Capitolo 9

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Dentro la macchina c'era un silenzio quasi imbarazzante.
Il ragazzo guidava senza mai distogliere lo sguardo, mentre io lo guardavo oppure guardavo il paesaggio fuori.
<Derek> disse, ad un tratto.
<Cosa?> mi voltai, e vidi che mi stava sorridendo.
<Mi chiamo Derek>
Come se ad un tratto il suo sorriso fosse diventato contagioso mi venne spontaneo sorridere a mia volta.
Mi fu difficile ammetterlo: ma era dannatamente bello.
I suoi occhi verdi come il prato risplendevano ogni volta che l'auto passava affianco ad un lampione,i brizzolati capelli neri che si confondevano col buio della sera, i muscoli contratti ad ogni curva la mascella serrata  ma coinvolta in un dolce sorriso.
<Ah.. Io sono.. Marceline>
Le parole mi morivano quasi in bocca, e mi fu difficile parlare.
Lo sentii ridacchiare, probabilmente notando il mio nervosismo,così mi girai di nuovo verso il finestrino, ammirando le strade insolitamente vuote di Beacon Hills.
In lontananza, alla fine della via, vidi la mia casa.
Il guidatore rallentò, ma non appena ci fummo davanti cambió idea e ricominció a guidare a velocità massima superando la mia casa.
<Cosa? Perché?> dissi scioccata, non capendo perché non mi avesse lasciato a casa.
<Oggi non puoi tornare a casa, diciamo che... A Casa tua c'è qualcuno che non dovrebbe esserci, ma Scott e gli altri ci stanno già pensando tranquilla.> rispose, anche lui un po' scioccato, e cercando di inventarsi qualche scusa. 
Sentii il suo cuore accelerare di battiti, come se volesse uscire dal suo petto.
<E quando dovrei tornare a casa?>
<Ah.. Non so, domani? >
<Cosa?! >esclamai, saltando sul sedile della Camaro. <Ed io dove dormo stanotte? >
<Ti sti portando a casa mia, infatti> annunciò, tranquillamente, mentre svoltava a destra in un piccolo vialetto.
Se prima ero scioccata ora lo sono più di prima.
Quel gran pezzo di figo mi stava portando a casa sua.
CASA SUA.
Per una notte.
Ma scherziamo?
Per quel che ne sapevo poteva anche essere il peggio Killer dei Killer, ma in quel caso Scott non gli avrebbe lasciato la mia custodia e non si fiderebbe di lui.
Che poi, ho 23 anni, perché Scott non mi lascia fare quello che voglio?

What the Hell is happening to me? || Derek Hale Where stories live. Discover now