Capitolo 2

2.5K 137 27
                                    

"Cavolo!" la bella dea grugnì esausta mentre osservava con grande disperazione ogni piccolo pezzo dello specchio infranto, caduto per terra.

Camila si era allontanata all'improvviso dalla corvina causando la caduta di entrambe: evitiamo di dire che la nostra cara umana ne abbia approfittato per continuare l'aggressione.

"Andiamo cosa c'è che non va? Era uno stupido specchio."
La dea spinse via da sé la ragazza e con rabbia osservò le essenze abbandonare i resti del suo prezioso congegno.

Sbuffò profondamente e Angelo si mise a raccogliere i pezzi promettendo di ripararlo presto.

"È colpa tua!" la divinità osservò le essenze rosa volare attorno a sé poi scomparire fuori dal bagno:

"Noooo!" cercò di seguirle ma era impossibile recuperarle senza nulla fra le mani.

"Forse esiste qualche incantesimo per creare una barriera di recupero per emergenze... Cavolo! Perché non ho fatto quello stupido corso!"

"Qualcuno mi spiega perché tutti stanno delirando! Me compresa." Lauren accese una sigaretta sfilandola dal suo pacchetto nella tasca dei jeans e guardò con un ghigno il suo riflesso nello specchio. Un succhiotto le segnava la pelle sulla clavicola e il suo aspetto disordinato gridava 'post sesso!': capelli scompigliati, camicia stropicciata con qualche macchia causa dal rossetto dell'ennesima ragazza vogliosa nel bagno del Sexove e per finire, il suo grande fascino naturale.

Certo anche Lauren si chiedeva se aveva bevuto qualcosa di strano senza accorgersene...

La situazione era surreale, nessuno avrebbe mai creduto che una dea e un angioletto si occupavano di raccogliere chissà che cosa per un posto divino e segreto.
Comunque alla ragazza dalla chioma scura e dallo sguardo felino non fregava niente.

"Okay, okay... senti bellezza, se vuoi, ti ripagherò quel tuo stupido specchio... lascia che ti offra un bicchiere e poi a casa mia vedremo come risolvere la questione..." il suo sguardo tradiva la sospensione della frase, era evidente quello che voleva fare per non avere problemi con la bella bruna.

"Sì... a casa tua." si avvicinò lentamente e la mora osservò quella bella donna- apparentemente uscita da una delle sue fantasie più erotiche- umidendo le labbra e allentando il colletto della sua camicia.

Camila le sorrise dolcemente e avvicinò le mani alla sue facendo credere di voler slacciare l'indumento ma, a grande sorpresa di Lauren, afferrò il suo colletto stringendolo con forza e portandola a sé.

"Grazie della proposta ma scelgo io il mio pagamento!" i suoi occhi s'illuminarono ancora una volta e la ragazza si rese conto che non poteva toccare terra con i piedi.
La divinità furiosa, una volta finito di fulminare con lo sguardo l'umana, la rimise per terra e la ragazza fece qualche passo indietro per stabilizzarsi.

"Ma tu... sei completamente-!"

<<Pazza, aggressiva, testa calda, irritante, furiosa e...>>

L'angioletto iniziò a elencare tutti i possibili aggettivi che sarebbero serviti a spiegare lo stupore della corvina ma quest'ultima era l'unica a sapere come finire la sua frase: certe volte -lo dico col cuore in mano- è meglio tacere!

"... completamente il mio tipo! Sei così sexy quando ti arrabbi in quel modo, sai sono sempre stata io a prendere il controllo ma non mi dispiacerebbe essere punita da-" Camila lanciò un piccolo incantesimo che le tappò la bocca- letteralmente- e si massaggiò le tempie che avevano iniziato a pulsare per via dello stress.

"Allora non lo dirò due volte umana, ascoltami bene: se mi aiuterai a recuperare tutte le essenze prima dello scadere del tempo, e lo farai... dovremo mettere in chiaro alcune regole per convivere pacificamente."

La dea dell'amore mi perseguita!Where stories live. Discover now