Capitolo 33

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Continuavo a camminare, esplorando sempre di più la casa.
Era una casa molto pulita e ordinata, mi sembrava quasi di conoscerla.
Mi guardai ancora intorno, io in questa casa ci ero già stata, ne ero certa.
Lentamente riconobbi il quadro appoggiato sulla parete.
Ma certo! Era il loft di Derek!
Ma io che ci facevo lì? Non mi ricordo di esserci andata..
<Ciao.. Ti stavo aspettando>
Mi voltai di colpo, Derek mi stava guardando, seduto sul letto.
Indossava una maglietta bianca e dei jeans neri.
<Perché..?> domandai, un po' scettica, avvicinandomi lentamente.
Il ragazzo si alzó con tranquillità, mi guardó dritta dritta negli occhi e mi mise le mani sulle guance.
Erano morbide e calde.
<Per questo>
In un secondo le sue labbra si incollarono alle mie, sentii una sensazione strana.
Non era come me lo aspettavo, sinceramente.
Sembrava più che mi stesse mangiando le labbra, più che mi stesse baciando ecco...
Non sembrava il solito Derek che ero abituata a vedere, insomma, Derek con me è sempre stato abbastanza dolce ma adesso sembrava totalmente fuori di sé.
A dire il vero, cominciava a farmi male, sentivo perfettamente le labbra che si laceravano e non era per niente piacevole.
Il sapore del sangue mi scorreva in bocca, mentre passava tra la mia bocca e quella di Derek.
Aprii gli occhi, e cercai di levarmelo di dosso, ma sentii come un pizzicorio sul fianco.
Piegai la testa per controllare cosa fosse ed in quel momento Derek si tolse.
Vidi una piccola N tracciata nel mio fianco, e subito ricollegai quella lettera ad un mio precedente.
Alzai di scatto la testa, per chiedere una spiegazione al ragazzo ma al posto del dolce e carino lupo che pensavo di trovarmi davanti vidi una creatura dalla testa fasciata ed i lunghi denti argento acuminati.
Lo immaginavo, ma invece di pensare al fatto che mi ero appena limonata un Demone riuscivo solo a pensare al fatto che non fosse Derek quello che baciavo, quel ragazzo che tanto aspettavo di baciare in realtà non era lui.
Ciò voleva dire anche che lui non provava niente per me, perfetto..
Cercai di concentrare le mie attenzioni sul Nogitsune, tenendo una mano sulle labbra dalle quali sgorgava sangue.
<Sono riuscito a entrare Marceline> disse, sussurrano, mentre sorrideva in modo inquietante.
<Cosa?> riuscì solamente a dire, dato che anche muovere le labbra mi provocava un dolore immenso.
<Sono entrato nella tua mente, è finita per te>
E subito dopo sentii un fortissimo malore alla pancia, alzai il Busto e mi guardai attorno.
Ero nel mio letto, tra le coperte, con la fronte imperlata di sudore.
Lanciai le coperte dell'altra parte della stanza e mi fiondai davanti allo specchio.
Osserva la figura pallida e stanca che giaceva dall'altra parte.
Avevo un taglio che passava da un fianco all'altro, non era troppo profondo.
Le vertigini cominciarono a farsi sentire, mentre mi guardavo intorno, ansiosa.
Se lui era entrato ero messa molto male.
Sentivo anche che dalla bocca cominciava ad uscirmi sangue, e pian piano le vertigini si fecero sempre più forti.
Mi sentivo spaesata, come se il mio corpo fosse su una piattaforma che si muoveva, si fece sempre più difficile vedere per me, e poco dopo caddi a terra con un tonfo.
E fu solo lì che capii esattamente cosa intendeva il Nogitsune.
Ero spacciata.
Stava prendendo il controllo di me, proprio come aveva fatto con Stiles.

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⏰ Last updated: Oct 11, 2018 ⏰

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What the Hell is happening to me? || Derek Hale Where stories live. Discover now