Capitolo 23

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"Dove eravamo rimaste?"

Tre semplici parole che scatenarono una irrequietezza agghiacciante in Lauren: in realtà era molto accaldata, ma chi poteva biasimarla? La dea della seduzione era nuda, davanti a lei, più precisamente sopra di lei che la guardava incantata.

La corvina sentì un impulso improvviso: era sommersa da quelle sensazioni di brama e passione.
Fece scontrare le sue labbra con quelle di Camila e approfondì subito il bacio: morse, succhiò ed entrambe erano già senza fiato.
Lauren portò una mano dietro il collo della dea per avvicinarla e con l'altra sfiorò il suo magnifico fianco: il suo corpo era l'ottava meraviglia del mondo per lei, avrebbe voluto che fosse suo per sempre.

"Ora che ci penso..." iniziò a dire la semidea interrompendo il bacio: "...miss Cabello, non le ho neanche chiesto se desiderasse diventare la mia ragazza. Non dovrei essere giusta e averne la conferma prima di praticare qualsiasi attività poco casta?" Stava evidentemente scherzando, la bruna sorrise, anche se era annoiata da tutte quelle pause riflessive; voleva semplicemente fare l'amore con Lauren.

"Sai perché Afrodite ha richiesto la tua presenza al Tempio dei Vapori?" Camila abbracciò la sua amata affettuosamente, portando le labbra sul suo collo per poi accarezzarlo con esse: non riusciva a bloccare quell'intensa brama di contatto fisico.

"No... perché?" Lauren ricambiò l'abbraccio cercando invece di non pensare a quella situazione così intensa e sensuale che stava avendo con la dea della seduzione: i loro corpi nudi si toccavano in molte zone, ma quella più sensibile per la corvina, in quel momento era il petto.

"Doveva assicurarsi che non avrebbe dato a una persona chiunque la mia mano... Lei non ha pregiudizi sui semidei quindi immagino ti abbia ben accettato se sei ancora qui tra noi." Sorrise ironicamente.

"La tu-a ma-ano?" Lauren la guardò stupita per quella rivelazione e la sua testa fu invasa da mille pensieri confusi: certo sapeva di amare Camila, ma... sposarla? Bisognava considerare tante cose, non si poteva di certo andare in una chiesa a caso e scambiarsi gli anelli. Avrebbe dovuto pensare anche al suo ruolo nel mondo perché era famosa, nessuno conosceva Camila, magari non era neanche registrata tra i mortali... gli essere umani.

"Io- ehm... " Camila scoppiò a ridere e questo non avrebbe sicuramente calmato la povera corvina che trapelava panico anche dagli occhi.

"No sciocchina, non dobbiamo sposarci... ci stavi riflettendo?"

"Che significa per voi quella frase allora?"

"Tra gli dei sposarsi è affidarsi completamente al nostro partner: amare solo quella persona ed essere fedeli alleati, confidenti e amici di colui o colei che ottiene la nostra mano."

"Ah... Ehm, quindi noi siamo sposate qui?"

"Solo se lo vuoi." Lauren sorrise timidamente e baciò la punta del naso di Camila: era sicuramente pronta a sposarsi con Suadela.

"Ti amo, non ho bisogno di altro."
Sorrisero insieme e si abbandonarono al loro amore.
Quel giorno nella Grotta dei cristalli, il flusso di potere fu specialmente più intenso: come aveva accennato la dea, fare l'amore tra divinità era un po' diverso. Le donne si aggrovigliarono come se fossero un tutt'uno, volevano diminuire lo spazio che le divideva sempre di più, le loro labbra avevano toccato ormai ogni centimetro del corpo dell'altra.

La loro voce piena di piacere e brama era diventata la melodia preferita di entrambe: Lauren fu la prima a essere travolta dal piacere, Camila era magnifica anche in questo. La corvina era in estasi dopo quel contatto così intimo, che aveva desiderato dalla prima volta in cui aveva posato gli occhi su quella creatura divina. Ora però i suoi sentimenti erano cambiati, la sua visione del mondo stesso si era ampliata; aveva un coraggio, una tenacia più autentica, perché a quel punto per amore avrebbe ucciso e si sarebbe sacrificata.

La dea dell'amore mi perseguita!Where stories live. Discover now