Capitolo 21

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Marceline era sdraiata di nuovo sul lettino di ferro della clinica.
Teneva gli occhi chiusi, ma non era addormentata, seguiva solo il piano che il Nogitsune le aveva delineato per non morire.
Stava completamente immobile, ripetendo fra sé e sé il piano, ed ascoltando le conversazioni tra i due uomini presenti nella clinica.
<Delle volte alle Banshee capita. Quando prendono uno shock tale, urlano in quella maniera. Ha percaso avuto uno shock?> domandò Deaton, a Hale.
<Non so.. Non ne ho idea>
<Forse cercava di proteggervi>ipotizzò il veterinario, alzando le sopracciglia.
Derek socchiuse la bocca, ingogiò la saliva e ci pensò su.
<Come poteva sapere che c'era una bomba?>
<Oh beh.. Vedi.. >
Un rumore improvviso fece fermare la voce di Alan.
<Sono arrivati>sussurrò Marceline, con gli occhi ancora chiusi, sperando che nessuno l'avesse sentita.
<cos'è stato?>chiese Hale, a Deaton, che rispose con un alzata di spalle.
Marceline aprì gli occhi di scatto, che erano stranamente viola, poi sibilò la frase magica.
<Nessuno può perdere la sua ombra>
Derek e Alan si voltarono di colpo verso di lei, ma ormai era troppo tardi.
La ragazza cominciò ad urlare anche più forte di quanto avesse fatto alla stazione di polizia ed alzò il Busto contemporaneamente.
I muri tremavano, i due uomini si coprivano le orecchie, le porte sbattevano e le finestre crollavano a pezzi.
Marceline balzò giù dal letto, dopo aver smesso di urlare e corse oltre il frassino, che come pianificato, attraversò con tranquillità.
Saltò su un tavolo e prese lo slancio, saltò e si aggrappò con le mani a degli scatoloni pieni di medicinali per animali. In una situazione normale ci avrebbe messo tutta la sua forza, ma in quel momento non ne aveva bisogno, era fortissima, si tirò su, per poi infilarsi dentro una finestra ed uscire con velocità.
Balzò giù ed atterrò perfettamente sui piedi, cominciando a correre più veloce possibile.
Sapeva dove stava andando?
Si.
Sapeva perché?
Diavolo, si.
La ragazza era incontrollata, correva come una forsennata, andava veloce più delle auto e non aveva intenzione di fermarsi fino a che non fosse arrivata alla sua meta.
Dopo mezz'ora di corsa si fermò, e guardò il cartello.
Era arrivata nella città in cui viveva con suo padre.
Prese un po' di fiato, poi continuò a correre fino a casa sua.

What the Hell is happening to me? || Derek Hale Where stories live. Discover now