La dea dell'amore mi perseguita!

Capitolo 10

"Iniziamo a giocare?"

"Grace? Che cosa ti succede?" Lauren fu la prima a parlare: era stupita dall'aspetto oscuro che circondava la ragazza, avrebbe voluto capire quel nuovo sguardo. Grace era una ragazza stupenda e dolce, vederla vestita di scuro, in un modo così aggressivo e provocante con quel viso tenebroso, era una novità non bella. Indossava uno shorts di pelle nero e una giacchetta che copriva il corpo nascosto da un solo reggiseno. Tra le mani, teneva stretta una frusta.

"Mi succede che sono molto arrabbiata Lauren, sono frustrata..." Strinse l'arma con forza, quasi come se fremesse dall'usarla, da tagliare l'aria e ferire la preda succulenta.

"Calmati Grace..." Pronunciate quelle parole fu come spezzare il cavo sbagliato di una bomba orologeria: Camila agì per prima, i suoi occhi diventarono magenta e una nuova luce pulsava dentro di essi. Si mise davanti alla corvina e fermò con la mano la frusta che mirava al viso di Lauren. L'impatto scatenò uno grande spostamento d'aria, l'incontro delle due forze soprannaturali.

"Fermati prima che sia troppo tardi."

"Chi ti credi di essere eh?" Grace sputò queste parole con disprezzo e il suo viso all'improvviso diventò serio. Aveva assunto una nuova postura, quella da combattimento.

"Bene, vedo che hai deciso." Camila si lanciò contro Grace e mentre tentava di scagliare il primo pugno, la sua mano si illuminò di una strana luce: era come se un fuoco, una nuova forza, circondasse ogni fibra del suo corpo, probabilmente tutto quel potere l'aveva concentrato in un solo punto. Lauren osservava la scena ammutolita, vicino al muro quasi come se fosse una specie di protezione; avrebbe voluto aiutare, ma aveva paura di essere d'intralcio.

"Argh..!" Grace fu scaraventata contro un mucchio di secchi e non riuscì a restare in piedi. Camila si avvicinò lentamente ma con decisione, la prese per il collare a borchie che le circondava il collo, e sussurrò delle parole nel suo orecchio. Lauren si chiese cosa le stesse dicendo ma subito dopo si accorse che una nuova luce aveva preso a illuminare la scena: Grace fu circondata da un flusso rosso acceso che danzava in cerchio, attorno alle due donne. Camila trattenne la ragazza in nero che cercava di ribellarsi soffrendo per quella specie di rito che stava avvenendo. La stava purificando.

"Sembra un esorcismo..." Lauren sistemò i suoi capelli e osservò di nuovo quel muro che mostrava il simbolo della succube: era evaporato! Grace digrignò i denti ma il suo corpo iniziava già a rilassarsi e si lasciò... baciare?!

"Camila che fai?" La dea diede un bacio sulle labbra alla ragazza e sembrò chiudere il momento, facendo scoppiare il flusso lasciando solo un'aria più pulita.

"Che cos-... che cosa mi succede?" Grace portò la mano al capo e cercò di alzarsi come se niente fosse, l'unica cosa che era diversa dalla normale lei era quello sguardo: il suo viso era tornato dolce, il suo corpo non trasmetteva più quell'aria pericoloso o aggressiva. Ora uno sguardo innamorato era rivolto a una persona.

"Sei una dea?" Grace prese la mano di Camila e la strinse fra le sue mani, la fissò con occhi a cuoricino che erano adorabili... almeno per qualcuno, Lauren preferiva ben altro.

"Che è successo?" La mora volle catturare l'attenzione delle combattenti ma sembrava impossibile: Camila fissò il terreno cercando di calmare la sua energia, ma permetteva all'altra di toccarla. Lauren sentì uno strano calore al petto, una sensazione fastidiosa allo stomaco, quella visione la irritava e non ne capiva il motivo. Allora si girò e camminò verso l'uscita del vicolo, guardava solo il terreno e cercava di riordinare i suoi pensieri, non si accorse della figura che apparve alla fine della strada fino a quando non ci andò contro...

"Cavolo scusami-" e alzò lo sguardo tenendo tra le braccia la persona contro la quale aveva sbattuto, stava per cadere ma grazie al suo movimento repentino era riuscita ad afferrarla. Poi, guardò cosa aveva vicino al suo corpo.