Capitolo 1

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«Papà? Papà, diamine papà, sei pronto?!» urlai, davanti alle scale, mentre sentivo mio padre al piano di sopra camminare avanti e indietro.
«Un attimo, so che c'è l'ho, dove l'ho messa?!» esclamó, infastidito, mentre i passi si muovevano sempre di più.
Sbuffai, allontanandomi dalle scale.
Stavo per raggiungere Scott, mio fratello, mio fratello che non ho mai visto se non da piccola ma non me lo ricordo, chissà come è cambiato...
Per un attimo mi parve che i passi si duplicassero, così guardai la pianta delle scale, aspettandomi che mio padre scendesse, ma invece da lì non stava scendendo, almeno, non mio padre.
Una creatura con la testa completamente fasciata, senza nemmeno lo spazio per gli occhi ma c'era un buco al livello della bocca dal quale spuntavano dei denti grigi come l'argento, Indossava una specie di divisa militare.
Scendeva a passo lento, tenendo lo sguardo fisso su di me.
Era lui, la stessa creatura che mi torturava ogni notte che osavo chiudere un occhio, il Nogitsune.
«Marceline... Marceline...» ripetè, con la sua voce macabra e sibilante.
Deglutii, poi mi guardai intorno.
«Cosa... Cosa vuoi da me?» balbettai, facendo un passo indietro, dalla paura.
Lui fece una specie di sorrisino inquietante, accompagnato da una risata amara.
«Che cosa voglio?» chiese, senza aspettarsi una risposta.
Si avvicinó, scendendo l'ultimo scalino delle scale, io indietreggiai ancora, ma toccai con la schiena contro al bancone della cucina.
«Che cosa voglio?!» gridó, arrabbiato, accelerando il passo. «Io voglio che... Ogni pezzo di te stessa non sia più tu, io ho bisogno di un corpo dove vivere e tu sei debole..»
Socchiusi gli occhi, respirando a fatica, quando mi arrivó davanti.
Teneva una specie di coltello tra le umide bende che gli ricoprivano le mani.
«Sei.. Divertente»commentó, passando delicamente e dolcemente il coltello sul mio collo, ma senza tagliarmi.
Avevo capito, voleva farmi paura ma non uccidermi.
«Davvero molto divertente...»
Con uno scatto mi afferró il braccio, e mi piantó il coltello nell'avambraccio, perforandolo da sopra a sotto.
Riuscì a sentire la lama scalfire la mia pelle e lacerarla.
Urlai, Urlai come non avevo mai fatto, e capí che mio padre aveva sentito dato che scese dalle scale di corsa.
Guardai il Nogitsune, con un sorrisino vittorioso, ma lui non c'era più.
La creatura era sparita, e così anche il coltello e il buco lasciato da esso, ma al suo posto aveva lasciato un taglio a forma di N.
«Che c'è, che è successo?» ansimó mio padre, con l'affanno.
Mi strinsi la mano sulla ferita, per non fargliela vedere.
«Niente, ho.. Solo visto un insetto» mentii.

What the Hell is happening to me? || Derek Hale Where stories live. Discover now