Capitolo 14

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Mi dimenai più e più volte, cercando di liberarmi.
Avevo la bocca spalancata, e da essa usciva un urlo straziante, le coperte mi scivolavano sulle gambe mentre le muovevo freneticamente in un disperato tentativo di liberarmi.
Non avevo nemmeno il coraggio di aprire gli occhi, lo strizzavo, scuotevo la testa, ma non li aprivo.
Solo quando, una voce familiare mi parlò, decisi di aprirli.
<Marceline? Marceline, Marceline, stai bene? Marceline, ti prego, guardami, sono io, Derek>
Sentii una presa sui polsi, una presa salda e forte, calda e riposante.
Aprii gli occhi, e lui era lì, cercava di calmarmi, la sua espressione esprimeva solo preoccupazione, ma i suoi occhi dolcezza e rassicurazione.
Finalmente smisi di fare la mia performance di grido da Banshee, e mi immobilizzai, respirando affannosamente.
Sentiva la mia preoccupazione e la mia paura, come io sentivo la sua.
Qualcosa di caldo cominciò a rifarmi le guance, e capii che ero scoppiata a piangere svegliandomi.
<Marceline.. >
<Derek> ansimai, strizzando gli occhi.
Successe tutto in pochi secondi.
Avevo anocra gli occhi chiusi quando sentii una presa stringermi a sé.
Derek mi aveva abbracciato.
Aprii gli occhi di scatto, sorpresa, e sorrisi sentendo il dolce calore che emanava quel ragazzo.
Mi strinsi anche io a lui, e mi rintanai nelle sue braccia,ancora con lacrime che scendevano leggere sulle guance.
<Era.. Bruttissimo>Cominciai, alludendo al sogno.
<No, non voglio forzarti a parlarne, stai tranquilla>
<C'erano.. Corpi ovunque, anche tu, eri morto, così anche Scott e tutti i vostri amici, io... Ero l'unica viva, insieme alla.. Ragazza dai capelli rossi, la vostra amica, non so... > continuai, ignorando il suo commento, andando via via più tranquilla, rinchiusa nel suo abbraccio.
Riuscì benissimo a sentire i suoi muscoli irrigidirsi, ma non ci feci caso.
<Sta tranquilla, era un sogno..>mi tranquillizzó.
Quando di staccò la prima cosa che notai furono i suoi splendenti occhi verdi nel buio, mi osservavano in silenzio, e cercavano di capire cosa avessi dentro, ed io facevo lo stesso.
Credevo di amarlo.


What the Hell is happening to me? || Derek Hale Där berättelser lever. Upptäck nu