Capitolo 15

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Un ringraziamento speciale a @VolevoScrivere che ha fatto questo bellissimo disegno per "la dea dell'amore mi perseguita!". ♡♡

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Il giorno dopo la situazione si fece interessante o come direbbe Camila, degenerò.

"Scusa per ieri, ho reagito male e non avrei dovuto dire quelle cose."

"Non devi scusarti, tranquilla, ma ti avverto che non mi fermerò ad un semplice rifiuto."
Camila e Lauren erano uscite di casa il giorno dopo, pronte per andare in spiaggia a cacciare essenze. Angelo aveva portato le sue al pozzo ed era tornato all'Olimpo nella sua forma originale per cercare di sistemare la situazione prima che fosse troppo tardi: doveva trovare la sua sorellina e farla ragionare, quindi, sarebbe andato dai suoi genitori per chiedere aiuto.

Lauren precisò a Camila che non era completamente sconosciuta in quel mondo e forse qualche paparazzo l'avrebbe trovata in una spiaggia di Miami: la dea propose di raggiungere un'area più privata, ma non c'era modo di trovarne così solo pensandoci.

"Basta che metto i miei occhiali da sole e posso rimanere in incognito per un po'."

Arrivate sul posto, Camila non poté che notare la presenza di tre divinità: la loro aurea era forte e la sentì fin dal parcheggio.
La spiaggia era bella, la sua sabbia era pulita e tiepida, il sole non troppo forte e l'odore di mare era come un profumo paradisiaco per la divinità non avendo mare sull'Olimpo, solo piccoli laghi e qualche cascata.
Nel periodo che tenne impegnate a camminare le due donne, la dea pensò a tutto quello che era stato detto: Lauren non si sarebbe fermata? Si sentiva stranamente felice, reprimeva un sorriso e diventava sempre più difficile farlo.

"Non vedo l'ora di vederti in costume."

"Ci sono un sacco di ragazze belle e in costume da guardare, perché devi disturbare solo me?" Camila si aspettò d'abitudine qualche commento ironico o malizioso ma questo non avvenne.

"Ma io voglio vedere solo te." La bruna si lamentò internamente per la sua tenerezza che era irresistibile e con quali occhi lo disse!
Toccarono il terreno sabbioso e Camila tornò concentrata:

"Allora ci dividiamo? Io uso il tuo profumo e tu i tuoi poteri?" Chiese la corvina.

"No oggi facciamo insieme."

"Okay." Il problema era che Camila non avrebbe detto quello, era più efficiente il ragionamento della donna al suo fianco. Ed ecco che poco lontano, dietro a una cabina degli spogliatoi comparve Dinah Jane e la sua crew di aiutanti.

"Ragazze abbiamo un piano ed è ottimo!"

"Amo le frasi ad effetto di DJ." Ariana, divinità delle melodie, sorrise al commento di Normani e guardando il gruppo si preparò ad agire: erano in tre ma sarebbe stato più che sufficiente.

"Preparate i costumi, si va in scena!"
Nel frattempo che le tre divinità confabulavano, le due protagoniste avevano iniziato a parlare con la gente, grazie ai poteri di Camila era semplice trovare tante essenze: gioia, amore, persino rabbia, ma quest'ultima preveniva dai bambini che non potevano fare il bagno prima delle due ore.
La dea dell'amore vide tanti cuori battere quella giornata, di diversi colori, giurò di aver udito persino quello di Lauren.

Camila senza rendersene conto andò sopra una zona sassosa e si sa che le pietre della spiaggia sono quelle che tagliano di più: vide in lontananza Dinah e dal sorpresa inciampò scivolando sul terreno.

"Attenta!" Lauren riuscì a prenderla in tempo e la ragazza graffiò poco la caviglia, il suo corpo era stretto a quello della sua salvatrice. Lo sentì attraverso la pelle, un rumore così armonioso e dolce: faceva tum tum ma all'improvviso accelerò e la dea osservò il viso di Lauren. Le sue guance era rosee, 'probabilmente per il sole', pensò Camila, ma c'era quella piccola parte di lei che sussurrava altro: era arrossita a causa della loro vicinanza?

"Grazie Lau."

"Ehm prego..." Si staccarono e la corvina si sistemò i  capelli imbarazzata, poi rivolse i suoi occhi alla caviglia della bruna.

"Ehi ti sei ferita..." Si inginocchiò per controllare la pelle lievemente grattugiata ma la dea la rassicurò che guariva in fretta, più velocemente degli umani grazie ai poteri conferiti dalla Fonte della Guarigione. Si sentì toccata dalla preoccupazione di Lauren in fondo.

