3.8 - parte due.

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3.8 – parte due.

"Scusami, Harry, non volevo essere ancora più invadente del solito." dico subito. La mia domanda fa fermare persino i suoi movimenti e questo mi preoccupa parecchio. Devo aver toccato un tasto ancora più delicato dei suoi genitori.

"Se ti dicessi con chi sono cresciuto, sapresti anche perché faccio questo lavoro." mormora guardandomi dritto negli occhi. "Non devi-" "Sono sicuro, invece, che tu sia abbastanza curiosa." mi interrompe beccando in pieno i miei pensieri. "È vero, ma è qualcosa di importante per te, perciò non sentirti costretto." muovo leggermente la mia gamba accorgendomi soltanto adesso di come si trovi in mezzo alle gambe di Harry.

Harry's p.o.v.

Brooklyn mi osserva attentamente mentre dalle mie labbra fuoriesce un sospiro. Continuo a disegnare spirali astratte sul suo braccio notando come il suo corpo sia adesso appiccicato al mio, non che mi dispiaccia ovviamente. Ignoro i battiti aumentati del mio cuore e ricambio il suo sguardo dolce.

"Quando i miei morirono fui affidato a mia nonna. Avevo già un bel rapporto con lei perciò non fui troppo scosso dalla notizia di viverci insieme. Nonna col tempo ha scoperto di essere malata, un tumore al seno. Inutile dirti come io mi sia sentito quando mi ha informato... lei era devastata perché non voleva lasciarmi solo e io ero distrutto perché non potevo perdere un altro membro della mia famiglia. Fatto sta che la portai da un medico, uno specializzato ovviamente, e ci disse che doveva cominciare la terapia. Per quanto potessimo essere agiati economicamente, era difficile arrivare a fine mese dovendo sborsare duemila sterline al mese tutte insieme e così mi rivolsi ad un'agenzia. Feci un paio di lavori, poi mi affidarono a te e beh, il resto lo sai. Giusto lo scorso mese ho mandato abbastanza soldi da metterla al sicuro per altri tre mesi, ovvero quelli necessari per farla stare abbastanza in salute da farle affrontare l'intervento di rimozione del tumore." finisco il mio racconto, ma non smetto un attimo di osservare le sue reazioni.

Stavolta non piange, mi guarda e poi avvolge le braccia attorno al mio collo. Sono costretto ad abbassarmi un po' sul suo corpo, ma non credo le dia fastidio, anzi. "Sono sicura che tua nonna sia molto fiera di te anche se si preoccupa per il lavoro che hai scelto di fare." dice ancora attaccata al mio collo. Sposto il suo busto facendola distendere completamente, poi poggio la testa sul petto sfiorando il suo collo con il mio naso. Una delle sue mani si poggia sulla mia schiena, l'altra, invece, sul mio braccio.

Che diamine mi stai facendo, Brooklyn Parker?

Rilascio un lungo sospiro che si infrange contro la sua pelle scoperta, noto dei piccoli brividi ricoprire il suo corpo e questo mi fa sorridere. So di non esserle indifferente e mi stupisce come lei non si sia resa conto che mi suscita la stessa identica sensazione...

Lyn è sicuramente una ragazza esteticamente bellissima: curve al punto giusto, formosa e con un viso delicato, ma quello che mi fa impazzire di lei è proprio il suo broncio. È così maledettamente sexy e bellissima quando si imbroncia o si arrabbia e mi urla contro da farmi formulare due volte una frase in mente prima di pronunciarla ad alta voce così da non sbagliare.

Sento il suo petto sollevarsi e abbassarsi lentamente, segno che debba essersi addormentata così, a ritmo del suo cuore, decido di lasciarmi andare anche io... sono certo che tutta questa pace che si respira finirà ben presto.

Let's play a game. || H.S.Where stories live. Discover now