Capitolo 2

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Arrivammo a Beacon Hills.
Non ero felice dell'idea di rivedere mio fratello, e penso che non lo fosse nemmeno lui.
Forse pensava che ero una traditrice doppiogiochista perché ero andata a vivere con mio padre e non con Melissa, può darsi e non mi dava fastidio.
Ero abituata al giudizio delle persone, ma me lo facevo scivolare addosso tranquillamente, quindi, i commenti di mio fratello non mi avrebbero toccata minimamente.
Papà bussó alla porta, mentre io speravo che in casa non ci fosse in modo da tornare a casa nostra e non tornare più.
La porta, dopo qualche secondo, si aprí, mostrando un ragazzo abbastanza alto,muscoloso e con le spalle larghe, aveva i capelli castani chiaro come i miei, gli occhi marroni e sbarrati.
Appena riconobbe mio padre gli chiuse la porta in faccia prima che potesse dire qualcosa.
Soffocai una risata, poi dissi «Vedi? Non vuole, andiamocene»
Cominciai a camminare verso la macchina ma Rafael mi riprese per la maglia e mi trascinó di nuovo davanti alla porta.
Sbuffai, incrociando le braccia al petto, ed in quel momento ricordai la ferita fatta qualche ora prima dal Nogitsune, la guardai.
Non scendeva più sangue, ma era arrossata lo stesso, come se non si volesse cicatrizzare.
Papà bussó di nuovo alla porta, e, quando Scott Provó a chiuderla di nuovo Rafael riuscì ad impedirglielo.
Sbuffai, alzando gli occhi al cielo, non poteva proprio riuscire a chiudere la porta?!
Mio fratello guardò prima papà, poi me,con sguardo terrificato.
Ho sempre adorato dar fastidio alle persone, sopratutto se la loro esistenza mi urtava, e dare fastidio è uno dei miei talenti: adoro vedere quelle faccie seccate sulle persone che odio (e spesso odio il mondo in generale) quindi farei di tutto per dare fastidio.
Feci un sorriso stronzo, giusto per dargli fastidio, ricevei un occhiataccia da Scott ed uno sguardo amorevole da mio padre, che forse pensava che stessi sorridendo per davvero.
<Che volete?> domandó duramente, guardandoci Severo.
Allargai il sorriso da un orecchio all'altro, in un modo inquietante <Siamo venuti a trovarti, fratellino.>

What the Hell is happening to me? || Derek Hale Where stories live. Discover now