"Ciao ragazze!" Quel momento dolce fu interrotto dal piano del Trio Strabone. Nome ideato da Dinah naturalmente.

"Volete giocare con noi?" Tre bellissime donne in costume -Dinah si era camuffata con un po' di magia- apparvero davanti ai loro occhi. La scura di pelle teneva sotto il braccio una palla da beach volley e il suo costume era molto sexy.
Il Trio Strabone attirò presto l'attenzione, molti sbavavano dietro a quelle bellezze divine e persino Camila riconosceva la loro capacità seduttrice, ma aveva capito chi erano fin dall'inizio.

"Avanti..." Ariana fece la prima mossa stabilita dal piano e passò delicatamente un mano sulla spalla di Lauren, ancora coperta da una maglietta bianca a maniche corte: Camila la guardò di sbieco e Dinah trattenne un risolino.

"Scusate, sarebbe stato divertente, ma dobbiamo fare una cosa importante." Lauren si allontanò declinando l'offerta e il Trio prese la decisione di passare al piano B: "Mira e colpisci."
Camila sorrise fra sé, ma si rabbuiò subito dopo aver visto la corvina che veniva trascinata via dalle belle ragazze.

"Che stanno facendo queste sceme?" Le seguì curiosa allo stesso tempo di osservare il comportamento di Lauren. Mentre camminava dietro al Trio raccolse molte essenze, e il motivo dovrebbe essere palese. Camila invece grazie ai suoi occhiali speciali poteva nascondersi e non essere notata più di tanto, ma se li toglieva erano guai seri: indossava degli shorts di jeans e una canottiera semplice con sotto il costume... sì le sarebbe piaciuto fare una pausa nel mare.

"Lauren! Che bel nome, lo adoro!" Ariana prese il braccio della ragazza cercando di essere più civetta possibile e nel frattempo premeva il suo corpo contro di lei.

"Ehm grazie." Lei guardò per terra e poi osservò Camila che era di fianco a loro: stava rovistando nella borsa ma Lauren sentiva una certa irritazione da parte sua. Era come se all'improvviso riuscisse ad interpretare ogni sua mossa.

"Dolcezza mi spalmeresti un po' di crema?" Una volta giunte al campo, Normani lanciò la crema fra le mani della nostra povera vittima e le fece segno di metterla sulla sua schiena. Lauren lo fece con tranquillità, senza nessun gesto malizioso, era semplicemente gentile eppure alla dea dell’amore non piaceva il suo comportamento.

"Pss, Camila!" Dinah prese in disparte la sua amica e richiese la sua attenzione.

"Questo sarebbe il tuo piano?"

"Yep, guardala! Non è in sé, nessuno resisterebbe ad Ariana o Normani anche senza usare poteri o magia!"

"Magari sta aspettando il momento giusto per attaccare..."

Dinah diede una spallata a Camila e raggiunse le altre.

"Laur cara, puoi spalmarla anche a me?"

"Ma non riuscite da sole?"

"Avanti stupidina!” Dinah fece una risatina da gallina e prese le mani di Lauren ancora sporche di crema: cercò di passarle sul suo corpo. Il Trio Strabone si lanciò molte occhiate di intesa: ora o mai più!

"No aspetta! Che cavolo sta succedendo qui?!"
Lauren si staccò bruscamente e si allontanò guardando tutte per bene: in quegli occhi non c'era neanche l'ombra di malizia o piacere.

"Beccate.” Dinah lasciò andare la copertura e spezzò la magia rivelandosi all'umana.

"Abbiamo un ganador!” Normani urlò dietro Lauren mentre Ariana portava un secchio d'acqua pieno. Dinah agì con destrezza: spinse Camila contro Lauren mentre questa era distratta e le altre componenti del Trio rovesciarono la secchiata contro di loro.

Le povere vittime si guardarono con incredulità, la corvina osservò i vestiti completamente bagnati e pulendo gli occhiali da sole scoppiò a ridere.

"Che ridi? Siamo completamente fradice."
Camila non riuscì a trattenere però il suo sorriso.

"Abbraccio di gruppo!" Ariana urlò prima di lanciarsi sulle malcapitate e Normani e Dinah saltarono addosso alle tre.

Che giornata da pazzi.

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Io vorrei il Trio Strabone nella mia città voi?

La dea dell'amore mi perseguita!Where stories live. Discover now