Capitolo 8

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Quando uscii dalla clinica sentii il rumore scriosciante della pioggia.
<Oh merda> sbuffai, pensando al fatto che non avevo idea di come tornare a casa.
Non sapevo la strada e per di più mi toccava andare a piedi.
Misi una mano fuori dal porticato, per sentire la potenza della pioggia, e, dopo cinque secondi, la rimisi dentro completamente fradicia.
<Perfetto.. >mi dissi, stringendomi le spalle nella giacca di Jeans, ed asciugandoci la mano bagnata.
Non avevo scelta se non camminare alla cieca sperando di finire a casa, no?
Cominciai a camminare, riordinando i pensieri, cercando di assimilare le ultime cose successe: sono un Nogi (Un 'Beta' del Nogitsune), mio fratello e la sua banda sono creature sovrannaturali, l'amico di Scott è un sexy gran figo, ho poteri sovrannaturali, mio fratello sa che sono qualcosa e mi assillerà finché non saprà qualcosa.. Ok, tutto normale direi.
Mi girai quando sentii un clacson suonare, probabilmente non era nemmeno per me ma mi girai spontaneamente.
Rimasi sorpresa nel vedere che il Clacson era indirizzato a me, un auto sicurissima era quasi ferma, andando a passo d'uomo, sembrava seguirmi.
Il finestrino scuro si abbassó, rivelando la faccia imbronciata dell'amico sexy gran figo di mio fratello.
<Ti serve un passaggio?> chiese, non riuscendo a nascondere una nota di disprezzo.
Ero convinta che se non fossi stata la sorella di Scott mi avrebbe lasciato a piedi sotto la pioggia.
<No grazie> dissi, con fare di superiorità e ricominciando a camminare a passo svelto, come se avessi la convinzione di riuscire a seminare una macchina.
<Sei sicura?>
Mi voltai verso la Camaro nera, alzai le sopracciglia e risposi <Si> con un certo sarcasmo.
L'uomo sospirò,e guardò un attimo davanti a sé, appoggiato al volante della sua Camaro.
Roteai gli occhi e ripresi, ancora una volta, a camminare, ripetendomi mentalmente che non mi sarei più fermata.
<Sei sicura sicura?>insistette.
Non mi fermai, coprendomi per bene con la giacca di Jeans ormai totalmente bagnata da una folata ghiacciata di vento.
<So cavarmela da sola> tuonai, aggressiva e irritata, senza nemmeno rivorgergli uno sguardo.
<Senti sta piovendo a dirotto, sei a piedi e non hai nemmeno la minima idea di dove si trovi la tua nuova casa, come minimo ti verrà la broncopolmonite se non vieni e non voglio che ti ammali. Sali o no?>
Inchiodai, fermando di colpo le gambe.
"Non voglio che ti ammali"
Perché dovrebbe interessargli di me o di come sto?
È probabile che sappia che se non mi avesse portata a casa tutta intera Scott lo avrebbe sbranato, anche se questo ragazzo mi sembrava il triplo sia in altezza che in muscoli di mio fratello, e non voleva prendersi una strigliata.
Perché mai mio fratello avrebbe dovuto incaricare lui di portarmi a casa?
<Va bene> sospirai, guardandomi un attimo intorno, non sapevo nemmeno perché ma mi venne spontaneo.
Sarà stato per la pioggia o per il buio della sera, che mi confondevano, ma giurai di averlo visto sorridere per un attimo.
Aggirai la sua lunga auto,sentendo il costante ed irritante ticchettio delle goccie di pioggia picchiarmi la testa.

What the Hell is happening to me? || Derek Hale Where stories live. Discover now