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Dal sole caldo della Florida alla sabbia scottante di Malibù e ancora, dall'umidità di Green Bay alla fastidiosa pioggia della Pennsylvania: queste sono solo alcune delle mete che, grazie al mio lavoro, sono riuscita ad ammirare.

A volte mi chiedo cosa c'entri io nella mia famiglia se mettiamo davanti uno scienziato deceduto e una campionessa olimpionica di salto in alto, ma del resto... il mondo è bello perché è vario e a me, fare la modella, piace proprio tanto.

Amo talmente tanto il mio lavoro che non mi importa nemmeno di stare via per mesi e mesi, sempre in giro per il mondo. È vero, questo mestiere ha parecchi, se non infiniti, lati negativi, ma non c'è sensazione migliore di sfilare su una passerella e sentirti fiera di te stessa, di chi sei e come ci sei arrivata a quel punto.

In questo campo ci sono tanti sacrifici da compiere e ne sono consapevole, non è bello vedere alcune delle tue più care amiche ingerire cotone o rigettare pranzo e cena ogni santa volta. Ho provato sulla mia pelle cosa significa non sentirsi abbastanza per i primi due anni, poi ho capito che mi sarei dovuta accontentare di quello che ero perché alla gente piacevo così e soprattutto a me stessa piacevo così, facendomi aprire la mente talmente tanto da concedermi persino una pizza o un hamburger ogni tanto. Nessuno ci vieta di mangiare, ma è giusto sapersi regolare, quello che molte delle mie compagne non riescono a comprendere.

Le luci di Washington sono sempre uno spettacolo che mi preoccupo di non trascurare ogni volta che metto piede in America, in particolare in una stanza d'hotel.
Arriva quel momento della notte, quando tutto comincia a rallentare, in cui mi curo soltanto di stare in silenzio, una camomilla in mano e il sorriso sul volto. Penso parecchio, osservo e assimilo tutto quello che mi circonda, cercando di fare mio tutto il possibile. Ci tengo agli usi e costumi dei posti che visito, mi piace curiosare tra le loro tradizioni e lingue e soprattutto adoro assaggiare i loro piatti tipici... ricordo ancora il Niu Rou Mian di Taiwan, che goduria per il mio palato!

La vibrazione del cellulare attira la mia attenzione, velocemente apro il messaggio.

Da Tommy: Il volo è stato anticipato alle nove, quindi fatti trovare pronta per le sei e mezza! Notte x

Rispondo, con ancora il sorriso piantato sul volto.

A Tommy: Okay! Notte, notte xx

Poso il cellulare sul comodino, scosto le coperte e prendo posto sul grande e comodo letto della mia adorabile stanza.

Domani si torna a casa, un'ultima sfilata e poi – finalmente – si comincia la lunga vacanza attesa da fin troppo tempo, ormai.

Non vedo l'ora!

I miei occhi si chiudono, ignari del fatto che dall'altro lato dell'oceano, nella città di Liverpool, qualcuno conosce perfettamente ogni mio singolo spostamento da mesi.

Me: *Niu Rou Mian è il piatto tipico di Taiwan e consiste in spaghetti in brodo con stracotto di manzo.

Adesso a noi: Benvenuti in questa mia nuova fanfiction! Yeeeeeeeee, la folla in delirio!!!!!! Okay, basta così... Dunque, spero con tutta me stessa di riuscire a sviluppare questa storia il meglio possibile perché ho un bel po' di idee in testa e ho tutta l'intenzione di inserirle. Vi lascio con una semplice frase che sarà il motto della storia: "niente è come sembra." ;)

Let's play a game. || H.S.Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt