Capitolo 25

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Dopo il tiro con l'arco provarono con i coltelli da lancio, molto apprezzati da Marceline, con anche il supporto da attaccare alla gamba e un fucile a pompa.
<Sei stanca?> domandò Chris, alla ragazza, che era un po' sudata.
<Un po', vado a prendere una boccata d'aria, ti dispiace?>
<No no, fai pure, intanto io sistemo tutto che ormai si sta facendo tardi.
La ragazza annuì, poi si avviò fuori, in una specie di giardinetto interno.
In questo giardinetto c'era una piccola fontanella, che stranamente andava ancora, dove scorreva dell'acqua abbastanza chiara, un grosso e maestoso albero di quercia, qualche panchina ed un cespuglio di rovi.
Marceline si guardo attorno, estasiata, era davvero un bel posto per rilassarsi.
Si avvicinò alla fontanella e si bagnò le mani, meravigliandosi del fatto che l'acqua fosse abbastanza calda, poi si sciacquò la faccia, non preoccupandosi del trucco dato che non ne usava molto.
Quando Alzò lo sguardo, dopo essersi asciugata nella maglietta vide un ombra a lei molto famigliare.
<Ciao ciao, Marceline cara!>
Il Nogitsune l'aveva trovata, ma non era un problema, finché non avesse scoperto che Marceline  stava tramando contro di lui.
La ragazza si voltò in più direzioni, cercando di capire da dove venisse la voce, ma non trovava provenienza, così si girò di nuovo verso la fontanella, pensando di essere la immaginata, ma sobbalzò vedendo la figura del Nogitsune di fianco a lei.
<Ho scoperto da un uccellino che qualcuno si sta divertendo tanto ad allenarsi... Chi sarà mai?>
Marceline non capiva, inizialmente, dove lo spirito volesse andare a parere, così si limitò a stare zitta, ingoiando la saliva e guardando un punto fisso davanti a lei.
<Proprio tu! Come mai ti stai, allenando?>
<Perché... Voglio.. Diciamo, voglio essere sempre in forma>
Lo spirito le sventolò il dito indice davanti, in segno di negazione, e Marceline ebbe davvero paura che avesse appena scoperto tutto.
<Tu ti alleni perché sai che cosa succederà. Sai che quando scoprirò che stai cercando di uccidermi in un qualche modo cercherò di ucciderti in una battaglia con i miei Oni, vero?>
Oh no, lui sapeva.
Come aveva fatto a scoprirlo?
Lo sguardo di Marceline esprimeva solo terrore, aveva paura che il Nogitsune volesse combattere in quel momento, e lei non era pronta.
La sua faccia era bianca, ed un qualsiasi lupo Mannaro avrebbe potuto sentire la sua paura e la sua ansia da almeno tre chilometri.
Stava comunque immobile, battendo solo le palpebre, aspettando il continuo del Nogitsune.
<Oh, Ma io lo ho già scoperto! Beh, è un vero peccato, pensavo che avessi potuto aiutarmi >
<Credevi davvero che avrei potuto aiutarti a fare impazzire un ragazzino? Il migliore amico di mio fratello perlopiù!>
<Era quello che tu mi avevi promesso>
<Da spirito maligno come sei devi imparare a capire che non sempre le parole sono sincere!>esclamò Marceline, aggressiva, che finalmente si era mossa dalla sua posizione.
<Ma tesoro, io non mi fido delle parole,non mi sono mai fidato di te. In ogni caso, se è di questo che hai paura, la battaglia non sarà oggi, voglio darti più tempo per prepararti. Ma sai perché? Non perché sono buono, solo perché so che fai pena e voglio proprio vederti al massimo dee tue capacità. La battaglia ci sarà, tra due settimane. Ma sai.. Io per due settimane non posso starmene così, senza fare niente, insomma, non ho più te a cui badare, non ho Stiles, che domani verrà chiuso ad Eichen House, quindi cosa potrei fare?>

What the Hell is happening to me? || Derek Hale Where stories live. Discover now