Capitolo 26

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Intanto, dall'altra parte del parcheggio, Chris aspettava con ansia il ritorno della sua allieva.
Era appoggiato con un braccio alla sua auto, e guardava continuamente il suo orologio da polso impaziente di ripartire per tornare a casa.
Sobbalzò, quando sentì, fuori dal parcheggio, delle portiere chiudersi.
Si guardò un secondo intorno, cercando un possibile aiuto, si interrogò mentalmente su chi potesse mai venire in un parcheggio abbandonato alle cinque e mezza del pomeriggio.
Cercò di capire chi fosse ma nulla riusciva ad aiutarlo, capì solo quando sentì le loro voci.
<Sei sicuro che sia qui?>
Era la voce dolce e gentile di sua figlia, Allison Argent.
<Si, sento il suo odore.>
Era la voce del suo amico, Derek Hale.
<Lo sento anche io>
La voce cauta di Scott McCall si unì al discorso.
<Perché mai dovrebbe essere in un parcheggio abbandonato?>
Era la voce saccente di Lydia Martin, la migliore amica di Allison.
<Non saprei.. Papà?!>esclamò Allison, quando riconobbe la macchina rossa fiammante del padre parcheggiata di fianco alla moto di Marceline.
<Emh.. Ciao>mormorò un po' imbarazzato, salutandoli con una mano, pregando mentalmente che Marceline non ritornasse mentre erano lì.
<Papà che ci fai qui?> chiese Allison, avvicinandosi di più al padre.
<Emh.. Io stavo.. >
<Dov'è Marceline?>domandò subito Derek, interrompendo le scuse improvvisate di Chris.
<Marceline? Perché Marceline era qui? Nooo! Marceline non è mai stata qui>
<Si sente il suo odore>ribattè Scott, con le braccia incrociate al petto.
<Eh si perché.. Questa moto, questa moto è sua!>disse Chris, arrampicandosi sugli specchi, indicando la luccicante Harley Davidson di fianco alla sua auto. <Me la ha portata l'altro giorno e ha detto che non la voleva, quindi sono venuto qui per fare un giro e provarla, già,si.>
<Mh,ma davvero? Questa moto così figa è di mia sorella?> esclamò Scott, scioccato.
<Beh si>borbottò Chris, guardando il posto dove Marceline era sparita una decina di minuti prima, controllando che non arrivasse.
Ma Allison aveva capito il suo gesto, ed infatti decise che sarebbe andata a controllare di persona, così liquidò i ragazzi con un <Scusate, vado a controllare una cosa> e si avviò per la via in cui suo padre stava guardando.
Nonostante le scuse di suo padre per non farla andare lei andò lo stesso, ed arrivò poco dopo nei pressi di un giardinetto, dove sentiva delle voci, ma non vedeva nulla perché il punto in cui era, era dietro ad un cespuglio di rovi e muoversi era rischioso, poteva farsi scoprire, così decise di stare ferma ad ascoltare la conversazione.
<Ma sai.. Io per due settimane non posso starmene così, senza fare niente, insomma, non ho più te a cui badare, non ho Stiles, che domani verrà chiuso ad Eichen House, quindi cosa potrei fare? Magari... Che ne dici se mi divertissi con qualche tuo amico? Magari con qualcuno a cui sei particolarmente legata, qualcuno che per una notte ti ha cullato dai tuoi incubi...>
Allison non sapeva identificare di chi fosse quella voce leggera e sibilante, ma sicuramente aveva capito a chi apparteneva la seconda, sicura e profonda.
Marceline, infatti, aveva capito subito di chi lo spirito stesse parlando, e decise di interromperlo.
<Puoi spezzarmi l'anima, prenderti la mia vita...> La ragazza si, guardò un po' intorno, facendo una piccola pausa. <Picchiami, torturarmi, uccidimi>
Marceline fece un passo in avanti, con uno sguardo minaccioso.
<Ma per l'amor di Dio, non toccare LUI.> sputò, acida, per poi allontanarsi e dare le spalle allo spirito.
<Lui.. Chi?> fece il finto tonto, il Nogitsune, che in realtà sapeva benissimo chi fosse questo 'Lui'.
La ragazza strizzò gli occhi, indecisa sul cosa dire, poi si girò e mormorò un  <Tu lo sai.>con una voce sicura.
<Lui chi?!>ripeté il Nogitsune, con più aggressività.
<Tu lo sai!>disse, di nuovo, Marceline, alzando la voce allo stesso modo dello spirito.
<Oh si.. Quell'insulso, strano, solo, depresso, lupo Mannaro? Com'è che si chiamava... Ah si.. Derek Hale.>
Allison aprì la bocca, sconvolta, non si sarebbe aspettata mai e poi mai che la McCall fosse innamorata di Derek.
<Bravo, hai indovinato>
Dopo queste parole la ragazza prese la rincorsa e saltò completamente la fontanella, per arrivare davanti al Nogitsune, che era dall'altra parte di fronte a lei.
Appena atterrata cominciò ad urlare, inconsapevole del fatto che tutto il branco era lì e la aveva sentita, creando una barriera di un azzurro trasparente, ma anche il Nogitsune creó  una barriera , che poco dopo esplose in un fumo bianco, facendo volare Marceline da tutt'altra parte del giardinetto.
Quando Marceline Alzò lo sguardo, un po' dolorante, notò che il Nogitsune si, era volatilizzato.

What the Hell is happening to me? || Derek Hale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora