Capitolo 32

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<Bene, andate affanculo, voi e la vostra torta, finalmente l'ho finita> esclamò Marceline, posando sul tavolo un piatto di ceramica bianco immacolato contenente una grossa ed invitante torta scura dall'aspetto delizioso ed un odore magnifico.
<L'abbiamo fatta> scherzó Isaac, facendo l'occhiolino alla ragazza.
La voglia di scherzare gli passò subito, dopo l'occhiata che Marceline gli mandò e si corresse subito.
<L'hai fatta, tu l'hai fatta, già.> disse, con voce spezzata, come se l'occhiataccia di fuoco che Marceline gli aveva mandato gli fosse arrivata fino alla gola, incrinandogli la voce.
La ragazza sorrise compiaciuta ed annuì, per dare ragione al ragazzo.
< Avete apparecchiato?> chiese ma ragazza, mentre si girava e controllava se l'acqua bollita per buttare la pasta.
<Si...> mormorano all'unisono, poco convincenti.
Anche se Marceline era girata poteva benissimo vedere le loro faccie impaurite.
<Non mentite.> sibilò la ragazza, con fare minaccioso.
<No.. >
<Allora apparecchiate, no? Preparate quattro posti, mangia anche Melissa con noi, Rafael sta al lavoro tutto il giorno.> disse Marceline, con tranquillità, mentre metteva un piatto e mezzo di pasta cruda dentro la pentola contenente dell'acqua bollente.
I ragazzi rimasero stupiti del fatto che la ragazza non si fosse arrabbiata, ma era meglio, così senza fiatare presero la tovaglia ed i piatti e cominciarono a preparare la tavola.
Intanto Marceline preparava del sugo da abbinare alla pasta, mescolava della conserva di pomodoro in scatola che aveva trovato nella dispensa con un goccio d'acqua quando le venne una forte vertigine che la fece allontanare dal bancone della cucina.
Instintivamente si portò una mano sulla fronte mentre l'altra la teneva sospesa a mezz'aria come se stesse cercando di mantenere l'equilibrio.
<Ehi, stai bene?>domandó Scott, tenendo una mano verso Marceline ma lei lo interruppe.
<Certo, tranquillo.>
La ragazza scosse la testa, anche se si sentiva ancora un po' smarrita, ma decise di mostrarsi forte e di fare finta di niente, infondo era solo una vertigine, capitava a tutti.
Si rimise nella sua postazione originaria e ricominció il lavoro che stava svolgendo prima, con solo un piccolo intoppo: un mal di testa allucinante.
Era come se qualcuno le prendesse a martellate la testa, ma lei non lo dava a vedere.
Una volta che la pasta fu cotta la scoló senza aprir bocca e la mise nel sugo.
<Ecco a voi ragazzi> mormoró, con voce flebile, porgendo a Isaac e Scott due piatti colmi di pasta.
<Stai... Bene? Sei pallidissima> commentò Isaac, accettando lentamente il piatto.
<Si...state tranquilli>

What the Hell is happening to me? || Derek Hale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora