse, basta paure, basta tutto, voglio essere davvero sincera nei confronti di me stessa: lo amo, lo amo veramente.

"E adesso, signore e signori, è con mio immenso piacere presentarvi uno dei volti più amati a livello internazionale, una persona che aspettavamo facesse il suo ritorno già da un bel pezzo... signore e signori, Brooklyn Parker!" annuncia il presentatore.

Con un sorriso dolce comincio a sfilare, fiera del mio abito e fiera di essere arrivata qui dopo i tanti sacrifici compiuti, po pian piano il mio sorriso sfuma lasciando spazio ad un'espressione seria e sicura, un po' il cavallo di battaglia di ogni modella. Proseguo pronta a cominciare il percorso di ritorno sulla passerella dopo essere rimasta ferma alcuni secondi per i fotografi.

Harry's p.o.v.

Brooklyn sembra una dea mentre sfila sulla passerella. È così sexy e potente da farmi quasi distogliere l'attenzione sul mio vero obiettivo.

"Quella sì che è una donna." una voce familiare parla. "Julian." lo guardo corrugando le sopracciglia. "Lieto di vederti, Harry." sorride furbo. "Che ci fai qui?" domando subito. "Sentivo puzza di guai e così... eccomi qui." risponde subito, lo sguardo ancora fisso sulla passerella. "Ci sono e penso tu sappia pure a cosa mi sto riferendo." lo guardo. Il moro si volta nella mia direzione e sospira. "Sì - conferma - e sono fottutamente preoccupato." Fissiamo entrambi Brooklyn, poi il suono di uno sparo rimbomba all'interno della sala e in un attimo stiamo entrambi correndo verso la passerella.

Quell'uomo, Peter, punta la pistola verso Brooklyn, la mia Brooklyn. Julian si fa spazio in mezzo al caos, ma un altro sparo ci costringe ad immobilizzarci sul posto. Il corpo di Brooklyn stramazza a terra mentre una pozza di sangue comincia ad espandersi all'altezza del busto.

"Brooklyn!" urlo in preda al panico e alla rabbia.

"Harry, prendilo!" mi urla contro Julian mentre si affretta a raggiungere Brooklyn. I miei occhi scattano su Peter e poi comincio a colpirlo, senza mai fermarmi.

Julian's p.o.v.

Non dimenticherò mai lo sguardo soddisfatto di Olivia Parker mentre lasciava la sala consapevole della figlia riversa su un bagno di sangue. Come si può essere così spregevoli? Come si può arrivare a desiderare persino la morte della propria figlia solo per il potere?

Brooklyn è appena stata portata in sala operatoria e io, per la prima volta in vita mia, mi ritrovo seduto con le mani congiunte a bisbigliare una preghiera. Non se lo merita. Non si merita la morte.

Passano circa venticinque minuti, poi un'infermiera si avvicina al mio posto. "Ha portato lei la signorina Parker, giusto?" domanda. "Sì." mi alzo in piedi.

Olivia's p.o.v.

Sbuffo nervosamente mentre i miei piedi passeggiano per il corridoio in attesa di una risposta. Insomma, quanto ci vuole a decretare se è una persona o morta o meno? Ho un fottuto aereo da prendere, questi tacchi mi stanno uccidendo e ho solo voglia di riposare visti i giorni impegnativi che mi aspettano.

"Signora Parker?" Un medico mi richiama. Metto su l'espressione più preoccupata e disperata che mi riesce e mi avvicino. "Dottore! Allora? Come sta mia figlia? Che sta succedendo?!" mi aggrappo al suo braccio. "Signora Parker, mi dispiace davvero molto, ma... sua figlia non c'è l'ha fatta." e mentre mi informa, mi trattengo dall'esalare un respiro di sollievo e piuttosto comincio a riversare lacrime salate e false quanto il mio dolore.

Mia cara Brooklyn, forse un po' mi dispiace, ma era necessario.

Due settimane dopo...

Harry's p.o.v.

Corro ansimante sotto la pioggia ripensando al messaggio che Julian mi aveva mandato due settimane fa.

Non ce l'ha fatta.

Non ce l'ha fatta.

Ripenso alle mie emozioni, alle mie lacrime. Lacrime che ancora oggi riverso ogni sera rileggendo la sua lettera trovata pochi giorni fa.

"Harry o forse...

Amore mio,

Sono le tre del mattino e continuo a consumare i miei pensieri per te. Sono bastati due miseri mesi per farmi perdere la testa, due mesi pieni di lotte, lacrime, dolore, risate ed emozioni, sentimenti... Non voglio che questa lettera sia un addio, ma la sensazione allo stomaco non è ancora andata via e io so che succederà qualcosa ben presto. Non volevo preoccuparti e così ho preferito tacere e godermi questi momenti con te, totalmente.

Ho letto i tuoi biglietti all'incirca cento volte e ho provato ad immaginarti mentre li scrivevi: il tuo cipiglio concentrato, un sorriso sul volto e la calligrafia pulita e semplice. Così ho deciso che sarebbe stato giusto dirti anch'io cosa sento e cosa mi "piace" di te...

Ti ho già menzionato i tuoi capelli lunghi, quelli che amo stringere, quindi mi sembra giusto parlarti anche dei tuoi occhi e dei tuoi tatuaggi. Perché, te lo ricordi? A me piacciono quelli tatuati, con gli occhi verdi e mori! Xx

Di te non mi piace niente, perché ho imparato ad amare e credimi, piacere non è abbastanza.
Amo il tuo modo di gesticolare, amo le tue sfuriate, amo i tuoi codini e amo le tue sessioni di allenamento. Amo il tuo sguardo concentrato, quello da pesce lesso quando mi guardi e quello arrabbiato quando non faccio quello che dici. Amo quando mi stringi la mano dopo essere stati insieme amo come, anche se cerchi sempre di nasconderlo, tenti di consolarmi e amo come hai imparato a gestire tutti i lati del mio carattere, ma soprattutto io amo te.

Spero vivamente che riusciremo ad esplorare più a fondo tutti questi tratti e spero di conoscere tua nonna. Spero di farti scegliere il nome se un giorno ne uscirà un bambino, spero di fare una vacanza con te e restarci per più di tre giorni, spero di torturarti con il solletico e prendermi la mia rivincita e spero con tutta me stessa di riuscire a realizzare tutte le cose che ti ho elencato e dirti a voce ogni cosa che amo di te.

Non sottovalutarti, riccio, non mettere in dubbio chi sei e come sei arrivato dove ti trovi adesso perché non c'è bisogno. Tu sei Harry e magari sei anche un po' mio. (Spero di dirti anche questo)

- Tua, Lyn."

Da Julian: Presentati alla fermata del 94, apri la busta e fai quello che è giusto fare.

Fine.

Me: Non archiviate la storia perché ci sono i ringraziamenti💚 and please, non odiatemi

Let's play a game. || H.S.Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin