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Cammino nervosamente per la stanza sotto lo sguardo attento di Harry. Com'è possibile che io debba farmi vedere da sola all'Hastings Pier? Dopo tutto quello successo, tra l'altro. Olivia Parker deve star impazzendo, non vedo altra spiegazione.

Mordicchio l'unghia del pollice sospirando stanca. E se qualcosa dovesse andare male? Se qualcuno mi uccidesse? Sì, ho preso lezioni di autodifesa, ma non credo che servirebbero contro una pistola puntata al petto... bene, domani potrebbe essere il mio ultimo giorno da viva e io non ho ancora detto 'ti amo' a qualcuno, pescato un pesce, colorato le punte dei capelli di verde e soprattutto... non ho ancora formato una famiglia e avuto un bambino.

"Perfetto, morirò senza aver dato alle mie figlie i nomi dei mesi e non mi sposerò e non-"

"Brooklyn, ma che stai farneticando?" Harry mi osserva confuso ed io capisco di aver appena espresso i miei pensieri ad alta voce.

"Domani potrebbe essere l'ultimo giorno in cui vivrò perché potrebbero uccidermi e-" "Domani non sarà il tuo ultimo giorno da viva, ma che dici? Sarai sola agli occhi degli altri, ma ovviamente io sarò la tua ombra." spiega. "Q-quindi tu sarai con me?" domando ancora una volta sperando di aver capito bene. "A me sembrava più che ovvio, ma vedo che non è così per te." "Io credevo che... lasciamo perdere." sospiro portandomi una mano tra i capelli.

"Che blateravi a proposito dei mesi?" domanda stendendosi sul divano e abbassando il volume della televisione. "Io, ahm... è stupido, non importa." arrossisco prepotentemente attirando, però, la sua totale attenzione. "Avanti, sono in ascolto." ghigna. È come se sapesse che ascoltandomi, mi metterebbe in ulteriore imbarazzo e questo lo diverte.

"Okay – prendo un profondo respiro prendendo posto sul divano, proprio al suo fianco – diciamo che mi piacciono parecchio i nomi dei mesi per le bambine, cioè-" arrossisco ancora di più perché so per certo di sembrare una totale idiota. "Cioè?" mi invita a continuare genuinamente curioso. "Se avessi delle figlie... indipendentemente dal fatto che siano gemelle o meno, le chiamerei April e Mae. Non con la 'y' perché non mi piace, ma la pronuncia è la stessa, quindi sai- April e Mae, ecco." sono in completo imbarazzo adesso. "Davvero ti piacciono?" sorride e wow... di sicuro non mi aspettavo un sorriso misto tra il divertito e il sorpreso. "Sì, e c'è di peggio." sbuffo una risata coprendomi il volte. "Ah, sì?" "Hm-hm. Se ne avessi altre due... le chiamerei June e Julie. Julie perché, come Mae, trovo terribile la 'y' e la pronuncia." "Quindi non scherzi proprio?" ridacchia Harry facendomi diventare sempre più rossa in volto. "No." scuoto il capo. "Beh, è di sicuro una cosa particolare, ma... stranamente carina." dice. "Grazie." abbasso lo sguardo. "E se fossero maschi?" "Hmm, penso che lascerei scegliere a mio marito. Non sono molto brava con i nomi maschili. Pensa che una volta chiamai Titty il mio pastore tedesco." "Che cosa?!" la sua risata improvvisa fa sorridere anche a me, mi rende talmente contenta da far smuovere qualcosa all'interno del mio stomaco e far aumentare le mie palpitazioni.

Dopo un paio di minuti la sua risata si affievolisce facendo piombare la stanza in un imbarazzante silenzio. Mi schiarisco la gola e, dopo aver scostato una ciocca di capelli dal viso, decido di alzarmi. "Bene, uhm, sarà meglio andare a dormire. Ci vediamo domani... grazie, Harry." sorrido lievemente.

"Per cosa mi stai ringraziando?" chiede alzandosi anche lui. "Per mantenermi al sicuro nonostante tu non mi conosca e un ammasso di sconosciuti psicopatici ci dia la caccia." rispondo. 

Me: Uno dei capitoli più dolci a parer mio. X

Let's play a game. || H.S.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora