Capitolo 22

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"Lauren dai entra!"

"Davvero?"

"Avanti, vuoi rinunciare a una nuotata con una dea della seduzione?"

Le due donne raggiunsero in un batter d'occhio la cascata più bella dell'Olimpo: l'acqua era cristallina e sembrava un paradiso terrestre.
Camila lasciò scivolare sul suo corpo la veste rimanendo solo in intimo, lentamente entrò nel laghetto sotto lo sguardo ammaliato di Lauren.

La corvina decise che fare una pazzia con Camila era un'ottima idea: "Arrivo..." Tolse anche lei i vestiti e seguì la bellissima donna nell'acqua. L'aveva già vista in intimo ma rimaneva senza parole ogni volta: la sua pelle, le sue curve, erano semplicemente splendide.

"Non stare lì impalata, vieni qua."
La dea avanzò verso l'area più profonda, l'amante dietro di lei che osservava la sua figura con occhi sognanti.

Si fermò quando il livello dell'acqua raggiungeva la sua vita, prese il polso della dea facendola girare verso di sé: "Sei bellissima."

"Lo so." Camila cacciò fuori la lingua per scherzare, in realtà era molto imbarazzata e timida.
Lauren sorrise e le circondò la vita con le braccia, poi lasciò un bacio lento e sensuale sul suo collo.

"Scema." Scese dalla spalla al petto, adorava la pelle di quella donna: profumata e colorita come se fosse una ragazza latina.
"Lauren..." Camila fece un passo indietro quando la corvina tirò con i denti una spallina del suo reggiseno.

"Mh." La ragazza vittima di questa piacevole "aggressione", facendo un passo indietro, scivolò e cadde nella sorgente portando giù con sé anche la semidea.

"Camila!"

"Non l'ho mica fatto apposta... tanto eri già bagnata." Rialzatasi dall'acqua, Lauren portò le mani nei capelli per spostarli dal viso e osservando dall'alto la dea dell'amore; decise di voler in modo definitivo ottenere uno dei suoi desideri. Forse aveva sentito una leggera malizia in quelle parole e in quella risata imbarazzata:

"Hai detto che c'è una grotta qui, mi piacerebbe vederla."

"Okay, ma dobbiamo nuotare." Seguirono la sponda fino a quando raggiunsero il punto in cui la cascata si scontrava con la sorgente: Camila guidò la semidea attraverso questo muro d'acqua non troppo potente e si ritrovarono finalmente dentro la bellissima grotta: le sue pareti luccicavano quasi come se dei cristalli l'avessero ricoperta. Delle rocce lisce ma non scivolose permisero alle donne di salire sulla superficie dalla sorgente: una luce blu saliva dall'acqua e colpiva le pareti creando un'atmosfera da sogno.

"Meraviglioso non è vero?" Camila si sedette su una roccia e guardò con dolcezza la corvina che fissava le pareti.

"Che cosa sono queste rocce?"

"Contengono molta magia, per questo che brillano. La terra, l'acqua e l'aria, sono piene di energia e noi Dei le sfruttiamo pur sempre rispettandole."

"Wow." La dea soffocò una piccola risata mordendosi il labbro: era troppo tenera così Lauren.

"Lau, vieni qui." Seguì le sue istruzioni e si ritrovò vicino alla sua amata, la guardò confusa: Camila all'improvviso la tirò verso di sé e premette le labbra sulle sue.

"Sei come un cagnolino ora?" Rise maliziosa e diede un morso al lobo della corvina.

"No, sono una tigre..."

"Ah, sì?" Lauren prese in braccio la ragazza e iniziò a baciarla con passione: premeva le labbra contro le sue con fervore, assaporando la loro morbidezza, poi con le mani accarezzava quella pelle, le sue gambe. Con la lingua chiese il permesso di entrare nella sua bocca per approfondire il bacio: Camila separò le labbra lentamente e avvicinò il capo a quello della corvina.

La dea dell'amore mi perseguita!Where stories live. Discover now