Capitolo 30

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La mattina dopo Marceline si svegliò alle 11.00
Non aveva la sveglia puntata, non si era svegliata da sola, bensì due ragazzi vivaci ed un po' rompiballe erano andati a svegliarla con delle cuscinate.
<Sveglia, Sveglia, Sveglia, Abbiamo bisogno di te, Sveglia!> gridavano, alternandosi, colpendola poi con i cuscini.
Marceline rideva per non piangere, era parecchio stanca dato che quella notte aveva dormito molto poco: il Nogitsune la perseguitava negli incubi.
<Che c'è? Perché vi servo?> domandò, con la voce impastata dal sonno, ma con una risatina.
Le cuscinate cessarono, ed ora Scott ed Isaac erano seduti sul suo letto, uno a destra ed uno a sinistra.
I due si scambiarono uno sguardo, poi annunciarono all'unisono:<Vogliamo fare una torta!>
Marceline stette in silenzio, passò lo sguardo dagli occhi azzurri di Isaac a quelli marroni di Scott, fece un verso di disapprovazione e si ributtò a peso morto sul letto.
<Dai, Marceline, su!>esclamò Isaac, cercando di tirarla giù dal letto per un braccio, ma lei si era ancorata sul materasso.
<perché dovreste fare una torta?> chiese, stanca ed esasperata.
Sembravano due bambini iperattivi che svegliavano la mamma alle quattro di mattina il giorno si Natale per andare ad aprire i regali.
<Ne abbiamo voglia, dai su!>disse Scott,mettendo le mani sul bacino di Isaac, aiutandolo a spingerla giù.
La ragazza cominciò a spostarsi, fino a cadere completamente al suolo con un tonfo.
<Ahia!>esclamò, alzando il Busto e lanciando occhiataccie ai due.
Scott e Isaac si strinsero nelle spalle e rimanerono in silenzio, fino a quando Scott Disse <Allora, ci aiuti o no con questa torta?>
Marceline fece un piccolo sorriso, decidendo di darla vinta a quei due rompiscatole.
<Va bene, andate giù e scegliete che torta fare, io mi preparo ed arrivo.>
I ragazzi esultarono, addirittura Isaac saltò sulle spalle di Scott, poi uscirono uno sopra l'altro e scesero  le scale rischiando di cadere ben tre volte e cadendo una volta.
La ragazza ridacchiò, si alzò e si guardò un po' attorno, pensando a cosa fare per prima.
Come prima cosa si avviò a passi lenti e stanchi verso il suo armadio, osservò con attenzione i vestiti, ne spostò alcuni, per poi decidere di mettersi dei pantaloni neri di Jeans ed una maglietta bianca.
Prese i vestiti scelti, un paio di calze e si avviò in bagno.
Appoggiò i vestiti sul cesto dei panni sporchi, poi si voltò verso il lavandino.
Afferrò il suo spazzolino e lo munì di dentifricio, ed iniziò a spazzolarsi i denti, pensando ai programmi della giornata.
Bevve dell'acqua dal lavandino e si chinò per sputarla, quando Alzò lo sguardo verso lo specchio le venne un sussulto.
Dietro di lei c'era il Nogitsune.
La ragazza si girò di scatto, ma dietro di lei non c'era nessuno, allora tornò a guardare lo specchio, ed effettivamente affianco a lei c'era solo dell'aria.
Si diede della pazza più volte mentre iniziava a spazzolarsi i lunghi capelli marroni, che, essendo mossi, erano un caos da pettinare.
Marceline si guardò allo specchio, sembrava uno straccio: aveva delle profonde e blu occhiaie, i capelli erano in stato selvaggio ed era molto pallida.
Sospirò ed iniziò ad acconciarsi i capelli in due treccie alla francese,intanto canticchiava un pezzo della sua canzone preferita.
Finito il suo lavoro si cambiò velocemente e poi si concentrò sul trucco, per togliere quel velo di morte che aveva sul viso.
Utilizzò del correttore, mascara, cipria, blush rosa pesca ed un buonissimo e profumatissimo rossetto rosa.
Appese il suo pigiama ad uno dei piccoli appendiabiti che c'erano nel bagno della sua camera ed uscì.
Imboccò le scale e quando arrivò giù vide Isaac e Scott pronti a cucinare con due grembiuli che gli arrivavano fino ai piedi (perché li avevano legati male).

What the Hell is happening to me? || Derek Hale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora